Luciano Sušanj. Il campione, l’amico, il mito

La cerimonia di commemorazione in onore dell’ex mezzofondista fiumano ha avuto luogo nella Sala dei marmi del Museo di Marineria e Storia del Litorale croato

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Luciano Sušanj. Il campione, l’amico, il mito
Foto: Goran Žiković

La Sala dei marmi del Museo di Marineria e Storia del Litorale croato ha fatto da sfondo questo pomeriggio, lunedì 22 aprile, alla commemorazione in onore di Luciano Sušanj, l’ex mezzofondista fiumano scomparso recentemente all’età di 75 anni. In un’atmosfera mesta e commossa si è voluto tributare un ultimo saluto e omaggio a uno degli atleti croati più forti e vincenti di ogni epoca, con la medaglia d’oro conquistata negli 800 metri agli Europei di Roma nel 1974 che lo ha consegnato per sempre alla storia dell’atletica leggera internazionale. Sono stati numerosi i parenti e gli amici presenti alla cerimonia. Non sono inoltre mancati i vertici istituzionali della Città di Fiume e della Regione litoraneo-montana, con in testa il sindaco Marko Filipović e il presidente Zlatko Komadina, come pure il presidente del Comitato olimpico croato Zlatko Mateša, Krešimir Šamija in rappresentanza del Ministero del Turismo e dello Sport, i dirigenti dell’Assosport locale e del circolo di atletica leggera Kvarner, nonché numerosi ex atleti, anche di altri sport.

Il primo a rivolgersi ai presenti è stato il sindaco Filipović, sottolineando come sia “difficile da accettare che Luciano non sia più con noi e che non potremo più incrociarlo negli eventi sportivi, in Corso o per la sua amata Cantrida. Metteva sempre tutto sé stesso per aiutare lo sport fiumano a crescere. Immagino la sua gioia quando nel 2010 era stata inaugurata la palestra di atletica a Cantrida, ma anche di altre strutture destinate al servizio di atleti professionisti, giovani talenti e anche cittadini. Ci ha lasciati troppo presto, ma ha saputo dare tantissimo alla città, agli sportivi e a tutti coloro che gli volevano bene”.

Per Zlatko Komadina la sua scomparsa “lascia un vuoto incolmabile per l’intera comunità sportiva di Fiume e della Regione litoraneo-montana. Anche quando aveva intrapreso la carriera politica, era sempre rimasto legatissimo allo sport e alla sua promozione. Il mondo dello sport lo ricorderà per le sue imprese in pista, chi invece lo conosceva personalmente lo ricorderà come una persona integerrima, umile e modesta”.

Zlatko Mateša firma il libro delle condoglianze. Foto: Goran Žiković

Mantenere viva la memoria

Commosso il ricordo dell’ex sindaco Vojko Obersnel, il quale ha raccontato quanto successo durante i Mondiali di atletica leggera di Parigi nel 2003. “Avevamo affittato una tribuna allo Stade de France per incontrare i vertici del CIO e trattare l’assegnazione dei Giochi del Mediterraneo. Solamente nel momento in cui dei fuoriclasse come Alberto Juantorena e Sebastian Coe sono passati a salutarlo, mi sono reso conto della sua grandezza sportiva. Ero inoltre presente al ricevimento organizzato in suo onore nel 1974 dopo l’oro di Roma e sinceramente mai avrei pensato che un giorno saremmo diventati amici e collaboratori. Mi mancheranno tutti i momenti trascorsi insieme e tutte le nostre chiacchierate sullo sport”.

Zlatko Mateša ha invece rimarcato che “il compito del Comitato olimpico croato è ora quello di mantenere viva la sua memoria e le sue gesta sulle piste di atletica. E lo faremo istituendo un premio annuale che porterà il suo nome e che verrà assegnato ai migliori giovani atleti croati”.

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