Pola. Un Parco per viaggiare attraverso la storia

Lo studio progettistico Alter Lego del connazionale Maurizio Franolli ha curato l’aspetto architettonico del progetto. L’inaugurazione è prevista per l’anno prossimo

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Pola. Un Parco per viaggiare attraverso la storia

Non solo mare, ma anche cultura e natura. Il Comune di Medolino ha compreso un target aggiuntivo a cui ambire per l’ulteriore affermazione dell’industria dell’ospitalità. Già dabbene esperto del mestiere, si apre anche a nuovi contenuti da villeggiatura oltre che a quello balneare offerto dalla sua riviera roccioso-sabbiosa. Senza fare dei distinguo in merito alla tipologia di turista da attirare, riconfermando la vocazione dell’intero territorio comunale al turismo, sta per riproporre qualcosa di analogo, anche se sostanzialmente differente del Parco archeologico di Visola.

L’area dove sorgerà il Parco della storia

Storia, tradizioni e peculiarità
Stavolta si parla della creazione di un Parco della storia a Bagnole, un piccolo museo nuovamente inserito entro una dimensione paesaggistica, all’aperto, atto a ripercorrere la storia, le tradizioni e le peculiarità più curiose legate al passato locale. Coloro che ad un certo punto si sentiranno stanchi di stare a mollo e sotto l’ombrellone, ma anche la gente del luogo, avranno modo di scoprire qualcosa di prezioso loro riguardante, che varrà la pena di visitare attraversando un percorso (in)formativo, che sorgerà in un’area finora anonima e priva d’identità propria. Sia l’assetto ambientale conferito al Parco di Visola alias Isola del Vescovo, sia l’aspetto architettonico del futuro allestimento si devono a una medesima valida firma, quella dello studio progettistico Alter Lego s.r.l., di Pola portato avanti dal connazionale Maurizio Franolli, specificatamente dallo stesso architetto, Marta Bognar.

Il progetto che contribuirà a creare qualcosa di nuovo con cui impreziosire l’area del borgo medolinese, è il prodotto di una gestazione oculata altrettanto quanto frutto di un’ispirazione momentanea. A svelare i dettagli di come è nata l’idea per il Parco della storia, come verrà finanziato e che aspetto avrà è lo stesso Maurizio Franolli, manager e progettista dall’energia inesauribile.

Una simulazione delle future visite al Parco

Un museo all’aperto
“Il progetto per il Parco della storia del Comune di Medolino – sottolinea il rappresentante dello Studio Alter Lego – è nato nell’ambito della pianificazione ‘Historic’ – Heritage for Innovative and Sustainable Tourist Regions in Italy and Croatia, finanziato dal Programma Interreg Italia – Croazia, finalizzato alla valorizzazione turistica. Il capofila, lead partner è la s.r.l. Infrastrutture Venete, mentre il Comune di Rovigo, l’Università di Padova-Dipartimento dei Beni Culturali, l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario – ESU Venezia, il Comune di Medolino e il Comune di Morter (Murter) – Incoronate, s’inseriscono da partner. Il valore complessivo dell’investimento è di 18.247.468 kune e al Comune di Medolino spettano 3.804.909 kune, di cui 3.200.000 a fondo perduto. In questi giorni sono pervenute le offerte per il bando pubblico relativo alla realizzazione del Parco. Da quanto mi risulta si sono fatte avanti le ditte Vladimir Gortan di Pisino e la SPE-ING di Čakovec”.

Senza togliere merito all’intraprendenza messa in campo dal Comune di Medolino, si pone in risalto il fatto che il progetto tracciato da Marta Bognar è nato ringraziando l’iniziativa, l’impegno e l’entusiasmo della docente di archeologia Kristina Džin, che come nel caso dell’ultimo progetto al quale si è collaborato con successo, quello per la realizzazione del Parco archeologico di Visola, ha sostenuto nuovamente un ruolo fondamentale, sin dall’inizio. “Abbiamo immaginato una sorta di museo all’aperto – mentre in futuro è prevista pure un’istituzione museale vera e propria – nel quale verrà raccontata in breve la storia di Medolino e degli insediamenti circostanti di Promontore, Pomer, Vincural, Vintian e Valbonasa. Verrà ubicato a Bagnole, di fronte al ristorante “Izletište”, occupando una superficie di 970 metri quadrati”.

