Media Mediterranea, un festival che unisce

L’evento promuove iniziative artistiche e culturali nel campo dei nuovi media e delle nuove tecnologie

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Media Mediterranea, un festival che unisce
Una delle scorse edizioni del Festival Media Mediterranea. Foto: Giuliano Libanore

Ritorna puntualmente anche quest’anno, per il 26esimo anno consecutivo, il Festival Media Mediterranea, organizzato dall’associazione Metamedij, che promuove e stimola iniziative artistiche e culturali nel campo dell’arte dei nuovi media e delle nuove tecnologie. La manifestazione, quest’anno intitolata “Umreženo more” (Il mare in rete), si terrà dal 27 maggio al primo giugno e come al solito in diverse località del centro città: nel Piccolo teatro romano, nella Galleria “Novo”, nella Galleria dell’’Associazione degli architetti dell’Istria (DAI-SAI), nella chiesa-galleria “Santi cuori” nonché nella sede del club “Kotač” al Centro sociale Rojc. L’evento è stato presentato ieri nella Galleria “Novo” (che sarà aperta ufficialmente mercoledì sera con l’apertura della mostra “Umreženo more”), da parte del direttore del festival Marino Jurcan, dalla curatrice museale Irena Borić nonché da Marijeta Bradić, coordinatrice del laboratorio di Speculative Design.

L’uomo e il mare
“Questo è il festival più longevo del settore – ha rilevato Jurcan –, e ha funzionato in qualche modo anche al tempo della pandemia da Covid-19. Il programma come al solito si presenta molto interessante, ed è cambiato molto rispetto agli inizi, quando era basato di più sulla musica, su dei contenuti multimediali, su diversi programmi per giovani, sulle arti visive… Quest’anno ci siamo dedicati all’approccio umanistico e culturale nei confronti del mare, nonché dell’ambiente che lo circonda”, così il direttore del festival. “Questo tema ci è sembrato idoneo – ha proseguito Borić –, per analizzare il rapporto tra la persona e il mare, nel concreto del marinaio e del nuotatore. Ciascuna di queste ‘figure’ si adatta in modo diverso alle variabilità dei dintorni, e agisce in modo diverso nei confronti dell’ambiente marino. Se da una parte i marinai navigano con la tecnologia che offre loro la sensazione di controllo e sicurezza, d’altra parte i nuotatori sono molto più vulnerabili e dipendono dal proprio corpo e dalle correnti marine. Partendo da queste due categorie, il Media Mediterranea di quest’anno fa emergere i frammenti della rete che le impostano nel rapporto verso l’ambiente marino degradato”.

Il programma del festival
In quanto al programma, questo inizia alle 9 di lunedì prossimo alla Galleria “DAI-SAI” (civico 1 di via Smareglia), con il laboratorio di Speculative Design intitolato “The Sea Sees Us”, seguito dalla scienziata Skye Moret, di Portland negli Stati Uniti, e che durerà sino alla succitata apertura dell’esposizione (ore 20) il 29 maggio nella Galleria “Novo” (civico 7 di via Laginja). Dalle 10.45 alle 23.15 sempre di lunedì, nel Piccolo teatro romano (all’1 di Clivo Ercole) sarà proiettato il filmato “Deep Down Tidal” dell’artista multimediale francese Tabita Rezaire. Alla mostra collettiva “Umreženo more” esporranno i propri lavori Katerina Duda e Marta Baradić, Kyriaki Goni, Uroš Krčadinac, Gaia Radić, Lana Stojičević, Robertina Šebjanič, Branimir Štivić, Marloes de Valk e Alexandre Leray. Giovedì, quale novità, si terrà il viaggio itinerario con la corriera “Vidim šumu, pišem pašnjak (Vedo un bosco, scrivo pascolo)”, guidato da Keterina Duda e Marta Baradić, che partirà dal parcheggio del Centro sociale Rojc (ore 17) e percorrerà la costa dinanzi all’arcipelago delle Isole Brioni, da Dignano sino a Barbariga, tra l’altro facendo tappa a Bettiga, Peroi.., soffermandosi sull’architettura (ville lussuose, insediamenti abusivi) e allo stato della vegetazione nel corso degli ultimi 10 anni. Gli interessati hanno modo di prenotarsi all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Lo stesso viaggio è previsto per sabato mattina (ore 9.30), mentre alle 20 nella Galleria “DAI-SAI” si terranno la presentazione e la mostra pop-up dei lavori creati nel laboratorio “The Sea Sees Us”. Gran finale della manifestazione al club “Kotač” al Rojc (dalle 23 alle 5), con il party “Plava struja (Corrente blu)”, nel quale si esibiranno i DJ Laseech e Petar Dundov. A patrocinare la manifestazione è il ministero della Cultura e e dei Media della Croazia, la Fondazione Kultura nova, la Regione istriana nonché la Città di Pola e la Pro loco cittadina.

Irena Boić, Marino Jurcan e Marijeta Bradić.
Foto: FREDY POROPAT

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