Ieri mattina, la Sala grande della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” ha ospitato l’incontro tra gli alunni delle classi ottave della SEI “Bernardo Benussi” e l’atleta rovignese Valentina Cafolla, che ha realizzato recentemente un doppio record mondiale: prima nuotando per 140 metri in apnea sotto la superficie ghiacciata del Lago di Anterselva, nelle Alpi italiane e poi battendo il record mondiale di apnea sotto ghiaccio con l’uso della doppia pinna percorrendo oltre 80 metri. Si tratta di un’ulteriore straordinario successo della giovane rovignese, che già all’età di 15 anni aveva dimostrato un talento eccezionale, scendendo in apnea alla profondità di oltre trenta metri.

A fare gli onori di casa e accogliere la comitiva di alunni accompagnati dagli insegnanti Samuel Benussi, Stefano Vidotto Preden e Helena Mrkonja, è stata la presidente del Comitato esecutivo del sodalizio rovignese Gianfranca Blandini Šuran, la quale si è congratulata con la campionessa, pure lei a suo tempo alunna della “Bernardo Benussi”.
Valentina Cafolla, durante l’incontro didattico-educativo ha raccontato ai ragazzi alcune curiosità in merito alla storia dell’apnea, alle tecniche di respirazione e all’attrezzatura utilizzata per le immersioni in mare oppure in piscina, condividendo inoltre la sua esperienza che l’ha portata al successo, contrassegnata da costanti e impegnativi allenamenti svolti in piscina o nei fiumi, per migliorare le capacità fisiche che l’apnea richiede. Non sono mancate le riflessioni dell’atleta rovignese in merito ai temi ambientali e l’inquinamento: “Rispetto al 2017 la superficie del ghiaccio sopra la mia testa è drasticamente diminuita: da 70 a 50 centimetri. È evidente che l’inquinamento ambientale sta impattando in modo pesante anche sui laghi di montagna. Vorrei che ognuno di noi si rendesse conto delle conseguenze dei nostri comportamenti”, ha detto Valentina Cafolla.
É stato inoltre proiettato un video con i highlights della giornata in cui la promettente atleta rovignese si è aggiudicata il titolo di campionessa mondiale d’apnea lineare sotto il ghiaccio, affiancata e sostenuta dal suo “safety team”, di cui fa parte pure il padre Roberto Cafolla, che le ha trasmesso fin dall’infanzia l’amore per il mare e il richiamo delle sue profondità.
La storia verso il successo e l’ottenimento di ottimi risultati a livello mondiale raccontata da Valentina ha suscitato tra i ragazzi una notevole dose di ammirazione, stimolando una catena di domande riguardanti questo sport “estremo” praticato sotto i lastroni di ghiaccio, che richiede una notevole dose di self-control, coraggio, dedizione e tenacia, mirando a un’ulteriore sfida, da affrontare ai prossimi campionati di apnea che si terranno a luglio a Belgrado.
Nella seconda parte della mattinata didattico-educativa dedicata agli sport acquatici promossa dalla Comunità, è stato proiettato il film documentario “Broken breath” del rovignese Mike Marić, medico, ricercatore e primatista mondiale di apnea. Nel documentario Mike Marić racconta il suo percorso, a tratti emotivo, che lo ha portato a insegnare alle persone a respirare, inseguendo un contatto con la natura incarnata dal suo animale guida, il delfino, simbolo del ciclo vitale di morte e rinascita, lasciando i ragazzi a fine proiezione senza fiato, ma consapevoli di essere i campioni della propria vita.