Papà in sala parto: il divieto rimane

«Non è ancora il momento» ha detto la direttrice dell’Ospedale, dott.ssa Irena Hrstić

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Papà in sala parto: il divieto rimane

Papà in sala parto. Una decina di giorni fa si era detto “no, poi si vedrà”. Il “poi” sarebbe giunto; un po’ perché questi erano più o meno i termini stabiliti dalla direzione ospedaliera per rivedere la decisione, un po’ in risposta a molte richieste di futuri (prossimi?) papà o forse anche mamme. Ebbene, la risposta è “No”.

 

La situazione epidemiologica è migliore, dice la direttrice dell’Ospedale cittadino, dott. Irena Hrstić, tanto che il rischio di contagio da Covid-19 è inferiore di quanto non lo sia stato, ma è pur sempre possibile. “La situazione epidemiologica cambia di giorno in giorno – si legge nel comunicato – e non si può ancora di dire di una situazione stabile nelle aree vicine, che giocoforza si riflette pure da noi. Il controllo dell’epidemia richiede un’azione sinergica di tutta la popolazione; per mantenere lo stato (favorevole) del momento e considerata la campagna di vaccinazione appena partita, riteniamo che non sia ancora giunto il momento giusto per allentare le misure preventive adottate e che vietano la presenza di terzi in sala parto. Siamo pienamente consapevoli del peso di tale decisione e della delusione e scontento dei futuri genitori, ma riteniamo che va evitato il rischio di un acuirsi del contagio e dell’entrata del virus nel sistema sanitario. Le misure adottate per fronteggiare l’epidemia hanno carattere provvisorio e sono passibili di modifica dipendentemente dalla contingenza; quindi, anche questa misura ha carattere provvisorio e rientrerà quando il rischio sarà accettabile”.

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