«Atilio Gamboc»: decennio al fianco degli anziani

Celebrato l’anniversario della Casa di riposo di Umago. Nell’occasione è stata ringraziata la famiglia di «colui che da un’idea rese possibile» la struttura

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«Atilio Gamboc»: decennio al fianco degli anziani
La struttura che ospita la Casa per anziani. Foto: NICOLE MISON

Mercoledì sera la Casa per anziani “Atilio Gamboc”, ha festeggiato i suoi primi 10 anni di attività volti alla cura delle persone della terza età. Un traguardo importante per una delle istituzioni di fondamentale importanza del settore sanitario e sociale del territorio. Alla cerimonia erano presenti i due vicesindaci della Città di Umago, Floriana Bassanese Radin e Mauro Jurman, i rappresentanti del CdA della struttura, della Regione istriana, dell’Associazione dei pensionati di Umago e del Sindacato dei pensionati di Umago. Presenti pure i direttori delle scuole del territorio, compresa la SEI “Galileo Galilei”, diversi medici del centro sanitario umaghese, oltre ai fruitori della Casa e ai loro familiari.

“Oggi celebriamo i 10 anni di attività e devo dire che sono volati. In questo periodo abbiamo avviato tutti i servizi per cui la Casa per anziani è stata ideata. Nel corso del tempo abbiamo accolto più di 750 ospiti fissi, mentre 50 persone hanno usufruito del nostro programma di soggiorno giornaliero. Dal 2017 abbiamo anche avviato il servizio di aiuto in casa e attraverso quest’offerta ci siamo presi cura di più di 200 famiglie”, ha affermato la direttrice Diana Lekić.
Le case per anziani nell’Istria nord-occidentale sono poche e la richiesta è molto alta: l’“Atilio Gamboc” è la prima struttura privata a essere sorta in questo territorio, registrando in breve tempo il tutto esaurito. “Il più grande successo è quello di aver raggiunto in poco tempo un’ottima reputazione, siamo una delle strutture meglio attrezzate e organizzate e siamo un punto di riferimento per l’organizzazione e per i servizi sanitari. Dal 2015 non abbiamo più posti liberi; penso che siamo un bell’esempio di un modo di lavorare di successo”, ha dichiarato la direttrice, aggiungendo che c’è sempre spazio di manovra per migliorare. “Mi riferisco in primo luogo alla qualificazione e all’aggiornamento del nostro personale, innanzitutto attraverso vari corsi. Al momento abbiamo un deficit di infermieri, come molte altre strutture sanitarie. Siamo riusciti però ad annullare la mancanza delle inservienti e ne sono molto soddisfatta”, ha concluso.
Alla serata hanno preso parte le scuole elementari di Umago, sia quella croata, sia quella italiana, confermando ancora una volta che la collaborazione intergenerazionale tra le istituzioni istruttive e la casa di riposo è un punto saldo della cittadina. Le due scuole, infatti, fanno visita regolarmente al centro, sono presenti a ogni festa, regalando sorrisi e vivacità. Gli alunni si sono esibiti tra canzoni e recite, guidati dai maestri Aurika Matković, Maura Miloš, Sanja Ošaben e Teo Biloslavo, mentre ad accompagnarli alla pianola è stato il professore della scuola di musica Davor Kovačević.

Gli omaggi
Non poteva mancare un pensiero dedicato ad Atilio Gamboc, colui che da un’idea rese possibile la realizzazione della casa per anziani, purtroppo però non ebbe la fortuna di assistere alla sua inaugurazione. In segno di profonda gratitudine è stato offerto un omaggio alla moglie, Norma Gamboc, visibilmente commossa ed emozionata. Altri riconoscimenti sono stati elargiti al pronto soccorso e ai medici del centro sociale per la loro puntualità e professionalità, come pure ai vigili del fuoco di Umago e all’Upa “Ante Babić”, che, diretta da Tatjana Vujić, ha organizzato aggiornamenti professionali e corsi mirati a migliorare le prestazioni del personale sanitario e offerto attività nell’ambito dell’università della terza età. A Sanja Zakinja, direttrice della SE “Maria e Lina”, Arden Sirotić, direttore della SEI “Galileo Galilei” e a Dolores Mihelić Malbašić, preside della SMS “Vladimir Gortan”, è stato conferito un omaggio per la lunga collaborazione e per la loro assidua presenza in occasione delle festività. “È fondamentale far vedere ai ragazzi la vita dei nostri anziani, tentiamo di portare un po’ di felicità e allegria ai nonni. Penso che tale collaborazione sia importante per sensibilizzare le future generazioni a prendersi cura degli anziani. Durante l’anno si svolgono attività sia nella casa di riposo, sia a scuola, con grande entusiasmo”, ha detto il direttore della SEI.
A chiudere la serata è stato il coro “Korona”, diretto dal Maestro Branislav Ostojić, che ha allietato tutti con la sua bravura e il ricco repertorio, per poi concludere includendo tutti i presenti nell’esecuzione di brani popolari.

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