Proposte per l’allestimento dei pannelli

Ampliare e valorizzare l’offerta
Ecco come è maturata l’idea e con quali finalità. “Gli obiettivi di questo progetto – rivela Maurizio Franolli – sono quelli di ampliare e valorizzare l’offerta turistica e culturale, sensibilizzare la popolazione locale, soprattutto le generazioni più giovani, sulla necessità di preservare il patrimonio storico, culturale e naturale della comunità locale di appartenenza. Il progetto architettonico-urbanistico è nato all’inizio del 2017, da uno schizzo fatto sorseggiando un caffè proprio in un locale di Bagnole, durante un incontro riguardante il progetto per il Parco archeologico di Visola. Forse ispirati dall’aria che si respirava, il concetto è nato proprio dalla storia e dalle città romane. Abbiamo pensato alle centuriazioni e a una serie di ‘insulae’, tipo edilizio che costituiva il ‘condominio’ dell’antica Roma, nell’ambito delle quali ‘raccontare’ i diversi periodi storici”.

Tuttavia, tra Visola e Bagnole ci starà una sostanziale differenza. Si apprende che, mentre per il progetto del Parco archeologico è stato istituito un dialogo tra storia e natura, nel quale l’architettura doveva soltanto soddisfare le richieste funzionali del progetto ed essere da commento silenzioso alla storia, all’archeologia e alla natura del luogo, nel progetto per il Parco della storia del Comune di Medolino, l’approccio è decisamente più “urbano”.

Una visione d’insieme

Dal cemento armato alla pietra d’Istria
“Nell’area del Parco archeologico – specifica il progettista – la natura con il passare dei secoli si era rimpossessata dell’architettura e della storia; perciò avevamo adottato l’inserimento di materiali come il corten, alias acciaio arrugginito, che ricorda il colore delle navi abbandonate e in un certo senso arenate sulla penisola, colore della terra, che assieme alle pergole-alberi, mimetizza l’architettura con la natura. Per il Parco della storia, invece, abbiamo voluto sottolineare il carattere più urbano del progetto, usando materiali moderni come il cemento armato a vista per le ‘insulae’ e l’acciaio per gli alberi-pergole, ma senza dimenticare materiali da costruzione locali, tipici come la pietra d’Istria per sottolineare l’appartenenza al luogo”.

Forme architettoniche quadrangolari e rotonde

I contenuti
Sindacando in anteprima in merito ai dettagli che daranno forma al Parco, scopriamo che la struttura è concepita come una passeggiata attraverso la storia di Medolino. “All’interno di ogni ‘insula’ – spiega Franolli – verrà presentata una tematica differente. Delle sei insulae, quattro illustreranno altrettanti periodi storici: la preistoria, l’età antica, l’epoca paleocristiana e il medioevo. In una delle rimanenti due verranno presentati i siti archeologici sottomarini e le posizioni dei naufragi storici, mentre l’altra avrà la configurazione di un orto mediterraneo, una sorta di giardino sensoriale. Le pergole proposte, leggere, in metallo, vogliono imitare gli alberi; le piante rampicanti, con il tempo, formeranno delle zone d’ombra in corrispondenza del modello tattile e delle panchine. Non mancheranno aree verdi con ulivi e viti. All’interno del Parco, per i loro walking tour, i visitatori potranno far uso di tecnologie contemporanee e dispositivi audio-video guida. Tutto verrà interamente adeguato ai disabili e alle persone con mobilità ridotta, nonché ai non vedenti e ipovedenti per i quali saranno proposte lettere in codice Braille e interpretazioni del suono”.

Coltivando la speranza che il 2021 sarà un anno migliore del 2020, all’insegna del ritorno alla normalità, il Parco di Bagnole dovrebbe vedere presto l’avvio dei lavori e la sua inaugurazione nell’aprile del 2022.

Maurizio Franolli e Marta Bognar

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