Castellier. Nel futuro del Comune turismo e sostenibilità

0
Castellier. Nel futuro del Comune turismo e sostenibilità
I piccoli dell’asilo locale. Foto: DENIS VISINTIN

Nella Casa sociale di Castellier è stata celebrata la Giornata del Comune di Castellier – Santa Domenica e della liberazione, che ricorre il 28 aprile. I festeggiamenti sono stati introdotti dal duo “Little Whisper”, che ha intonato gli inni nazionale e regionale. La parola è passata quindi al presidente del Consiglio comunale, Ivan Legović, che ha presieduto la seduta solenne, salutando gli ospiti intervenuti: i deputati al Sabor uscenti Katarina Nemet, Sanja Radolović, Emil Daus e Marin Lerotić, la vicepresidente regionale in quota CNI Jessica Acquavita, la presidente dell’Assemblea regionale Sandra Čakić Kuhar e i sindaci di varie autonomie locali. Presenti i consiglieri comunali, esponenti delle associazioni locali, dei combattenti antifascisti e dei difensori della guerra patriottica.

“La Giornata del Comune e della liberazione, è un’occasione per riflettere sul nostro operato responsabile verso coloro ai quali ci siamo obbligati, interrogandoci se abbiamo fatto tutto il possibile”, ha detto Legović rivolgendosi ai presenti.

Il sindaco Đulijano Petrović, ha sottolineato l’importanza storica di questa giornata, che ricorda la fine della guerra nell’aprile del 1945, avendo ben presenti le priorità attuali. “Oggi Castellier – Santa Domenica è un Comune d’avanguardia e di successo grazie ai progetti e agli investimenti attuati, seppure le necessità d’intervento siano sempre attuali e quindi bisogna bilanciare tra gli interessi economici e sociali, gli interventi nelle infrastrutture comunali e stradali, la tutela ambientale, le soluzioni intelligenti, l’educazione. Ogni settore ha la stessa importanza e le decisioni da prendere devono superare la politica, i partiti, gli interessi di singoli e di gruppo”, ha detto il sindaco.

Il Comune cresce puntando sulla sostenibilità, sul turismo rurale e su quanto favorisce la crescita di ogni singolo residente. Perciò Petrović ha ringraziato tutti coloro che stanno operando in questo senso, facendo di Castellier – Santa Domenica un’area simbolo di solidarietà, apertura e tolleranza, con la visione indirizzata verso un futuro migliore, fatto di comprensione, solidarietà, comunione d’intenti, convivenza, tolleranza e libertà. “Andiamo per la nostra strada e pianifichiamo da soli quello che possiamo fare con le nostre forze. Grazie di cuore e buona festa del Comune a tutti”, ha concluso Petrović. Al suo discorso ha fatto seguito un breve filmato della locale “Rose art” su quanto realizzato nell’ultimo anno.

Jessica Acquavita ha portato poi i saluti della Regione istriana, rilevando che a Castellier si respira l’aria dell’Istria autoctona, l’operosità della gente; si nota il progresso infrastrutturale, l’avanzamento nell’educazione, nella cultura e nello sport.

Il programma artistico-culturale
Sul palcoscenico sono saliti poi i piccoli della sezione locale dell’asilo d’infanzia “Radost” di Parenzo, che preparati dalle educatrici Gordana Bočkor, Samanta Kocijančić, Diana Radisavljević e Dolores Ritossa, hanno intonato la canzone “Dobar dan”. Le alunne Hana Dujmović e Lana Ružić della sezione locale dell’elementare “Jože Šuran” di Visignano, preparate dall’insegnante Jadranka Lukić hanno recitato delle poesie. Erik Petrović, alunno della settima classe della stessa scuola e della sesta classe della Scuola artistica di Parenzo, ha suonato alla fisarmonica il “Divertissemment”, paragrafo 2 di Jevgenij Derbenko.

Spazio quindi al gruppo etnovocale “Nigrignanum” della Comunità degli Italiani di Santa Domenica, che nel nome ricorda l’antico castelliere. Attivo dal 2010, il “Nigrignanum” ha cantato “Sve dok živu Istrijani” di Vesna Nežić Ružić e la popolare “Quel mazzolin di fiori”, con l’accompagnamento della Maestra Diana Bernobić Sirotić. David Pršurić, alunno della sesta classe della Scuola artistica parentina si è esibito nella “Rock toccata” di Derbenko, mentre David Pršurić, Erik Petrović, Lucija Janko e Arian Matić hanno suonato “Harmonikaši sviraju jazz”, sempre di Derbenko.

Al termine è seguito un incontro conviviale, curato dall’Istituto turistico-alberghiero “Anton Štifanić” di Parenzo.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display