Piante alimurgiche: un patrimonio da scoprire

Escursione-studio nel Trentino-Alto Adige per i soci delle CI di Umago, Visinada, Matterada e Babici

0
Piante alimurgiche: un patrimonio da scoprire
Viaggio nel Trentino-Alto Adige per le CI di Umago, Visinada, Matterada e Babici

Tre bellissime giornate nelle incantate valli del Trentino per partecipare a un corso di riconoscimento delle piante alimurgiche tenuto da Noris Cunaccia, fondatrice del laboratorio Primitivizia di Spiazzo. È l’esperienza vissuta da nove soci delle Comunità degli Italiani di Umago, Visinada, Matterada e Babici grazie all’Università Popolare di Trieste che ha organizzato e assicurato i finanziamenti per l’escursione studio nel Trentino-Alto Adige.

Il Museo di scienze naturali
La gita-studio ha visto la sua prima tappa a Trento dove i connazionali hanno visitato il MUSE, Museo di scienze naturali, considerato uno dei migliori musei in Europa. Qui la guida museale ha esposto il tema Storia ed evoluzione della vita, un viaggio nel tempo e nello spazio, soffermandosi sulle principali tappe evolutive della vita sulla Terra, fino alla comparsa dell’uomo e il suo complesso rapporto con l’ambiente naturale, le problematiche ambientali, economiche e sociali racchiuse nei temi contemporanei della sostenibilità. Il programma di viaggio ha portato quindi il gruppo a Borzago, in Val Rendena, dove ha pernottato nei giorni di permanenza e dove si è svolto il primo incontro con Noris Cunaccia, che ha presentato il suo programma e il suo laboratorio, annunciando per il giorno seguente la salita in montagna alla ricerca delle piante commestibili per preparare ľerbario.

I partecipanti all’escursione con gli accompagnatori

Dallo «sfross» alle saponine
Un’esperienza bellissima che ha consentito ai connazionali di conoscere una donna incredibile, agile come un cerbiatto, che con gli occhi luminosi per l’entusiasmo che racconta di come la natura sia in grado di offrire una pianta per ogni necessità mentre si arrampicai tra le rocce o in mezzo alle profonde radici del bosco. Noris Cunaccia ha così presentato lo “sfross”, quella grande foglia che tutti certamente conoscono, che si può usare al posto della carta, la piantaggine e le sue proprietà curative, la dissetante acetosella che masticata rilascia un’assoluta freschezza e le saponine che, se sfregate tra i palmi, lasciano le mani perfettamente lisce e pulite.

Sapori sublimi a tavola
Della passione per le erbe, in particolare quelle alimurgiche, Noris Cunaccia ne ha fatto un mestiere, creando con il fratello Giovanni il piccolo laboratorio di Spiazzo dal quale esce ogni genere di prodotto commestibile che possa trarre origine dalla sua profonda conoscenza di piante, bacche, resine e radici. Noris le trova percorrendo le valli ai piedi dell’Adamello ed è corteggiata da cuochi di alto lignaggio per ottenere forniture di materie prime che possono cambiare radicalmente la resa di un piatto, non smette di cercare la migliore combinazione di sapori. Una tra tutte è quella ottenuta con il “mugòlio”, resina caramellata di rara eleganza, estratta dalle gemme del pino mugo che fin dall’antichità veniva usato per le sue proprietà balsamiche, sublime abbinamento a un gelato alla crema o a una ricotta fresca di pecora. Da non perdere il “radicchio dell’orso”, di croccante suadenza, con la sua inconfondibile nota amara, perfetta con un formaggio d’alpeggio.

Alla scoperta del Trentino-Alto Adige

Appuntamento in Istria…
Tra le partecipanti all’escursione-studio anche la presidente della CI di Visinada, Neda Šainčić Pilato, che nel raccontare l’esperienza in Trentino-Alto Adige non nasconde l’entusiasmo. “È stata un’esperienza meravigliosa, un tuffo nella stupenda natura delle Alpi dolomitiche e la signora Noris ci ha guidati nel percorso dei cervi dove mai avrei pensato di arrampicarmi da sola… proprio una bella esperienza; indimenticabile”, ha detto, per poi aggiungere: “Sono veramente felice di essere venuta e ringrazio il segretario generale dell’UPT, Fabrizio Somma per essere riuscito a contattare questa incredibile esperta di erbe che ci ha introdotto nel suo mondo con sensibilità e contagiandoci con la sua passione per la natura e con la quale ci siamo sentite presto in sintonia. Speriamo di continuare questa bellissima collaborazione e – ha concluso Neda Šainčić Pilato – di averla nostra ospite in Istria perché anche se siamo coscienti di possedere pure noi molte risorse naturali non sappiamo più farne l’uso che ne facevano i nostri antenati.” Un entusiasmo condiviso da tutti i partecipanti all’escursione-studio, che non hanno mancato di esprimere i loro ringraziamenti a Fabrizio Somma, ad Ariella Petelin (UPT) e la titolare dell’agenzia turistica Gabi Travel per la cordialità, gentilezza e professionalità dimostrate durante le viaggio. Le connazionali hanno tutte affermato di avere apprezzato molto il laboratorio a cura di Noris Cunaccia e di rientrare in Istria con tanta voglia di approfondire la conoscenza delle erbe alimurgiche per ritrovare i vecchi sapori della cucina della nonna; sapori che non dovrebbero andare persi in quanto preziosi e sempre più da apprezzare.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display