Tutti attori al Monte Librić

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Tutti attori al Monte Librić

Il Monte librić non è soltanto la Fiera del libro. Il volume e il suo pregio sono soltanto lo spunto, la creatività e l’immaginazione costruiscono il resto. É la filosofia adottata dai laboratori in serie che anche la 12.esima edizione della Rassegna della letteratura per l’infanzia sta proponendo con incredibile generosità. Nella seconda giornata fieristica, la Comunità degli Italiani è diventata un labirinto senza possibilità di smarrimento, soprattutto perché ogni percorso conduce a un happening frequentatissimo, visitato da scuole, asili secondo programmi organizzati, ma anche da tanti ragazzini, capitati nel regno dei libri colorati accompagnati da nonni e genitori per prender parte alle diverse proposte del Monte, aggregandosi ai gruppi in piena libertà. Svolti in contemporanea agli incontri con i primi autori, questi laboratori hanno tutti dei denominatori comuni: il divertimento che stimola l’espressione verbale, la manualità e il senso artistico, la voglia di fare e di comunicare, d’imparare e di volare con la fantasia stando in compagnia.

Imparare e divertirsi

Tutto fila alla perfezione quando sono i leader delle aule-laboratorio a creare la giusta atmosfera e a dare l’esempio di come dovrebbe funzionare il lavoro in classe, con leggerezza e autonomia, senza imposizione e troppe valutazioni di controllo del sapere, attrezzati dei più classici accessori didattici e di oggetti ludici fino ai perfetti requisiti interattivi e multimediali. La dimostrazione che la metodica dell’insegnamento può sfoggiare il suo lato più divertente è arrivata per esempio dall’officina di Vibor Juhas, artista poliedrico, autore dell’identità visiva del Monte librić, che ha invitato i ragazzini delle terze e quarte classi delle scuole elementari a produrre cartoline di città inventate o in alternativa crearne delle speciali su Pola, proponendo delle incredibili dimensioni urbane arricchite e perfezionate da soluzioni e stratagemmi in grado di migliorare il vivere quotidiano.

La fantasia al potere

Chi ha detto che i grattacieli non possano venire collocati sott’acqua e che i dinosauri non possano venire utilizzati come trasporto pubblico? Se il maestro sa dire fa pure e vai con i colori, i prodotti sono incredibilmente simpatici e fantascientifici: un’arena aggiuntiva per Pola, un luna-acquapark per tutte le età, un mega macchinario intergalattico in grado di aspirare tutte le immondizie dalle strade (e allora ecco che il Centro di smaltimento di Castion può anche andare in pensione), una stazione con delle piramidi volanti, automobili in versione UFO, tante belle abitazioni per i più disagiati, un palazzo per animali non più abbandonati e dulcis in fundo un robot in grado di aiutare la gente e i bambini a scrivere i compiti per casa in loro vece.

Storie cittadine

Mentre tanto di progetti per la Città di Pola del futuro nascono al secondo piano comunitario, sul palcoscenico dell’estivo, Željka Horvat Vukelja, nota scrittrice per ragazzi e autrice di tanti manuali scolastici racconta storie di città. Nessuno scappa dal totale coinvolgimento: ed ecco tanti piccoli cittadini che mescolano cemento per costruire case, soffiano dentro agli strumenti della banda d’ottoni cittadina, ascoltano il vento fischiare tra le chiome degli alberi dei parchi, imparando a vivere e a sentire gli umori e i rumori del vivere urbano quotidiano. Musica, canzoni e mini rappresentazioni teatrali fanno sentire tutti attori protagonisti. Singolare e diversa dal resto l’officina ludico-linguistica allestita da Adriana Beletić, con tanta assistenza prestata dagli studenti della Facoltà di scienze della formazione della “Juraj Dobrila” di Pola, che seguono il corso intensivo di lingua inglese. Un vero tuffo nella terminologia più british per viaggiare in maniera virtuale e multimediale dentro la Cityland e l’”interactive building”, fino a costruire un ambiente urbano in proprio. E manco ci si accorge, l’idioma britannico entra nell’orecchio con molta familiarità. Tanto di proponimento aggiuntivo fa crescere la rassegna del libro, che già si fregia della sua dimensione bilingue grazie al programma italiano “Più che una storia”, nell’ambito del quale stamane (mercoledì), avranno luogo i primi appuntamenti con nomi eccellenti della letteratura italiana per l’infanzia. Monte librić multiculturale e plurilingue in ogni senso.

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