«Italia-Slovenia, futuro comune nello spirito europeo» (foto)

L'ambasciatore italiano a Lubiana ha organizzato la celebrazione della Festa della Repubblica. Rilevata l'importanza dell'appuntamento con Nova Gorica e Gorizia, Capitale della Cultura 2025

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«Italia-Slovenia, futuro comune nello spirito europeo» (foto)
Foto Roni Brmalj

In occasione della Festa della Repubblica italiana, l’Ambasciata d’Italia a Lubiana ha organizzato il suo tradizionale ricevimento, quest’anno presso la Narodna Galerija. L’ambasciatore Giuseppe Cavagna ha accolto i numerosi ospiti, rappresentanti del governo sloveno, dell’imprenditoria, esponenti dall’Italia, rappresentanti della CNI. Con l’occhio rivolto all’appuntamento con Nova Gorica e Gorizia, Capitale europea congiunta della Cultura 2025, hanno partecipato all’evento i sindaci delle due città, Rodolfo Ziberna e Samo Turel. L’ambasciatore ha dato agli ospiti il benvenuto in italiano e in sloveno, e ha poi ringraziato ai numerosi rappresentanti del governo sloveno in lingua slovena, ricevendo un lungo applauso.
Giuseppe Cavagna ha iniziato il suo discorso parlando della fondazione della Repubblica italiana dopo il Secondo conflitto mondiale. La Slovenia e l’Italia non sono solo Paesi vicini, ottimi vicini, ma sono anche un luogo privilegiato dove potersi incontrare per condividere origini storiche comuni e un’intensa cooperazione bilaterale in quasi ogni campo, con l’obiettivo di un futuro prospero, tutti insieme, nell’ambito dell’Unione europea, è stato il messaggio dell’ambasciatore.
“Di recente la Slovenia ha celebrato i 20 anni di appartenenza all’Unione europea e l’Italia si è unita a questa celebrazione”, ha ricordato Cavagna, che ha voluto pure inviare un messaggio europeo, a nome di Slovenia e Italia, ai “vicini dei Balcani occidentali”, sottolineando il ruolo imprescindibile dell’Ue per un futuro di pace, prosperità e sicurezza.
L’ambasciatore italiano a Lubiana ha ricordato pure la peculiarità che caratterizza i due Stati, ossia la presenza delle due Comunità minoritarie, evidenziando l’importanza della minoranza nazionale italiana in Slovenia come pure della Comunità slovena in Italia. “Sono fattori di arricchimento per entrambi gli Stati, costruttori di ponti, che creano un tessuto che sempre più lega i nostri due Paesi”, ha sottolineato il diplomatico.
Cavagna ha ricordato in particolare l’appuntamento con Gorizia e Nova Gorica dell’anno prossimo, rilevando che le due città “sono un esempio brillante di come superare decenni di divisioni e diventare un unico punto brillante, dove diverse culture e origini lavorano assieme e vivono come una persona sola. Uno dei messaggi più potenti della forza dell’Unione europea”.
Il sindaco di Gorizia ha spiegato in questo contesto che “la celebrazione della Festa della Repubblica capita sempre in concomitanza con altri eventi. Il 5 giugno c’è la festa dei Carabinieri e noi in sede abbiamo un reggimento. Visto che si è aperto uno spazio per discutere di Gorizia-Nova Gorica Capitale europea della Cultura, sono venuto qui”. Rodolfo Ziberna ha annunciato inoltre che il 10 giugno sarà a Fiume dove incontrerà l’ambasciatore italiano in Croazia, Paolo Trichilo.
Il sindaco di Nova Gorica ha spiegato di aver conosciuto l’ambasciatore italiano il 9 maggio scorso quando c’è stata la festa nazionale dell’adesione all’Ue. “Mi ha invitato, assieme al sindaco Ziberna, alla celebrazione della Festa della Repubblica italiana a Lubiana. Continua così la buona collaborazione che abbiamo avuto già con l’ambasciatore precedente”.
Da rilevare ancora che Giuseppe Cavagna ha voluto ricordare la celebrazione dell’Arma dei Carabinieri che ricorre il 5 giugno, un “elemento indispensabile della sicurezza dell’Italia”.
Ha infine ricordato tutti gli sponsor di entrambi i Paesi che hanno permesso di organizzare l’incontro. L’ambasciatore ha ringraziato tutto il personale diplomatico per il lavoro svolto, sia a Lubiana che a Capodistria: “Tutti assieme formano il ‘sistema Paese’ e rappresentano l’Italia in Slovenia con efficienza e dedizione”.
Al ricevimento hanno partecipato, tra gli altri, Felice Žiža, deputato della CNI alla Camera di Stato del Parlamento della Slovenia e consorte, Nives Zudič Antonič dell’Università del Litorale, Paolo Rovis, vicepresidente dell’Upt e delegato della Regione Friuli Venezia Giulia, Fabrizio Somma, segretario generale dell’Ente morale triestino, il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, il presidente della Giunta esecutiva Ui, Marin Corva e il presidente del Forum italo-sloveno, Juri Giacomelli, il quale ha annunciato che alla Can di Pirano si terranno in autunno, con la collaborazione del professore di storia medioevale Massimo Sbarbaro dell’Università di Trieste, incontri dedicati agli imprenditori in cui non mancheranno parallelismi sulla storia economica del territorio, nonché ulteriori incontri dedicati ai giovani.

Foto Roni Brmalj
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