Il caos di via Castropola

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Il caos di via Castropola

Di quando in quando via Castropola torna agli onori della cronaca per il solo fatto di essere un vicolo senza sbocco in città vecchia e quindi un “buco nero” della viabilità urbana. Ma via Castropola è tutt’altro che un vicolo cieco insignificante. La sua circonferenza è di fatto il primo anello della pianta a raggiera scandita dai clivi che uniscono il Colle Castello e le vie Kandler, Sergia, piazza Port’Aurea e Giardini. Di via Castropola è tornato a discorrere in sede di Consiglio municipale Mirko Jurkić (HDZ) invocando soluzioni al problema del traffico, della statica forse compromessa, del posteggio abusivo. Così il consigliere residente in zona, che quindi parla per esperienza propria: “Via Castropola un tempo aveva un’entrata e un’uscita, uno sbocco ai Giardini davanti al leggendario Caffè bar Mate, ed era una via tutto sommato percorribile pur nella sua condizione di strada storica densamente popolata. Poi le hanno levato lo sbocco in piazza Port’Aurea, e da allora una fila di macchine in salita e una in discesa producono un caos totale che d’estate s’aggrava ulteriormente con l’arrivo in massa dei vacanzieri. Tra i posteggi ufficiali ve ne sono alcuni di dubbia sistemazione, mentre il parcheggio abusivo regna sovrano, nell’indifferenza totale dei vigili municipali che staccano una multa o due all’anno, senza produrre tra i trasgressori l’effetto dissuasore duraturo. Per non parlare del passaggio dei camion e di altri mezzi pesanti che forse minano la stessa statica della strada che scende la china del colle a chiocciola sino in via Kandler. Come fare?”

L’assessore all’Edilizia, Giordano Škuflić, ha cercato di minimizzare. A suo dire non c’è al mondo via del centro storico che si possa dire perfettamente transitabile a ogni ora del giorno: “Ovvio che in passato si circolava meglio anche in via Castropola: c’erano pochissime macchine in strada… Sta di fatto che le dimensioni della carreggiata, la larghezza in primo luogo, sono quelle che sono, ed è impossibile pensare di allargarla in qualunque direzione si guardi. E poi non mi pare che sia proprio la fine del mondo: qualche problema d’estate, d’accordo, ma da qui a definirlo un caos totale ce ne passa”.
Fosse per l’assessore, dovremmo abbandonarci al fatalismo più cupo e smettere di cercare soluzioni a ogni problema del traffico in città. Fortunatamente le idee del sindaco Miletić hanno orizzonti più ampi: “La storia è un privilegio, ma anche un fardello. E naturalmente il mondo è cambiato. Un tempo la macchina era un lusso mentre oggi ne abbiamo una pro capite: ovvio che non possono entrare tutte nel centro storico. Tuttavia è possibile pensare a uno sbocco di via Castropola a fianco del Museo archeologico, perché tornare a prevedere un’uscita in piazza Port’Aurea ormai è fuori discussione. Un raccordo è possibile, ma occorre studiarlo bene e nel contesto della rivitalizzazione del sito archeologico”. A proposito. Da rivitalizzare ci sarebbe anche quel disgraziato di vicolo Ercole che passa davanti alla Biblioteca universitaria e dietro la sede della Comunità degli Italiani. Che se ne approfitti per farne il punto di partenza per un raccordo stradale tra le vie Castropola e Carrara?

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