Pulapromet, il cammino della ripresa è lento

Anche se l’anno scorso i pullman sulle tratte urbane ed extraurbane ha trasportato 3,1 milioni di passeggeri si è ancora lontani dagli anni pre-Covid. L’azienda comunque guarda con fiducia al futuro e promuove la transizione verde e digitale

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Pulapromet, il cammino della ripresa è lento
Il parco autobus della municipalizzata Pulapromet è ancora “giovane”. Foto: GIULIANO LIBANORE

L’anno scorso gli autobus dei trasporti urbani di Pola e cintura hanno percorso esattamente 1.740.284 chilometri, l’uno per cento in più rispetto al 2022 (1.740.284 km) ma ancora ben al di sotto degli anni precedenti allo shock della pandemia che ha svuotato i mezzi in circolazione per un anno suonato. Stesso discorso per il numero dei passeggeri: 3.099.672 nel 2023, l’11 p.c in più rispetto al 2022 (2.792.071), ma ancora ben al di sotto dei tempi d’oro dell’azienda che in quegli anni stava proprio rinnovando il proprio parco autobus, tra l’altro con grande soddisfazione dell’utenza. E infatti tra il 2019 e il 2020, il numero dei passeggeri è calato di colpo da 3,6 a 1,8 milioni a parità di mezzi e partenze. Questo per dire che il cammino della ripresa è lento e l’arrivo lontano. Per non aspettare che la mela cada dall’albero, l’azienda si è armata di intraprendenza pur di anticipare, per quanto possibile, il momento della raccolta.

Ridurre i consumi
Nel conto consuntivo che la società Pulapromet e il suo direttore Tomislav Josipović stanno per portare in aula all’attenzione del Consiglio municipale, sono elencate tassativamente tutte le tappe della transizione verde e digitale che l’azienda ha compiuto nello scorso anno di gestione nel tentativo di ridurre i consumi, aumentare la qualità del servizio, migliorare le retribuzioni del personale, fermare la fuga dei conducenti e invertire la tendenza, assumendone di nuovi. Tra queste il nuovo sito Internet che consente una fruizione intuitiva più facile e immediata, la nuova identità visiva, l’upgrade del web shop, l’acquisto del biglietto da una corsa con un codice QR, l’estensione della rete dei punti di ricarica alle edicole Tisak e iNovine sia per le prepaid che per gli abbonamenti mensili, l’introduzione dei terminali POS su tutti i mezzi pubblici per il pagamento con carta (che ha già notevolmente ridotto i minuti di sosta alle fermate nei mesi estivi), il biglietto speciale per il Festival del cinema, la prima linea notturna (la 71) che avrà due eredi (la 72 e la 73), l’upgrade del software per gli indicatori di linea, destinazione e fermata sui mezzi (che ora “parlano” anche la lingua italiana), l’aumento dei prezzi dei biglietti acquistati sul mezzo e il mantenimento di quelli delle corse prepagate per scoraggiare le vendite a bordo, premiare l’utenza virtuosa, ridurre i tempi di attesa e coprire l’aumento dei costi del carburante, ma soprattutto gli investimenti nel personale conducente, con aumenti salariali e copertura spese dell’esame di guida per la patente D (con obbligo di assunzione e fedeltà all’azienda per almeno quattro anni).

Tagli sventati in extremis
In corrispondenza della pandemia, tra il 2019 e il 2020, l’azienda ha perso infatti più di 30 autisti nel giro di pochi mesi, ma poi è anche riuscita a rimediarne altrettanti, per cui il personale conducente supera nonostante tutto la settantina, il numero minimo che garantisce la costanza del servizio, l’affidabilità delle partenze e l’opportunità di introduzione di corse aggiuntive, come quelle notturne. Per reclutare, la direzione ha ripiegato sulla strategia delle riqualificazioni spesate offrendo la copertura dei costi della patente D che ha prodotto le prime quindici assunzioni, tra cui anche le prime tre donne al volante dell’autobus. Visto che in altre regioni le aziende dei trasporti pubblici stanno tagliando il numero delle partenze e ripiegando sull’importazione di lavoratori stranieri che non conoscono la lingua, le usanze e le città, Tomislav Josipović afferma che “il rischio dei tagli è stato sventato in extremis”. L’età media favorevole del parco autobus, e un aumento sensibile dei mezzi alimentati a GNC (gas naturale compresso) rispetto al gasolio, è certamente merito della passata gestione, che aveva saputo farsi strada nei meandri dell’europrogettazione. Quindi l’attuale parco autobus dispone di 36 mezzi: 12 MAN Lions City SPP e otto IVECO Crossway Diesel SPP in circolazione dall’agosto del 2020, 6 IVECO Crossway Diesel sulle strade dal maggio del 2019, 6 IVECO Urbanway Diesel in strada dal giugno del 2019 e quattro mini IVECO Urbanway in servizio dal febbraio del 2022.

