Colonie estive CNI. Il soggiorno degli incontri e dei luoghi speciali

Si è concluso il primo turno delle escursioni nel Tarvisiano per le seste e settime classi delle SEI, organizzate da UPT/UI con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il secondo si articolerà tra l'1 e il 5 luglio prossimi

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Colonie estive CNI. Il soggiorno degli incontri e dei luoghi speciali
Il gruppo di Umago e Pola. Foto gentilmente concessa da Susanna Isernia

“Alla scoperta della Regione Friuli Venezia Giulia” è il titolo del soggiorno montano estivo riservato agli alunni delle VI/VII classi delle Scuole elementari italiane della Slovenia, dell’Istria e di Fiume che una miriade di generazioni ricordano con grande affetto per le belle amicizie strette, per il contatto con la natura incontaminata tradotto in lunghe camminate, avventurose arrampicate sulle rocce, paesaggi mozzafiato, trekking con i cani, per lo spensierato divertimento e per il ventaglio di forti emozioni e sensazioni provate.
Trattandosi, quindi, di una vera e propria esplorazione del territorio e, in fondo, di se stessi, l’intestazione della gita è più che azzeccata. Tanti sono gli enti coinvolti nel progetto, teso a regalare ai ragazzi un’esperienza unica, in primis l’Università Popolare di Trieste e l’Unione Italiana in qualità di organizzatori, in collaborazione con il Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il patrocinio di Tarvisio.
Come da tradizione, nell’ambito del soggiorno estivo i ragazzi e gli insegnanti accompagnatori, divisi in due turni (il primo ha avuto luogo dal 24 al 28 giugno, mentre il secondo si articolerà dall’1 al 5 luglio), hanno modo di visitare svariati luoghi suggestivi quali il Monte Lussari con il Santuario della Madonna (guida naturalistica ed escursionistica Fulvio Pisani), il parco naturale dei laghi di Fusine (guida naturalistica ed escursionistica Leila Meroi), la Roccia in Val Bartolo (guida alpina e storica Alessandro Di Lenardo), il parco geominerario di Raibl (Cave del Predil), il parco tematico “Abschnitt Seisera” dedicato alla Prima Guerra Mondiale (guida alpina e storica Davide Tonazzi) sito nel cuore della Val Saisera, nonché di provare l’adrenalina del trekking con i cani da slitta della Scuola Internazionale “Mushing” (con Ararad Khatchikian e Monica D’Eliso) e di godersi una suggestiva passeggiata naturalistica nel bosco di Valbruna, sempre accompagnati da ciceroni esperti del territorio friulano.

Emozioni allo stato puro

Il primo gruppo, rientrato ieri nelle sedi di provenienza e costituito dalle SEI fiumane (43 allievi e 8 insegnanti), da quelle di Pola (27 allievi e 3 insegnanti) e Umago (19 allievi e 3 insegnanti), è stato sistemato negli alberghi Saisera e International e ha avuto modo di gustarsi la cucina locale e non presso l’ormai immancabile Nevada. A soggiorno concluso, sono tante le sensazioni e le impressioni da elaborare, condividere, raccontare e, come abbiamo fatto tutti noi, custodire gelosamente nel cuore. Inutile sottolineare il fondamentale ruolo di tutti i collaboratori per la riuscita della gita che, come giustamente rilevato dall’inarrestabile e sempre entusiasta coordinatrice della stessa, Susanna Isernia, sembra facile da organizzare ma, in effetti, abbisogna pensare a ogni minimo dettaglio affinché s’incastrino tutte le dinamiche e tempistiche.
La stessa passione, ognuno per ciò che concerne la propria dimensione, ci mettono le varie preparatissime guide che ogni anno si prodigano affinché le comitive vivano appieno il territorio e le sue bellezze. In tale contesto, Fulvio Pisani, il quale ha fatto scoprire (e raggiungere) agli allievi l’incantevole Monte Lussari e la Val Saisera, si è detto molto contento dell’esperienza di quest’anno in quanto gli alunni, tutti molto disciplinati e attenti, hanno dimostrato interesse ed entusiasmo per i contenuti proposti e raccontati, non mancando di complimentarsi con Isernia per l’ottima organizzazione. Sulla falsariga delle sue parole, Alessandro Di Lenardo ha spiegato di aver svolto con i gruppi l’attività di approccio all’arrampicata, rilevando che “i ragazzi hanno avuto la possibilità di provare il percorso di salita sulla parete della Val Bartolo, vicino a Tarvisio, adatta e attrezzata per tale scopo e dove lavoriamo quasi tutta l’estate in qualità di guide. Da quello che ho potuto vedere si sono messi in gioco, si sono divertiti, gli è piaciuto, per cui sono stati molto bravi”.

