Coppa Croazia. Al Maksimir vince la noia: 0-0 tra Dinamo e Rijeka

Finale d'andata con pochi sussulti: si deciderà tutto mercoledì prossimo nel ritorno a Rujevica

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Coppa Croazia. Al Maksimir vince la noia: 0-0 tra Dinamo e Rijeka

Il primo atto è di… nessuno. Nell’andata della finale di Coppa Croazia, al Maksimir di Zagabria finisce 0-0 tra Dinamo e Rijeka. Un match nel complesso povero di contenuti tra due squadre molto prudenti e a tratti timorose. Si deciderà tutto nel ritorno di mercoledì prossimo a Fiume.
Željko Sopić schiera la stessa formazione della recente sfida in campionato: l’unica novità è Zlomislić tra il pali (che è il portiere di Coppa), in difesa confermato Mitrović (Galešić nemmeno in panchina), così come Ivanović al vertice dell’attacco. Dall’altra parte nessuna sorpresa, con Sergej Jakirović che là davanti si affida a Petković e Hoxha, protagonisti del ribaltone di Rujevica.

Hoxha «on fire»

Pronti-via e la staffilata da oltre 20 metri di Hoxha chiama subito Zlomislić a un grande intervento. L’esterno ex Slaven Belupo è onnipresente dismpegnandosi anche in compiti difensivi, fermando Ivanović lanciato in contropiede. Squadre piuttosto larghe e molti passaggi sbagliati in avvio da una parte e dall’altra. Al quarto d’ora Pašalić scatta sul filo del fuorigioco, si incunea in area e cerca in diagonale il secondo palo, ma il destro non è decisamente il suo piede e si vede… Tra i padroni di casa Hoxha è “on fire” e poco dopo da distanza siderale centra in pieno la traversa con Zlomislić battuto. Con il passare dei minuti i ritmi si abbassano. Baturina e Petković dialogano molto sulla trequarti avversaria, ma sono ottimamente contenuti dalla difesa biancocrociata. Hoxha svaria su tutti i fronti, spesso però raddoppiato se non addirittura triplicato. La Dinamo prova a fare la partita, il Rijeka si difende con ordine chiudendo tutti i varchi. Nel finale di frazione gli ospiti provano a farsi con vedere con Pjaca da fuori, ma la mira è da dimenticare. E l’arbitro Bel dice che può bastare così.

Palo di Fruk

Nessun cambio all’intervallo e dagli spogliatoi rientrano gli stessi 22 del primo tempo. Pierre-Gabriel si improvvisa attaccante bevendosi Goda e Radeljić, ma alla fine viene rimontato da quest’ultimo proprio al momento del tiro. Nel frattempo Sopić opera il primo cambio inserendo Marić al posto di uno spento Ivanović. Baturina ci prova da fuori scaldando i guantoni di Zlomislić. Poco prima dell’ora di gioco la sventola di Fruk si stampa sul palo ed è 1-1 nel conto dei legni. Meglio gli ospiti in questa fase, anche se Nevistić è inoperoso, come sulla conclusione di Hodža che finisce direttamente in curva. Entrano anche Janković e Veiga per Fruk e Pašalić. Break zagabrese con Kaneko e Baturina, entrambi murati. Intanto si intensifica la pioggia che rende ancora più macchinosa la manovra delle due squadre, che sembrano comunque accontentarsi dello 0-0. Ritmi lentissimi nel finale, ma in pieno recupero Marić si ritrova tra i piedi il gol vittoria, però spreca tutto graziando Nevistić e facendo calare il sipario.

 

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