All’età di 85 anni è venuta a mancare la dottoressa Renata Dobi Babić, anatomopatologa per lunghi anni a capo dell’Istituto per la medicina legale di Fiume e una delle prime donne del Paese esperte del settore. Nata l’1 giugno del 1939 a Mattuglie, ha terminato la scuola elementare nel 1953 ad Abbazia diplomandosi nel 1957 presso la Scuola media superiore italiana di Fiume, liceo classico. Ha completato in seguito gli studi presso la Facoltà di Medicina di Fiume, dove si è laureata nel 1964. A partire dal 1971 era impiegata in qualità di medico esterno facente le veci di assistente in seno al succitato Istituto dove, dopo il conseguimento del dottorato nel 1987 sotto la guida del professor Dušan Zečević, è rimasta attiva fino alla quiescenza, raggiunta nel 2004. In tale contesto, come accennato, ricoprì il ruolo di responsabile dello stesso, contribuendo in modo significativo alla risoluzione di una serie di crimini che senza le sue intuizioni e perizie sarebbero rimasti irrisolti.
Nel corso della sua importante carriera Dobi Babić fu anche docente delle Facoltà di Giurisprudenza e di Medicina di Fiume e Trieste, nonché professore straordinario della Facoltà di Medicina di Fiume e capodipartimento della Cattedra di Medicina legale. Al tempo della Guerra patriottica fu a capo della Commissione per l’identificazione dei deceduti presso la sede fiumana della Protezione civile, dove organizzava le attività professionali dei medici attivamente impegnati nell’area di Gospić, dove, durante gli anni del conflitto, assistevano alle riesumazioni e venivano direttamente coinvolti nella procedura d’identificazione e determinazione delle cause di morte dei civili e dei militari. In concomitanza a ciò, per il loro eccezionale contributo agli eventi bellici, i succitati professionisti sono stati insigniti di targhe ricordo. In qualità di perito di medicina legale presso il Tribunale regionale di Fiume, espresse le sue opinioni e propose le sue analisi in relazione a numerosi casi giudiziari mediaticamente molto seguiti. Renata Dobi Babić verrà ricordata quale persona semplice, generosa, dalla mente aperta e dal carattere gioioso, amata dai suoi colleghi della Facoltà di Medicina e da numerose generazioni di studenti, a cui tenne lezioni stimolanti fino alla fine della sua carriera professionale. Non da meno è l’affetto dei suoi concittadini abbaziani, che incontrava e con cui s’intratteneva spesso e volentieri nel corso delle sue passeggiate nel periodo del pensionamento.