La voce dei ragazzi

Come accennato, la Colonia ha lasciato una scia di emozioni forti e positive negli animi dei giovani, i quali, come Veronika Tanković (SEI “Giuseppina Martinuzzi” di Pola), hanno apprezzato il contatto con la natura e la possibilità di stringere nuove amicizie. In tale contesto ha riportato che “la gita mi è piaciuta tanto in quanto, oltre a rafforzare l’amicizia con i miei compagni, ne ho instaurate di nuove. In effetti, devo ammettere che mi sono divertita un mondo il che, dato che immaginavo di annoiarmi, mi ha sorpreso in positivo. Ho amato particolarmente la passeggiata lungo i laghi di Fusine, dove abbiamo potuto ammirare delle montagne meravigliose che ci hanno fatto sentire come fossimo in Paradiso”. Non da meno la gioia di Enya Grassi Pavletić (SEI “Galileo Galilei” di Umago), a detta della quale “il soggiorno è stato bellissimo, in particolar modo le passeggiate per i boschi dove c’erano molti fiori, che adoro e l’esperienza relativa alla miniera di Raibl, dove abbiamo saputo qualcosa in più in merito al lavoro dei minatori. A differenza delle ‘normali’ gite scolastiche, qui avevamo più tempo libero per stare in camera e riposare. Sono stati cinque giorni meravigliosi!”. Sulla falsariga delle sue parole, Kaja Nikolić (SEI “Belvedere” di Fiume) ha affermato che “è stata un’esperienza bellissima, che ci ha insegnato qualcosa in più in merito alla storia italiana e tante altre nuove nozioni. Abbiamo conosciuto i ragazzi delle altre scuole e ci siamo divertiti tanto”.

… e dei docenti

“Siamo entusiasti della Colonia, dove i nostri allievi si dimostrano collaborativi e bravi. Basta saperli guidare e partecipano volentieri alle varie attività, si divertono e portano a casa una bellissima esperienza. Tutto ciò è possibile grazie al lavoro dei loro insegnanti che li accompagnano e che mettono l’alunno sempre al primo posto. Siamo felici di ritornare ogni anno a Tarvisio, che ci accoglie sempre a braccia aperte e ci fa sentire a casa. Dobbiamo ringraziare tutte le guide che ci presentano il loro territorio con amore e sono dei bravissimi professionisti, come pure il Consorzio, l’UI e l’UPT e Susanna Isernia, la quale vanta tanta esperienza e sa come andare incontro a tutte le nostre esigenze nonché, con le sue collaboratrici, fanno un grande lavoro. Un consiglio per il futuro: formare delle squadre di docenti fisse per ogni scuola i quali, conoscendo il territorio, possono organizzare una gita ancora più bella”, ha dichiarato il direttore della SEI “Galileo Galilei” di Umago, Arden Sirotić a soggiorno concluso.
A confermare le sue riflessioni è stata la docente della SEI “Giuseppina Martinuzzi” di Pola, Susanna Cerlon, alla sua prima esperienza in qualità di accompagnatrice, la quale ha rivelato di aver vissuto direttamente l’integrazione degli alunni della succitata istituzione scolastica con quelli di Umago, ma anche con la natura, con il territorio e specificando che “li ho visti crescere, liberarsi da determinate paure, timori, raffreddori. Dato l’intenso programma e il susseguirsi di attività, che hanno assorbito in tutto e per tutto, per i ragazzi non è semplice rilevare quella più significativa. Il mio timore è che, dato i pochi giorni a disposizione, fra una settimana non ricorderanno bene tutte le emozioni provate, quindi non sarebbe male pensare ad aggiungere qualche giorno in più”. Soddisfatta pure la docente Sara Vrbaški della SEI “San Nicolò” di Fiume, a detta della quale “è stata un’esperienza bellissima e unica, grazie alla quale i ragazzi hanno potuto toccare con mano questi territori, di cui magari hanno sentito parlare e alcuni hanno visitato con i genitori, ma che garantiscono sia stata del tutto diversa. Le colonie sono preziose anche perché è un primo contatto tra i giovani delle scuole della minoranza, nel corso delle quali instaurano i primi rapporti, si conoscono, fanno amicizia e si divertono”.

La ciliegina sulla torta

La ciliegina sulla torta, che con le sue energie, l’esperienza e la passione ormai da tantissimi anni coordina e porta avanti il bellissimo concetto di Colonia per conto del Settore Cultura dell’Università Popolare di Trieste è rappresentata da Susanna Isernia e dai suoi collaboratori, nello specifico per il primo gruppo dalla collega Giuliana Sanzin, la quale ha riferito che “i gruppi sono stati accolti e guidati molto bene, con gentilezza e competenza. Ciò che li ha maggiormente colpiti sono i paesaggi mozzafiato e, fra le esperienze vissute, la scoperta dei segreti dei minatori e del fantastico mondo della miniera di Raibl a Cave del Predil, quella del dog trekking, che ci ha coinvolti e divertiti insieme agli amici a quattro zampe, l’arrampicata in sicurezza della parete rocciosa della Val Bartolo e le escursioni naturalistiche finalizzate all’osservazione dell’ambiente. Sicuramente, come al solito, il momento più commuovente è stato quello dei saluti, quando si è unita ai gruppi anche la vicesindaco di Tarvisio, Serena De Simone, che li ha voluti incontrare. Durante il soggiorno hanno avuto modo di conoscersi, di relazionarsi e sono sbocciate tante nuove amicizie e i primi amori. Oltre al lato educativo, durante lo stesso si imparano i valori della collaborazione, dell’accoglienza, della condivisione, tutti elementi che contribuiscono a fare emergere il senso più profondo dell’iniziativa”.

Il gruppo di Fiume. Foto gentilmente concessa da Susanna Isernia

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