Un viaggio alla ricerca dell’io interiore

Alla CI di Fiume è stato presentato il libro «Sull’orlo dell’anima» di Antonio Galati

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Un viaggio alla ricerca dell’io interiore
Antonio Galati. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

È stato presentato ieri alla Comunità degli Italiani di Fiume il libro “Sull’orlo dell’anima” di Antonio Galati, un giovane autore di Lecce. A introdurre lo scrittore è stata la presidente della CI di Fiume, Melita Sciucca, la quale ha rivelato di aver comunicato con l’autore per mail e di aver avuto modo di leggere il libro.
“Galati è un giovane professore di italiano come L2, storia e geografia – ha spiegato Sciucca –. Visto che lavora a scuola si occupa di temi che ci riguardano tutti e che sono estremamente attuali. Si tratta di problemi importanti, come il disagio dei ragazzi, il loro legame col mondo virtuale e i social media, il divario tra Nord e Sud, il suicidio e tanto altro. Non definirei questo un romanzo, ma piuttosto un viaggio, un brainstorming”.
Antonio Galati si è rivolto al pubblico spiegando di essersi innamorato di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia studiando la loro storia. Da qui il desiderio di visitarle e di presentarvi il suo libro.
“Elena è una ragazza del Sud Italia che si trasferisce al Nord per insegnare – ha raccontato l’autore –. Catapultata in una terra che non considera sua amica, vive male la sua esperienza da insegnante fuori sede. Da sempre sensibile all’indifferenza e alla superficialità degli altri, stringe amicizia con Luca che, seppur sensibile a sua volta, ha un approccio totalmente diverso dal suo nei confronti della vita. Se Elena vede solo i lati negativi e in un certo senso li attira a sé, Luca è sempre positivo e pronto a migliorare il suo presente, se qualcosa nella sua giornata va storto. Elena è fragile, sola e si chiude in sé stessa sempre di più perché non è in grado di chiedere aiuto. È una storia dal finale tragico, attraverso cui ho voluto fare aprire gli occhi al lettore e metterlo in cerca del suo vero io interiore e fargli capire che la vita è meravigliosa e bisogna combattere la depressione e non lasciarsi andare. Ho scritto questo libro durante il Covid-19 e vi ho inserito tanti miei pensieri. È un libro che vuole far distogliere gli occhi dallo smartphone e che invita a rivolgerli al prossimo, perché in un’epoca in cui si è iperconnessi non si è connessi affatto gli uni agli altri. Un mondo così veloce rischia di lasciare indietro alcuni di noi che non riescono a stare al passo”. Galati ha consigliato ai presenti di viaggiare per migliorare la salute mentale e incontrare nuove culture.

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