Pola. Un passo avanti per il bilinguismo

Da dicembre sono state sostituite o riparate in città 600 targhe toponomastiche metalliche

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Pola. Un passo avanti per il bilinguismo

Con un colpo di sega circolare, “Bečka ulica” si è di colpo sdoppiata per diventare “Bečka ulica – Via Vienna”. Ci sono voluti trent’anni affinché il bilinguismo dello stradario di Pola migrasse dalla carta alla strada ma ora si può cominciare a chiamarlo bilinguismo a pieno titolo. Il vicesindaco Brugno Cergnul lo considera un piccolo-grande trionfo di quest’amministrazione municipale. Erano anni che i connazionali commentavano tra di loro, ma senza mai parlare apertamente, che tutte le insegne stradali delle vie, dei parchi e dei viali erano di nome bilingui, ma di fatto monolingui perché nella grande maggioranza dei casi la dicitura croata si apriva alla piazza e quindi al pubblico mentre la dicitura italiana rimaneva generalmente nascosta sul retro. A un certo punto il Consiglio della minoranza italiana della Città di Pola aveva cominciato a manifestare il proprio disappunto palesemente, e non solo a riguardo delle targhe toponomastiche, ma anche in riferimento alle insegne più banali dei parchimetri, dei camion compattatori, dei cassonetti della spazzatura, delle comunicazioni ufficiali… Insomma, un poco alla volta la questione dell’italiano… invisibile è diventata visibilissima. Dall’assunzione dell’incarico, il vicesindaco Bruno Cergnul ha deciso di darci un taglio. Avuto il via libera del sindaco ha messo in moto l’ingranaggio della “riparazione e rotazione” delle targhe. Ebbene da dicembre in qua sono state sostituite, riparate o soltanto riposizionate ben 600 targhe toponomastiche metalliche (e prima ancora un altro centinaio di targhe in pietra nel centro storico) allo scopo preciso di rendere ugualmente visibili sia l’intitolazione croata che quella italiana. “Abbiamo iniziato l’estate scorsa con un progetto pilota che aveva interessato una piccola parte del centro storico, dal mercato centrale a via della Stazione, tanto per verificare la fattibilità e i costi dell’eventuale manovra per l’intero perimetro urbano”, ha dichiarato il vicesindaco eletto in quota CNI, che ieri mattina si è fatto accompagnare dai giornalisti in via Vienna (zona San Policarpo) per trovare i dipendenti della società Pula Parking impegnati nella sostituzione di una una delle ultime targhe rimaste da voltare o sostituire. Quello che inizialmente poteva sembrare poco più di un capriccio è diventato un lavoro serio: “Oggi sono contento e sono fiero per aver insistito per due motivi: perché abbiamo fatto bene e velocemente un lavoro che andava fatto e in secondo luogo perché i costi sono stati trattenuti nei limiti delle spese materiali”, ha detto Cergnul, precisando che allo scopo sono state destinate meno di 300.000 kune. A suo avviso, si tratta sicuramente di una vittoria per il bilinguismo visivo perché “è stato corretto un vecchio errore sul quale eravamo soliti chiudere un occhio”.

Il vicesindaco Bruno Cergnul

Tra le iniziative a favore del bilinguismo, il vicesindaco dice che vanno “potenziate le traduzioni di documenti, notizie sul sito Internet della Città, bandi, concorsi, avvisi e comunicazioni”. Resta il fatto che l’amministrazione municipale ha un solo traduttore in rapporto di lavoro che effettivamente non è in grado di tradurre tutto e subito. Ma questo non le vieta di ricorrere a collaborazioni esterne, anche perché esiste un collegio dei traduttori degli enti locali e regionali dell’Istria che curano un glossario dei termini e delle formule linguistiche maggiormente in uso per armonizzare le traduzioni. Ma questo della “rivincita del bilinguismo” è un processo e non un evento singolo, conclude Cergnul e confessa che ci vorrà del tempo per colmare tutte le lacune del “bilinguismo invisibile” che si sono create negli anni.

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