Giardini urbani sotto la chiesa San Giorgio

Presentate le bozze degli studenti della Facoltà di Biotecnologia

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Giardini urbani sotto la chiesa San Giorgio
I saluti introduttivi in Casa Tartini. Foto: CI Pirano

Casa Tartini ha ospitato la presentazione delle bozze incentrate sul tema “Progettazione dei giardini urbani sotto la chiesa di San Giorgio”. Dopo un breve saluto iniziale, formulato a nome dei promotori dalla vicesindaca della municipalità, Manuela Rojec e dalla presidente della Comunità locale Pirano-centro, Sandra Martinčić Loboda, prima di cedere la parola alla docente Ana Kučan e agli studenti del secondo anno di studi al Dipartimento di architettura del paesaggio della Facoltà di Biotecnologia di Lubiana, è stato precisato che con tale iniziativa commissionata alla Facoltà si è voluto ottenere una visione incontaminata dove fantasia, intuizione e ingegno creativo hanno ancora campo libero non sottostando a regole e canoni architettonici rigidi e prestabiliti. Ai gruppi di lavoro studenteschi sono stati forniti i meri dati essenziali emersi dal progetto avviato lo scorso giugno dal Centro di ricerche scientifiche di Capodistria sulle fonti d’acqua potabile a Pirano. Basati su mappe, piantine, foto, fonti storiche e lavori di ricerca, questi sono stati esposti nell’anticipazione dal ricercatore scientifico dell’Istituto mediterraneo per gli studi ambientali, Cécil Meulenberg, che ha tenuto a sottolineare quanto il “laboratorio vivente delle città costiere” che ingloba anche Pirano tra le 10 località europee prescelte, si vada via via concretizzando. La ricerca nata con l’intento di restaurare e tutelare le fonti d’acqua potabile come parte del patrimonio culturale locale, oltre a delineare una mappatura di vecchi pozzi preesistenti dalla Serenissima ai giorni nostri, ha rilevato il rischio di cedimento dei terrazzamenti sottostanti la chiesa di San Giorgio dovuti al cambiamento climatico. Come ribadito nel corso dell’incontro dai rappresentanti locali, non si tratta soltanto di dare nuovo lustro alle aree verdi comuni, ma “è arrivato il momento del coraggio di cambiare per consegnare Pirano alle generazioni future”. A supportare la mentore Ana Kučan e gli studenti, alle bozze progettuali hanno collaborato gli assistenti della Facoltà stessa, Marko Dobrilovič e Nejc Florjan. Tanti gli spunti offerti dalle presentazioni: dai pergolati più disparati, per supplire all’annoso problema delle zone d’ombra, agli alberi per la stabilità del terreno, dagli arbusti autoctoni lungo le passeggiate ai sistemi di drenaggio e raccolta dell’acqua piovana convogliata in pozzi preesistenti o vasche interrate. L’idea della costruzione di nuovi accessi ai terrazzamenti ha trovato il favore dell’uditorio soltanto se fatti nel rispetto dei muri a secco vecchio stile, spaziando anche all’ideazione di un parco per cani e uno per concerti e alle aree accessibili a tutti, parziali o riservate esclusivamente ai residenti come gli orti comuni. “Le idee e la mente libera dei giovani”, ha sottolineato la Martinčić Loboda, “rappresentano un valore aggiunto che andrà a integrare la fattibilità degli interventi per cui sono stanziati 65mila euro fruibili entro giugno 2025”. L’ultima parola spetterà ora agli amministratori e alle strutture comunali preposte, nonché all’Ente per la tutela dei beni culturali. Una cosa è certa, da quanto è emerso dal dibattito guai a toccare o coprire le volte ad arco delle mura di sostegno sottostanti la veduta della chiesa di San Giorgio, quelle sono un’attrattiva visibile dal mare che contraddistingue e caratterizza soltanto Pirano.

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