Donatori, persone dall’immenso… sangue

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Donatori, persone dall’immenso… sangue
Foto Ivor Hreljanović

Una sacca di sangue salva… tre vite. Questo è, in poche parole, il messaggio lanciato per la Giornata mondiale dei donatori di sangue che si celebra venerdì 14 giugno, nella ricorrenza della nascita del biologo, chimico e medico Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rh, che hanno permesso di rivoluzionare la medicina moderna.
Al motto “Celebriamo 20 anni di donazioni: Grazie, donatori di sangue!” (20 years of celebrating giving: Thank you, blood donors!) la campagna globale vuole onorare la pietra miliare del 20° anniversario e il profondo impatto della donazione di sangue sulla vita dei pazienti e dei donatori. Un’opportunità per esprimere la propria gratitudine ai donatori di sangue, plasma e piastrine di tutto il mondo per il loro gesto salvavita, volontario e altruistico.

Alle celebrazioni ha aderito pure la Regione litoraneo-montana e l’Associazione regionale della Croce rossa, che hanno così voluto rendere omaggio alle numerose di persone che hanno fatto della donazione di sangue una missione di vita.

Branka Maračić, direttrice della Croce rossa regionale ha voluto sottolineare la gratitudine delle persone che per vari motivi (incidenti, interventi chirurgici, malattie) hanno subito una trasfusione di sangue. Sei di queste testimonianze sono state raccolte in un breve filmato, tra cui risulta pure la giovane connazionale Nina Rukavina, che a causa di problemi di salute una quindicina di anni fa ha dovuto accedere a delle trasfusioni del prezioso liquido.
“La nostre Regione, a livello nazionale, è capofila nelle donazioni nel corso dell’anno, grazie pure alle numerose iniziative con cui si desidera motivare le giovani generazioni ad accedere nel mondo dei donatori”, ha dichiarato Dragica Marač, a capo del dipartimento per la Politica sociale e i Giovani.

Vesna Čavar, a capo del dipartimento regionale per la Sanità e per lunghi anni responsabile della Croce rossa regionale, ha fatto sapere come questo sia “un semplice gesto, ma dai “molteplici fini”, come quello di offrire una parte di se stessi per la salute di un’altra persona, infortunata o malata. “Per questo motivo e per ringraziare queste persone dal cuore d’oro, continueremo ad impegnarci e promuovere le donazioni di sangue”.
Snježana Buneta Skorup a capo dell’Unità di raccolta sangue dell’Istituto di medicina trasfusionale del CCO di Fiume, ha detto che seppur la medicina abbia fatto passi da gigante negli ultimi decenni, il sangue è ancora sempre “l’unico composto che non è possibile riprodurre in laboratorio”, perciò “doppiamente prezioso”, come lo sono anche le persone che lo donano.

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