Lo chef del Draga di Lovrana, Deni Srdoč, non è riuscito a qualificarsi per la finalissima del S.Pellegrino Young Chef 2019. È Alessandro Bergamo il vincitore della regione “Italia e Sud Est Europa”. Il sous-chef del notissimo “Ristorante Cracco” ha conquistato la giuria composta da sette nomi importanti della gastronomia: Pino Cuttaia, Matias Perdomo, Antonia Klugmann, Marianna Vitale, Janez Bratovž, Ana Grgić, Oana Coantă. L’annuncio è arrivato al termine di una speciale celebration dinner, ritmata dai piatti preparati dai giudici italiani, alle Cavallerizze del Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano.
Bergamo sfiderà gli altri 11 finalisti provenienti dalle altre regioni del mondo, nel corso del Grand Finale in programma nel 2020. Quest’anno le candidature al contest sono state oltre 2.400 da tutto il mondo, per un totale di 135 giovani chef che hanno avuto accesso alle 12 finali regionali, in rappresentanza di 50 Paesi. Un dato da non sottovalutare riguarda la percentuale di donne chef candidate, aumentata quest’anno di oltre il 10% rispetto alla scorsa edizione: segnale che l’impegno di S.Pellegrino a favore della parità di genere e dell’inclusività sta ottenendo buoni risultati.
Il piatto di Srdoč
​Deni Srdoč ha presentato uno dei suoi piatti originali a base di carne d’agnello di Veglia: prima lo ha cotto con tecnica sous-vide (sotto vuoto  a bassa temperatura), per arrostirlo poi a fiamma vivace con contorno di patè di fegato d’agnello e una serie di elementi vegetali come il finocchio di mare e la verza fermentata. Srdoč ha spiegato ai giudici la territorialità del piatto e i molti elementi che ricordavano la cucina di sua nonna, quindi la tradizione. Pur avendo ottimi riscontri dai giudici non è risultato bastevole per superare l’ostacolo. Tuttavia lo chef del Draga di Lovrana non è risultato amareggiato, può sempre consolarsi con una stella Michelin…