Sono alle porte la 30ª edizione di Vinistra e la 15ª del Mondo della Malvasia. Le rassegne, di cui la prima dedicata al vino e alle bevande d’elevato grado alcolico, la seconda alla Malvasia, sono state presentate ieri dagli organizzatori all’albergo Laguna Parentium. Vinistra si svolgerà dal 10 al12 maggio prossimo nella palestra di Žatika; la valutazione dei vini e dei superalcolici è in corso fino al 12 aprile all’albergo Parentium Plava Laguna, mentre il Mondo della Malvasia termina oggi nella stessa sede.
A salutare gli ospiti è stato il presidente dell’ Associazione dei vitivinicoltori Vinistra Luka Rossi, il quale ha fatto notare la continua elevata qualità di tutte le bevande pervenute alle due rassegne: 740 campioni in tutto (40 in più rispetto all’anno scorso), di cui 340 Malvasie provenienti da 11 Paesi (tra i quali anche la Macedonia del Nord e l’Australia) e 75 bevande spiritose provenienti da 7 Paesi. A valutare i campioni pervenuti sono intervenuti 50 esperti, di cui 20 stagisti. La valutazione in corso è stata presentata dalla presidente della giuria, l’enologa Caroline Gilby, per l’occasione premiata per il suo decennale contributo all’evoluzione dei vini istriani.
Loris Peršurić ha recato i saluti della Città di Parenzo, per la quale Vinistra e le altre rassegne rappresentano un marchio che attira in città numerosi ospiti. Per il turismo, come rilevato dal direttore dell’Ente turistico cittadino Nenad Velenik, Vinistra è una rondine di primavera che annuncia l’avvio della stagione dell’ospitalità, le cui presenze primaverili sono di tutto rispetto e s’attende complessivamente un risultato simile a quello dell’anno scorso. Il colosso turistico Plava Laguna e Vinistra collaborano con successo da anni, il che significa trattarsi di due partner di qualità, stando alle parole del sommelier dell’azienda turistica, Emil Perdec.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.