Isola. Politica fiscale verde: legno e fonti rinnovabili

I ricercatori dell’Istituto InnoRenew CoE di Isola all’opera sul bando indetto dal Ministero dell’Economia e dall’Agenzia per l’innovazione

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Isola. Politica fiscale verde: legno e fonti rinnovabili
La sede dell’Istituto InnoRenew CoE. Foto: KRIS DASSENA

L’Istituto di ricerca InnoRenew CoE di Isola conferma ancora una volta il suo impegno nel favorire la transizione ecologica verso un’auspicata neutralità climatica. Grazie a un bando indetto dall’Agenzia slovena per la ricerca e l’innovazione e dal Ministero dell’Economia, l’ente sta preparando alcune proposte per l’applicazione della politica fiscale verde, al fine di incoraggiare un maggiore uso del legno e di altri materiali naturali da fonti rinnovabili. La crescente crisi climatica, i cui effetti diventano ogni giorno più evidenti, richiede un’azione rapida basata su dati concreti e coordinata. Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha compiuto sforzi significativi nel campo della cosiddetta “transizione verde”, adottando diversi pacchetti legislativi e sostenendo tali iniziative a livello globale. Gli Stati comunitari hanno assunto onerosi impegni per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e tra questi spicca la Slovenia anche per l’innovazione. Infatti, uno dei modi più semplici e allo stesso tempo più efficaci per progredire in questa transizione sembra essere quello di utilizzare materiali naturali rinnovabili come il legno, al posto di prodotti realizzati tramite processi artificiali. Questo perché la lavorazione del legno richiede molta meno energia e produce emissioni di gas serra più basse rispetto all’estrazione e alla lavorazione di altri materiali, come il cemento, l’acciaio, l’alluminio, il vetro, i mattoni e le materie plastiche. “La Slovenia è particolarmente adatta in questo ambito, poiché disponiamo di molte foreste con un’ampia riserva di legno e un elevato tasso di crescita annuale”, ha dichiarato Črtomir Tavzes, ricercatore di InnoRenew CoE. “Gestiamo inoltre i nostri boschi in modo sostenibile, quindi abbiamo a disposizione quantità sufficienti di materie prime per aumentare in modo significativo la produzione di prodotti in legno”, ha aggiunto. Spesso, tuttavia, per i cittadini i prodotti lignei sono percepiti come più costosi rispetto agli altri ed è proprio per questo che entra in campo la “fiscalità verde” che può creare condizioni di mercato favorevoli, incoraggiando al contempo lo sviluppo di aziende di lavorazione del legno. La ricerca dell’Istituto isolano si focalizza sulla possibilità di ridurre la tassazione sui prodotti realizzati in legno – o prevalentemente in legno – e sulla creazione di alcuni pacchetti vantaggiosi per le aziende che scelgono di investire nel settore. Il progetto sta anche esplorando la possibilità di aumentare la percentuale degli investimenti in attrezzature e terreni per l’estrazione e la lavorazione del legname, che possono essere richiesti con la riduzione delle relative imposte. Questa ricerca, apparentemente semplice, deve in realtà prevedere i potenziali ricavi e calcolare il potenziale risparmio di emissioni di gas serra, confrontando l’impronta di carbonio dei diversi prodotti e quali differenze di tassazione potrebbero essere introdotte.

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