Il Valli, un cinema al passo coi tempi

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Il Valli, un cinema al passo coi tempi

Quest’anno ricorre il decimo anniversario del recupero e dell’intitolazione ad Alida Valli dell’unico cinema di Pola. La ricorrenza sarà festeggiata l’ultima settimana di ottobre con una serie di proiezioni di pellicole “vintage” che in un modo o nell’altro c’entrano con la storia della settima arte, o con la storia di Pola. Tra i titoli in programmazione anche l’horror francese Les yeux sans visage con Alida Valli nel ruolo di protagonista. Sono passati dunque 10 anni da quando l’amministrazione municipale decise di far risorgere dalle ceneri la sala che per ultima chiuse i battenti sulla scia di quell’interminabile “moria” di cinema che colpì il centrocittà a partire dagli anni Novanta. Erano gli anni della guerra e della miseria, è vero, ma anche gli anni di un irreversibile rovesciamento tecnologico per cui la televisione via cavo e i video on demand avrebbero definitivamente rubato il posto che nel divertimento delle masse all’inizio del Novecento e per vari decenni successivi era stato appannaggio esclusivo del cinematografo. Insomma, a pochi anni dalla chiusura di tutte le sale in città, l’amministrazione cittadina decise di darsi una mossa, stanziò qualche milione dalle casse municipali, altri ne ricavò dal Ministero della Cultura (all’epoca non c’erano ancora i finanziamenti europei a fondo perduto) e diede il via a quella che all’epoca poteva ancora passare per un’opera di recupero grandiosa, ma che oggi, col senno di poi, giudicheremmo probabilmente alla stregua di una piccola goccia nell’oceano degli investimenti pubblici o privati importanti.

Spettatori in costante aumento

In dieci anni sono cambiate le usanze, i costumi, le mode, il cinema è stato travolto dalle tecnologie ma la nostra sala “Valli” (erede del capostipite “L’Alhambra”, successivamente “Sala Umberto” e infine Kino Zagreb) è rimasta il cuore pulsante dei Giardini, un luogo d’incontro, un punto di riferimento, un piccolo tempio superstite della grande cultura cinematografica mondiale. Per rendergli il doveroso omaggio abbiamo incontrato la direttrice Tanja Miličić, alla quale abbiamo chiesto innanzitutto quanti sono stati i film proiettati e quanti i biglietti staccati negli ultimi dieci anni.
“Riassumendo, nell’ultimo decennio il “Valli” ha presentato poco meno di 3.000 titoli in poco più di 12.000 proiezioni. Dall’apertura del 18 luglio 2008 al 30 settembre 2018 abbiamo registrato in tutto 783.519 spettatori, ma quello che ci rende orgogliosi più di ogni altra circostanza è il fatto che il numero degli spettatori è andato sempre aumentando. Nel 2008 abbiamo staccato 32.300 biglietti in sei mesi, nel 2009 62.356 in un anno, nel 2010 ben 70.015, l’anno successivo altri 73.273, nel 2012, 78.365, nel 2013, ancora, 79.953. Il 2014 ha registrato 78.675 spettatori, l’anno seguente 80.404, il 2016 81.377, il 2017 ben 91.245, mentre quest’anno, in data 30 settembre, siamo a quota 55.596, ma manca l’ultimo trimestre per formulare il giudizio definitivo”.

Multisala, una bella sfida

Il Cinema Valli è gestito dalla Città di Pola tramite l’ente Pula Film Festival, quindi non è un’attività puramente commerciale. Inoltre a tutt’oggi mantiene la comoda posizione del monopolista in quanto mancano delle sale private. Questa circostanza favorevole all’unico cinema pubblico cambierà tuttavia l’8 novembre, con l’apertura del primo multisala polese del marchio Cinestar, che troverà alloggio al nuovissimo centro commerciale Max City di Stoia. La concorrenza metterà in crisi il cinema pubblico? Quali misure sarà necessario adottare affinché sopravviva anche in condizioni di apertura del mercato?
“Bisogna confessare che è stato bello essere l’unico cinema in città e avere la possibilità di programmare spettacoli diversi per tutta una serie di tipologie di spettatori, ma sono certa che sarà altrettanto bello misurarsi col multisala. I polesi hanno una passione per il cinema che non si esaurisce, e sono certa che l’arrivo del Cinestar non farà che riattizzare questa passione. Per cominciare, il Cinema Valli continuerà a programmare spettacoli al ritmo che conosciamo e nel rispetto delle politiche che finora sono state vagliate attentamente. Dovesse essercene il bisogno, saremo comunque pronti per ribaltare i vecchi schemi, modificarli, aggiornarli. Non si può certo dire che il Valli sia stato poco ambizioso, poco creativo o poco laborioso nel suo primo decennio, anche in mancanza di concorrenza, anzi, di norma abbiamo cercato le novità e le collaborazioni di successo, e non per niente abbiamo sempre occupato i primi posti nella classifica dei migliori cinema in Croazia.”