Più linee a meridione
In risposta a una serie di osservazioni e suggerimenti dell’utenza, nel 2023 la società ha in parte modificato le tratte e gli orari delle partenze dei mezzi pubblici. Le linee 4 (Montegrande-Valcane), 4a (Montegrande-Valcane-Cimitero) e 6 (Giadreschi-Valcane) hanno guadagnato una fermata in via Meštrović, mentre le linee 25b (Pola-Lisignano-Medolino) i 25c (Pola-Medolino-Lisignano) hanno guadagnato altre due fermate in località Campanož/Stanzia Marinoni. Le linee 26, 26b e 26c che collegano Pola, Medolino, Pomer, Bagnole e Vincural, hanno cambiato percorso. Oltre a questo è stata istituita una nuova linea per i collegamenti tra Pola e l’area sud della cintura, la numero 28e (Pola-Promontore-Volme-Pomer-Bagnole-Vincural-Valsabbion, Monteparadiso Scuole elementare) delle 5,25. La linea notturna è stata studiata apposta per i giovani e la movida del fine settimana, è entrata in servizio in estate ed è tornata in inverno per le feste di fine anno: attraversa tutti i rioni di Pola con partenze ogni ora piena fino alle tre di notte.

Turnover elevato
L’azienda per i trasporti pubblici di Pola, ha chiuso l’anno di gestione con un pareggio di entrate e uscite di 5,9 milioni di euro, il 13 p. c. in più rispetto all’anno precedente (5,2 milioni), con 123 dipendenti (nel 2022 erano 114) e un tasso di turnover (ricambio) massimo tra le file dei conducenti. Per trattenerli, piuttosto che continuare a perderli e a rimpiazzarli strada facendo, la direzione promuove colloqui a scadenze regolari con i dipendenti, ascolta le loro rimostranze e ne accoglie le istanze nei limiti posti dalle possibilità economiche dell’azienda. Nel 2023, l’officina meccanica ha riparato, aggiustato e controllato 1.252 mezzi, in media 4,9 autobus al giorno, mentre i controllori hanno eseguito 7.714 verifiche a bordo ed espulso 55 passeggeri senza biglietto, con tessera scaduta o intestata ad altro utente. Il sistema Buscard dei pagamenti contactless, che permette all’azienda di monitorare i dati della fruizione dei mezzi per adeguare i servizi all’utenza, riduce sensibilmente anche la necessità del lavoro dei controllori.

Incidenti e guasti
La relazione sulla gestione 2023 dice anche che l’anno scorso i mezzi pubblici sono rimasti coinvolti in 29 incidenti stradali (nel 2022 erano 19), con danni a 34 autobus (nel 2022 erano 33) e 58 passeggeri feriti (nel 2022 erano 34). Le linee della tratta urbana sono sempre le più gettonate, con 2.619.656 passeggeri nel 2023, l’11 per cento in più rispetto all’anno precedente (2.354.064). Nettamente inferiore il numero dei passeggeri in circolazione sulle linee della tratta suburbana, pari a 476.714 nel 2023, contro i 435.016 passeggeri del 2022. Gli enti locali che partecipano ai costi del servizio di trasporti pubblici dell’Istria Meridionale in rapporto alle quote di proprietà sono Pola col pacchetto di maggioranza (86 per cento), Dignano (1 p.c.), Medolino (7 p.c.), Lisignano (5 p.c.) e Fasana (1 p.c.).

Il terminal delle corriere in Siana.
Foto: GIULIANO LIBANORE

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