Assemblea regionale. No alla manovra di Bilancio

Non passa (per un solo voto) la proposta di assestamento, che verrà però ripresentata alla prossima seduta

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Assemblea regionale. No alla manovra di Bilancio
Il tema dell’assestamento di Bilancio verrà riproposto alla prossima seduta dell’Assemblea regionale. Foto: RONI BRMALJ

Soltanto 22 mani alzate a favore – ce ne volevano 23 – sulle totali 44. Salta così l’assestamento del Bilancio proposto dal presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina. Non passa, ma il presidente dell’Assemblea regionale, Marko Boras Mandić, propone subito di votare affinché lo stesso possa essere ripresentato in una delle prossime sedute. Proposta accolta, ma non senza polemiche.

Il question time è sato aperto da Josip Katalinić (MOST), il quale ha chiesto se la regione intende finanziare l’Autotrolej, considerando i recenti problemi. “Il problema non sono i fondi, bensì la carenza di conducenti”, ha risposto Komadina.
Nedo Pinezić dell’Unione del Quarnaro, ha affrontato nuovamente il tema degli appartamenti vuoti – i numeri sono impressionanti –, ricollegando la sua domanda a quella fatta da Vedran Vivoda in Consiglio cittadino: “Che cos’ha fatto la Regione per mettere a disposizione un immobile di valore come il grattacielo delle Ferrovie croate?”. Leo Pavela, invece, ha chiesto in quale maniera la Regione potrebbe rimediare alla vergogna rimediata nel parco Minimundus di Klagenfurt, dove nell’elenco di progetti immobiliari falliti in tutta Europa figurano tre “disastri” croati, tutti e tre nella Regione litoraneo-montana.
I preoccupanti problemi di salute mentale dei giovani, in particolare nelle scuole medie, con un aumento delle dipendenze e stati d’ansia, sono stati affrontati da Iva Rinčić. Concorde con questo giudizio Dragica Marač, assessore alle politiche sociali e la gioventù, la quale ha sottolineando l’importanza sia delle segnalazioni, sia di interventi correttivi futuri, anche tramite fornitori privati. Davor Štimac ha sollevato il problema dello stato di degrado dell’Ospedale psichiatrico di Lopača, secondo lui a causa della mancata collaborazione tra Città e Regione. Dragica Marač ha annunciato colloqui futuri allo scopo di risolvere questi problemi, piuttosto seri.

Salute e istruzione
La consigliera regionale di Možemo! Morena Lekan, ha evidenziato il menu poco salutare dei pasti offerti in diverse scuole della Regione. Secondo lei sarebbe finalmente ora di integrare salute e istruzione per migliorare la situazione e offrire pasti realizzati con prodotti di qualità e salutari. Edita Stilin, dopo aver elencato tutte le difficoltà logistiche e finanziarie per organizzare questo tipo di servizio basato sull’acquisto pubblico centralizzato, si è dichiarata d’accordo su tutto, promettendo di far esaminare i menu offerti nelle scuole. A concludere il question time è stao Marko Boras Mandić, il quale ha nuovamente sollevato la questione del calo del numero dei passeggeri all’aeroporto di Veglia. Il presidente Komadina ha risposto che l’unica a prendersi cura del destino dell’aeroporto è proprio la Regione, per cui ogni tipo di questione andrebbe inoltrato agli altri comproprietari, a partire dalla Stato, che detiene il 55% della proprietà della struttura, contro il 20% della Regione.
Tra una battuta e l’altra arriviamo così al punto numero due dell’ordine del giorno, quello più importante che tratta la proposta di assestamento del Bilancio. Prima che si giungesse alla votazione, è intervenuto Orjen Petković, sottolineando con amarezza le difficoltà di comunicazione con l’ufficio del presidente della Regione Zlatko Komadina, cosa che ha vanificato il tentativo di chiarire alcune questioni aperte (come i lavori nell’area di Mrtvaška), dichiarando che i consiglieri di Možemo! non possono sostenere l’assestamento di Bilancio pur essendo d’accordo su alcuni dei suoi punti. Per Marko Mataja-Mafrici (SDP) il voto sul Bilancio o sul suo assestamento sono una questione individuale di ogni consigliere, evidenziando i vantaggi che comporterebbe la sua accettazione. Robert Matić (SDP) ha detto che la mancata accettazione rischia di bloccare alcuni progetti in atto e di produrre effetti negativi in alcune aree (ad esempio l’aumento del costo delle case di riposo per anziani, ma ne risentirebbero anche i salari di tante persone). Il vicepresidente della Regione, Vojko Braut, ha cercato di chiarire la questione della ripartizione dei fondi nella sanità, sottolineando che l’approvazione dell’assestamento di Bilancio consentirebbe al settore di continuare a operare normalmente, accusando i consiglieri di Možemo! di non avere alcun motivo valido per sollevare questioni di questo tipo, al che Orjen Petković ha risposto dicendo che ci sarebbero stati dei punti sui quali lui e la collega avrebbero potuto dire o proporre qualcosa, ma non hanno potuto farlo. “Abbiamo dovuto per forza reagire per non essere stati considerati e poi non è che dipenda soltanto da noi, non siamo gli unici a non alzare la mano”. “Avevamo delle idee che l’avrebbero potuto migliorare e speriamo di essere presi in considerazione la prossima volta”, ha aggiunto Morena Lekan.

Il presidente dell’Assemblea, Marko Boras Mandić e la segretaria Tanja Zatezalo.
Foto: RONI BRMALJ

«Garanzia di stabilità»
L’ultima parola è spettata, come sempre, al presidente Komadina, il quale si è limitato a dire che l’assestamento garantisce stabilità. “Se non verrà accettato la cosa potrebbe destabilizzare diverse aree di nostra competenza”, ha detto, aggiungendo che la medesima proposta di assestamento, senza cambiamenti, verrà ripresentata alla prossima sessione.
La mancata approvazione dell’assestamento di Bilancio ha comportato la cancellazione automatica di tutti i punti dell’ordine del giorno legati a esso.
Accettati, invece, tutti gli altri punti, tra cui il resoconto sull’operato del presidente della Regione litoraneo-montana, così come le considerazioni sul diritto di prelazione della Regione su alcuni beni immobili considerati beni culturali sotto tutela.
La questione ha riguardato in particolare l’hotel Emigranti – secondo Orjen Petković dovrebbe essere rivalorizzato e trattato come un bene culturale – e Palazzo Modello, dove operano la Comunità degli Italiani di Fiume e l’Unione Italiana, tema sul quale ci sono stati accenni di protesta da parte dei consiglieri dell’HDZ e di Možemo! Questi ultimi si sono detti contrari alla svendita del patrimonio culturale di proprietà della Città di Fiume.

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