Crevatini, l’ingegno trasferito nel virtuale

Sul sito web della locale CI in mostra uno spaccato di storia e le creazioni del gruppo artistico «Coccole birbanti»

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Crevatini, l’ingegno trasferito nel virtuale

Sul sito internet della Comunità degli Italiani di Crevatini è possibile visitare tre mostre virtuali. In un periodo che limita le uscite allo stretto necessario, iniziative simili offrono la possibilità di svagarsi e conoscere qualcosa di nuovo. Gli interessati possono avventurarsi tra gli scatti fotografici di “Crevatini un tempo, volti di storie e di vita”, “La scuola sui monti di Muggia” e una carrellata degli ultimi lavori del gruppo artistico “Coccole birbanti”. Accedervi è semplicissimo, basta collegarsi al sito internet del sodalizio www.comunita-crevatini.org, cliccare sulla mostra che si desidera visitare e dopo qualche istante ci si ritrova a curiosare in quelle che sembrano vere e proprie stanze di uno spazio espositivo che racchiude uno spaccato di storia locale di ieri e di oggi. Nel bene o nel male questa quarantena ha spinto il sodalizio ad avviare mostre, incontri e iniziative legate al virtuale. “Le nostre “Coccole birbanti”, ad esempio, hanno fatto tanto ma ci siamo ritrovati nella situazione di non poter fare vedere a nessuno i nostri lavori”, ha spiegato Nicoletta Casagrande che ha curato il museo virtuale. Il gruppo nato nel 2006, rappresenta un modo alternativo per liberarsi dallo stress, per lavorare utilizzando le mani, dando riposo alla mente, tutti elementi che in questa situazione giovano al benessere. Solitamente i lavori sono presentati in occasione dei festeggiamenti di Santa Brigida di Svezia che si svolgono nel penultimo fine settimana di luglio. Passeggiando all’interno delle stanze virtuali si possono ammirare oggetti decorati con la tecnica di pittura su stoffa, tegole abbellite con disegni o la tecnica del decoupage e molto altro. La mostra fotografica “La scuola sui monti di Muggia” ripercorre, invece, attraverso documenti e fotografie dell’epoca che appartengono a collezioni private, il contesto sociale e culturale fino al 1954. “Crevatini un tempo”, infine, nasce dalla necessità di salvare e valorizzare del prezioso materiale fotografico donato dalle famiglie autoctone e riguardante la popolazione di Crevatini, ritratta nel periodo che va dalla fine dell’Ottocento allo scoppio della Seconda guerra mondiale e qualche decennio successivo. In tutto più di duecento fotografie ricavate da originali che fortunatamente alcune persone anziane, ritratte in età giovanile, possono ancora raccontare.

Uno scatto da “Crevatini un tempo”
Mostra online “La scuola sui monti di Muggia”

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