Delicata unione di musica e lirica

Al CMM di Rovigno il recital poetico-musicale «Insembro/Insieme» di Loredana Bogliun ed Ennio Clari

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Delicata unione di musica e lirica
Ennio Clari al pianoforte. Foto: ROBERTA UGRIN

Al Centro multimediale di Rovigno si è svolto il recital poetico-musicale «Insembro/Insieme», progetto che gemella le Comunità degli Italiani di Buie, Digano e Rovigno.
A dare il benvenuto al pubblico accorso al CMM è stata la presidente del Comitato esecutivo del sodalizio rovignese, Gianfranca Blandini Šuran, la quale ha rilevato che ad accomunare i sodalizi tramite lo scambio culturale è semplicemente la territorialità d’appartenenza degli ospiti della serata: Loredana Bogliun, docente universitaria e poetessa, nativa di Dignano che vive da tempo a Buie, mentre Ennio Clari, nativo di Rovigno avvicinato alla musica dalla tenera età, ha concluso i suoi studi di musica al Conservatorio di Firenze.
La serata è stata scandita da un’unione di musica e lirica recitata in istroromanzo (in boumbaro, in questo caso) e in lingua italiana standard.
Ennio Clari, al pianoforte, ha accompagnato con dolci note la poetessa Loredana Bogliun in un viaggio poetico-musicale che si è svolto in un ambiente sognante tra giochi d’ombre e un’atmosfera intima introdotta dalle note della popolare “Furlana” e con “Linee e Ombre” di Luigi Dallapiccola. Poi Loredana ha interpretato “Veita” (Vita), “La noto a Dignan” (Notte a Dignano) e “In tala grota” (Nella grotta).
Le poesie interpretate con un forte sentimento verso le origini d’appartenenza, hanno fatto da cornice alle composizioni per pianoforte di autori istriani suscitando nel pubblico forti emozioni con “In cu∫eina” (In cucina), “Al ocio de bo’” (L’occhio di bue), “Omo” (Uomo), “Ma paro la madona” (Mio padre la madonna), “Ma∫era” (Muricciolo di campagna), “Speciase” (Specchiarsi), “Vecio eistrian” (Vecchio istriano), “La Ma∫erussa”, “Al manduler” (Il mandorlo), “Li∫iera” (Leggera) e “Poe∫ia” (Poesia).
Ennio Clari ha a sua volta regalato al pubblico ancora “Verso la luce”, “Il mare all’orizzonte” e “Ma∫ere” di Luigi Donorà, “Barcarola” di Giulio Smareglia, “Faviela el sapadur” di Carlo Fabretto, “Quadri istriani – frammento” di Josip Kaplan, “Nozze istriane” – introduzione al III atto di Antonio Smareglia e “Kontrasti” – frammento di Massimo Brajković (in sala).
La performance, pensata nei minimi dettagli, è stata sottolineata dalle luci/non luci ideate da Lari Šain (luci e suono). La serata si è svolta con il patrocinio dell’Unione Italiana.

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