A Pola c’è ancora posto per l’industria

«Dobbiamo orientarci su attività economiche di imprese correlate e realizzare prodotti di altissima qualità grazie anche alle nuove tecnologie», così il presidente della Camera d’Economia regionale, Danijel Benčić

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A Pola c’è ancora posto per l’industria
Branimir Ružojević, Sean Lisjak, Danijel Benčić, Filip Zoričić, Boris Sabatti, Kristina Afrić Rakitovac e Livio Bolković. Foto: MARKO MRDENOVIC

“Bisogna sfruttare le caratteristiche dell’Istria e puntare non solo sul turismo ma anche sull’industria”. Ne è convinto il presidente della Camera d’Economia dell’Istria e amministratore delegato della società giminese “Rudan”, Danijel Benčič, intervenuto ieri nel corso della Conferenza sul futuro dell’industria polese, ospitata negli spazi del Coworking Center di via Marulić. Benčić si è quindi soffermato sullo stato di salute dell’economia polese, invitando i presenti a essere “ottimisti”. “Pola e l’Istria – ha sottolineato – hanno già dimostrato negli anni che si può fare industria e manifattura. E si può fare in maniera competitiva. Certo, dobbiamo creare le condizioni e in questo senso le infrastrutture sono essenziali”. Benčić nel suo intervento ha poi toccato vari temi, compreso quello della cantieristica navale. “La storia la conosciamo tutti. Avevamo una fiorente e consolidata industria cantieristica e una società navalmeccanica di prim’ordine capace di realizzare progetti colossali e di costruire navi fantastiche. Purtroppo, tutto ciò non esiste più. Siamo dunque obbligati a guardare avanti, pensare al futuro e preparaci ad esso nel migliore dei modi”, ha commentato il responsabile della Camera d’Economia, aggiungendo che le idee e i progetti a riguardo non mancano.

Sviluppo sostenibile
“Penso – ha continuato – che Pola abbia tutti i presupposti per raggiungere l’obiettivo del rilancio dell’industria e del sistema produttivo locale”. Rilancio che il presidente ritiene debba necessariamente puntare sullo sviluppo sostenibile, sulle nuove tecnologie e sulla digitalizzazione. Allo stesso tempo, il responsabile dell’ente camerale si è detto convinto che la cantieristica a Pola continuerà ad avere un ruolo importante. “Scordiamoci che l’Uljanik possa tornare quello del passato”, ha, però, subito, messo in chiaro Benčić, secondo cui il futuro sono le aziende della filiera navalmeccanica, ovvero l’indotto dell’industria navale, i cui prodotti di altissima qualità rappresentano il vero valore aggiunto, che può e potrà essere generatore di progresso e sviluppo. Questa è, secondo il presidente, la linea da seguire. Soprattutto perché il settore della cantieristica è oggi appannaggio dei costruttori asiatici e cinesi in particolare.

Prodotti di alta qualità
“È impossibile competere. Per questo dobbiamo orientarci su attività economiche di imprese correlate e realizzare prodotti tecnologici di altissima qualità”, così Benčić, secondo cui l’industria polese, come già sottolineato in precedenza, dovrebbe puntare anche sullo sviluppo di prodotti innovativi, sulle nuove tecnologie e, perché non, sull’Intelligenza artificiale. “I presupposti per poterlo fare, e anche bene, ci sono tutti. Abbiamo le persone, abbiamo le conoscenze, il know how e perfino gli strumenti”, ha detto Benčić, che per quanto riguarda la Camera d’Economia sottolinea che il suo compito è collegare tra loro le imprese e aiutarle a creare nuove reti di contatto sia a livello locale che nazionale e internazionale.

Cantieristica, si può fare
Il pensiero del presidente della Camera d’Economia è stato condiviso anche dagli altri panelist della Conferenza. Kristina Afrić Rakitovac, della Facoltà d’Economia e Turismo “Dr. Mijo Mirković” ha dichiarato, infatti, che oltre al turismo (sostenibile) Pola, per crescere, ha bisogno anche dell’industria. “Spetta a noi decidere di quale tipo”, ha quindi sottolineato Afrić Rakitovac, secondo cui la rivitalizzazione della cantieristica e dell’industria metalmeccanica nel principale centro urbano dell’Istria è tutt’altro che impossibile. “Ovviamente attraverso le nuove tecnologie”, ha aggiunto la rappresentante della Facoltà polese, secondo cui anche altre industrie come quelle del vetro e del cemento possono avere un futuro in città, purché si trovino dei compromessi tra le aziende e i residenti. A pensarla come Benčić e Afrić Rakitovac sono anche il direttore dell’Agenzia regionale per lo sviluppo – IDA, Boris Sabatti, il direttore della “Motortech Consulting”, Livio Bolković, il direttore della “Tema”, Branimir Ružojčić, e Sean Lisjak, del Consiglio d’amministrazione del cantiere navale “Tehnomont”, secondo cui la strategia di abbandonare la costruzione di grandi navi in serie e dedicarsi alla realizzazioni di “navi speciali” adottata negli ultimi anni di vita del vecchio cantiere navale “Uljanik” non era del tutto sbagliata, anche se si sarebbe dovuto puntare maggiormente non tanto sulla costruzione delle navi quanto sulla realizzazione degli equipaggiamenti e degli allestimenti interni delle unità navali. I rappresentanti delle tre società hanno poi parlato delle rispettive aziende e dei loro successi.

Zoričić punta sulle innovazioni
Ieri non è mancato l’intervento del sindaco di Pola, Filip Zoričić, che ha colto l’occasione per ricordare che nel Polese predominano quattro tipi di industria: turismo, industria di trasformazione, l’edilizia e il commercio. “E va benissimo, anche se possiamo fare molto di più e meglio”, è il commento del primo cittadino. “Ce la faremo”, ha quindi detto, aggiungendo che anche la sua amministrazione cercherà di fare di più, aumentando i contributi a fondo perduto alle piccole e medie imprese locali e aprendo una zona industriale che oggi ancora manca. Il sindaco si è detto quindi disposto a fare il possibile, anche se, naturalmente, molto dipenderà dal governo di Zagabria. Zoričić si è quindi soffermato sul futuro Centro di innovazioni e tecnologia di Vallelunga. “Il progetto – ha dichiarato – va avanti. Il Centro è il futuro della nostra Città. Sono sicuro che grazie alle innovazioni, alle nuove idee e alle start up entro il 2050 Pola sarà tutta un’altra Città”. Sebbene la Conferenza di ieri sia stata incentrata soprattutto sul futuro dell’industria, uno spazio è stato dedicato anche a un altro importante settore economico di Pola: il turismo. A parlarne sono state la direttrice operativa della “Uniline”, Elisa Grubissa Jurman, il presidente dell’associazione delle agenzie turistiche presso la Camera d’Economia di Pola, Mladen Draguzet, e i rappresentanti dell’Arena Hospitality Group e dell’Ente per il turismo della Città di Pola.

La conferenza sul futuro dell’industria polese ha suscitato l’interesse del pubblico.
Foto: MARKO MRDENOVIC

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