Nella ricorrenza della Giornata internazionale della donna, nella galleria “Loggia” della Comunità degli Italiani di Dignano è stata inaugurata la mostra “Il lavoro delle donne tra fine ‘800 e ‘900”, allestita la prima volta nel 2018 nel Museo delle Poste italiane di Triste, su iniziativa dello stesso Museo e dell’associazione “Espansioni” di Trieste, ossia della curatrice del Museo delle Poste italiane Chiara Simon e della presidente di “Espansioni” Ester Pacor, in collaborazione con storici e collezionisti. Dopo l’inaugurazione nel capoluogo giuliano, parte della mostra era stata proposta in diverse città italiane, ma anche istriane e dopo la pausa imposta dalla pandemia, ha ripreso il suo itinerario, approdando prima a Cittanova e ora a Dignano. Inaugurando l’esposizione insieme al presidente del sodalizio dignanese Maurizio Piccinelli, il curatore della mostra Mauro Giuliani ha spiegato che nelle località che la ospitano, l’esposizione si arricchisce di nuove immagini, che un giorno porteranno all’allestimento della sua versione finale. Nelle immagini, la condizione delle donne viene rappresentata in vari contesti lavorativi, che segnano il loro cammino, lento ma sicuro, dell’emancipazione: donne al banco di vendita nella Pescheria vecchia, dipendenti postali nel salone delle Poste a Trieste, lavoratrici alle saline di Pirano, nelle fabbriche, insegnanti nelle scuole, donne a servizio nell’Ospedale militare di Trieste durante la Prima guerra mondiale e ancora ostetriche, balie, telegrafiste, venditrici di prodotti agricoli, ecc.
Inaugurata la mostra, che fin da subito ha suscitato un grande interesse, la serata è proseguita nella sala al terzo piano di Palazzo Bradamante, con un intrattenimento musicale che ha visto protagonista il gruppo “Amarcord”, il quale ha proposto al numeroso pubblico alcuni dei brani più belli della musica italiana degli anni ‘60 e ‘70 dello scorso secolo, tra i quali numerosi successi di Sanremo, molti dei quali dedicati alle donne. Esibizioni che il pubblico ha accompagnato con calorosi applausi.
A dare il proprio contributo alla serata, pure la “cameriera Giuditta”, interpretata da Fabiana Lajić, della filodrammatica del sodalizio locale, il cui esilarante monologo sugli “inconvenienti” del mestiere, ha voluto essere un tributo a tutte le donne, a prescindere dalla loro professione.
Con gli auguri del presidente della CI, il piacevole incontro si è concluso con gli omaggi per gli ospiti e la distribuzione di fiori a tutte le donne.
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