Il ruolo dell’Europa cinemas

Il Valli è membro di prestigiose associazioni culturali internazionali che in parte influiscono sulle sue scelte stilistiche e contribuiscono a delinearne le politiche…
“Infatti dalla fondazione il nostro cinema è membro della network Europa Cinemas, che favorisce la diffusione della cinematografia europea. Con gli anni abbiamo aderito ad altre associazioni internazionali come la CICAE, ovvero la Federazione dei cinema d’arte, e alla ECFA, l’associazione che promuove la cinematografia per ragazzi. Delle tre associazioni soltanto Europa cinemas conferisce alle sue affiliate un sostegno economico, e l’ammontare dei sussidi è in correlazione con il numero dei film di produzione europea proiettati. In questo senso, Europa cinemas influisce sulle nostre politiche culturali e sulla programmazione. Aderire a prestigiose organizzazioni europee è importante perché significa sostegno professionale, possibilità di scambi di esperienze con i colleghi di tutta l’Europa e del mondo, opportunità di formazione, d’aggiornamento e altro. L’ente cittadino Pula Film Festival, che gestisce il cinema, è stata la prima organizzazione croata a unirsi a ECFA. Poi hanno seguito il suo esempio altre 10 organizzazioni. Ma uno dei traguardi di cui andiamo più fieri è Pulica (Piccola Pola in cappotto), il programma per ragazzi del Festival del film, la rassegna nella rassegna, che in seguito ha partorito il FAS, il Film a scuola, programma che mira a diffondere la cultura cinematografica tra i banchi di scuola e creare un futuro pubblico istruito in materia di cinema. Il FAS ha dieci anni di vita come il nostro cinema, e da quattro anni gli fa eco la rassegna del film per ragazzi invernale, Pulica u kaputu. È stata questa una rivoluzione nel modo di concepire il primo approccio dei bambini alla cultura cinematografica e in questo senso abbiamo svolto un ruolo di pionieri. Il Valli è membro anche del Network delle sale indipendenti, del quale sono stata nominata presidente proprio un mese fa”.

Un cinema per tutti

Qual è il rapporto tra i film di maggiore successo e le pellicole indipendenti e quali le preferenze del pubblico? Che tipo di gusti cinematografici hanno, in genere, i polesi? Il cinema regge ancora il confronto con la TV via cavo e i video on demand?
“Dal momento in cui ho preso le redini della sala in mano, ho avuto chiara la visione della sua programmazione, anche perché avevo studiato regia in Gran Bretagna e frequentato assiduamente le sue sale cinematografiche più disparate, assorbendone le atmosfere, il clima. Ora, essendo il Valli l’unico cinema in città, bisognava adeguarlo a tutte le fasce d’età e a tutte le tipologie di utenti. Il perno della programmazione è costituito dai maggiori successi di Hollywood, quelli che attirano il grande pubblico, in prevalenza i giovani. Poi abbiamo la fascia “B” dei film comunque commerciali anche se in parte indipendenti, che sono i film di “genere”, le love comedies, i film d’azione, le commedie, i thriller, gli horror e naturalmente i film per ragazzi. Ma il Valli cura anche quel filone programmatico che copre il mare magnum del film di produzione eruopea e i film d’autore, e si tratta di pellicole che hanno un pubblico molto fedele benché numericamente limitato. Sono i film che escono vincitori dai Festival di Cannes, di Berlino, di Venezia, oppure film stranieri in corsa per l’Oscar, le migliori proposte della cinematografia italiana, ceca…
L’arte cinematografica è una parte inestimabile del bagaglio culturale del singolo individuo e conoscerne la storia e le tappe fondamentali è impossibile attingendo ai soli blue ray e DVD, per cui la formazione culturale in senso lato, e cinematografica in senso stretto, non può prescindere dalla frequentazione dei cinema, la quale deve comunque essere adeguata alle varie tipologie di utenza. Per questo abbiamo il FAS, le matinée gratuite per i pensionati, le dirette dell’opera dal Metropolitan di New York e dei balletti del Boljšoj di Mosca, ma anche le feste di compleanno, le mostre, le conferenze, i convegni eccetera. Il numero degli spettatori aumenta di anno in anno, per cui non possiamo nutrire dubbi su questo fatto: Pola ama il cinema, ama il Festival del cinema e ama il Cinema Valli”.

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