ETICA E SOCIETÀ Uguaglianza ed equità per salvare l’Europa

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ETICA E SOCIETÀ Uguaglianza ed equità per salvare l’Europa
09.06.2024.,Sibenik-DIP je objavio izlaznost na europske izbore.Do 16,30 sati na biralista je izaslo 15,05% glasaca. Photo: Dusko Jaramaz/PIXSELL

Concluse le elezioni europee. In Croazia l’affluenza è stata scandalosamente bassa. Ma il risultato è soddisfacente per chi pensa che l’UE sia la casa indispensabile dei diritti e delle libertà fondamentali, della libera circolazione delle persone e dei beni, così come delle idee. Almeno per orientamento partitico, sembra esserci un unico parlamentare sostenuto dalle urne che potrebbe sostenere progetti centrifughi, nei confronti dell’Europa quale casa comune. Tutti gli altri partiti che hanno prodotto candidati destinati al Parlamento di Bruxelles hanno mostrato di non condividere quest’orientamento.
Cerco di non essere troppo ingenuo e non ipotizzo che i valori indicati siano realizzati in una misura sufficientemente soddisfacente nelle istituzioni europee. Se lo fossero, l’unità europea non sarebbe compromessa. Se si vuole tutelarla dalle forze centrifughe, è importante fare molto di più per l’uguaglianza e l’equità. Pensiamo alle politiche green.
Così come sono presentate, ora, non comunicano chiaramente né l’equità, né l’uguaglianza. Al contrario, sembrano aprire la strada a vincitori, ma pure a perdenti delle politiche green rappresentati da vasti strati, ad esempio, di agricoltori. Questo è il grave errore dei partiti di centrosinistra. Non è vero che le destre si impegnano per politiche alternative più serie. Non lo sono i dilemmi ingannevoli come “con gli agricoltori, o con i green”. I cambiamenti climatici di origine umana sono un fatto confermato dalla scienza con un livello di consenso tra gli esperti che raggiunge quanto umanamente possibile. I loro effetti sono visibili e le loro ulteriori conseguenze previste. Queste non promettono nulla di buono per l’agricoltura. Quindi, la realizzazione di politiche di contenimento dei cambiamenti climatici rappresenta un interesse anche per gli agricoltori, seppure non visibili nell’immediato più immediato.
Ma l’ideazione di queste politiche deve essere chiaramente ponderata con equità, non danneggiando una parte della popolazione con tutti gli oneri. E la tutela dell’equità deve essere comunicata in modo chiaro e comprensibile. Diversamente l’opposizione sarà inevitabile. La resistenza anche alle prove più convincenti quando confermano un fatto che ci danneggia fortemente è un fenomeno noto alla scienza e al senso comune. E spiega la parabola discendente dei green.
Le prove a favore della tesi dei cambiamenti climatici causati dalla specie umana e dei loro effetti deleteri sembrano difficilmente confutabili. Per questo motivo, quando si parla in modo generalizzato del dovere di contenerli, si raccoglie un consenso abbastanza diffuso. Quando si rendono espliciti i sacrifici che richiedono le misure per il loro contenimento il sostegno diminuisce. E quando una parte della popolazione ha delle ragioni per credere che i sacrifici sono distribuiti in modo iniquo, l’opposizione è inevitabile.
Un altro tema importante sono le disuguaglianze sociali, con vaste parti della popolazione in gravi condizioni socioeconomiche. I partiti di centrosinistra non sembrano trasmettere progetti di miglioramento. Non penso che le destre facciano meglio. Ma riescono a trasmettere illusioni che consolano e tranquillizzano. Ad esempio, si indirizzano alla persona disperata per le condizioni socioeconomiche messaggi che le danno un’illusione di superiorità. Quella identificata con l’appartenenza a un’etnia maggioritaria e superiore, a una religione dominante, a una tradizione che nel progetto d’immutabilità sembra una garanzia. Un mistero, per me, è perché quelle persone che votano per la destra populista in quanto arrabbiate per le condizioni socioeconomiche e in opposizione alle élite siano affascinate da chi ostenta ricchezza nei partiti di destra. Comprendo la rabbia del maschio bianco eterosessuale con una paga misera quando si sente dare del privilegiato da persone come Oprah o Meghan Markle. Ma non riesco a capire l’accondiscendenza nei confronti di persone che a destra promettono di occuparsi dei problemi della persona comune mentre ostentano lusso. Forse proprio perché sostengono le illusioni delle quali parlo sopra, mentre le disintegrano le persone che rappresentano minoranze tradizionalmente discriminate.
Ci attendono mesi cruciali con molte incognite e pericoli e poche certezze e risposte.

*Professore ordinario di Filosofia politica

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