Capodistria. Riforme e dialogo per un tenore di vita più consono

Conferenza stampa dei sindacalisti in previsione della Festa dei lavoratori

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Capodistria. Riforme e dialogo per un tenore di vita più consono
Gordana Jovič, Marijan Herak, Damjan Volf e Ana Jakopič. Foto: ELENA BUBOLA

Tradizionale incontro della Confederazione ‘90 della Slovenia ieri a Capodistria, in vista delle festività del Primo maggio, Giornata dei lavoratori. Il segretario generale dell’Organizzazione sindacale costiera, che ha da poco festeggiato i 30 anni di attività, Damjan Volf, ha incentrato il suo intervento sulla situazione precaria dei lavoratori in ambito salariale, assicurativo e di tutela ma soprattutto sulla mancanza di un reale dialogo costruttivo a livello sociale con il governo. Urge una perentoria riforma a livello assicurativo-sanitario, di tutela dei lavoratori, contributivo, una nuova categorizzazione settoriale mirata e un’armonizzazione rivolta al comparto pensionistico atte a garantire un tenore di vita più consono sia riferito al presente sia per le nuove generazioni, perché l’attuale sistema è piuttosto carente. Basta con forme di assunzione atipiche e alquanto dubbie, basta con paghe sotto la soglia minima e basta con le pensioni da fame. Vengono lesi i diritti del lavoratore e del cittadino per cui il quadro legislativo deve essere integrato e migliorato in tempi brevi. Poste, Ferrovie, Assicurazioni, ecc., da quanto osservato dai sindacalisti, hanno bisogno di nuove strategie e non solo di investimenti stranieri con i quali si perdono identità e indipendenza e non è una questione di privatizzazione ma di prodotto interno lordo. Molto si è discusso sull’esigenza di mantenere la soglia dell’anzianità di lavoro a 40 anni con l’opzione di scelta volontaria per il prosieguo carrieristico che non dev’essere in alcun modo un’imposizione di legge, fattore rilevato pure dalla segretaria esecutiva Ana Jakopič per quanto concerne il settore pubblico amministrativo. Ha parlato pure di Case di riposo, del comparto sanitario e giornalistico, mentre Marijan Herak ha espresso il medesimo concetto rapportato alla sua area di competenza, il settore edilizio. Un comparto costretto a importare manodopera dall’Asia per le disastrose condizioni salariali e sanitarie offerte e il mancato adeguamento delle normative di sicurezza. Violazioni, lacune e imposizioni sono state riscontrate anche nel settore educativo-scolastico affrontato dalla rappresentante sindacale Gordana Jovič. Tutti concordi nel sottolineare che, con adeguate riforme, si potrebbero evitare le fughe di manodopera qualificata. In conclusione è stato rilevato che i Sindacati costieri celebreranno la Giornata internazionale del lavoro con il consolidato evento di Monte San Marco. L’accensione del grande falò, alla vigilia del Primo maggio, sarà accompagnato da un programma collaterale con tanta musica. Il raduno, in agenda martedì 30 aprile, è previsto per le ore 19,45 davanti all’ex magazzino del sale “Taverna” di Capodistria da cui tutti i partecipanti muniti di fiaccole e magliette offerte dagli sponsor, accompagnati dall’Orchestra di fiati si recheranno al punto di ritrovo nei pressi della scuola “Anton Ukmar” per la manifestazione celebrativa a Monte San Marco. Al loro arrivo, prima del clou della serata, è previsto un breve discorso di benvenuto, cui farà seguito la suggestiva accensione della pira come premessa ai festeggiamenti con serata danzante e musica dal vivo che si protrarranno sino a notte fonda.

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