Fiume CEC2020: manca un anno all’inizio

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Fiume CEC2020: manca un anno all’inizio

FIUME | A mezzogiorno in punto della giornata di ieri è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia di 365 giorni fino al 1º febbraio 2020, data in cui a Fiume verrà ufficialmente inaugurato il progetto Capitale europea della Cultura. In quest’occasione, in piazza Adria è stata allestita una scultura-contatore che segna le ore, i minuti e i secondi fino al fatidico giorno che darà il via a una ricca serie di eventi culturali che si articoleranno durante tutto il 2020.
La scultura è in acciaio, alta cinque e larga quattro metri, e contiene un contatore e un carillon musicale che riproduce la celeberrima melodia dell’“Inno alla gioia” di Ludwig van Beethoven. È stata ideata da Vedran Kasap, del Clinica Studio ed è composta da una serie di rotelle collegate tra loro, che soltanto muovendosi insieme in un ingranaggio possono mettere in moto il grande Sole, simbolo di Fiume CEC2020. La scultura è stata realizzata dall’impresa Vrhovina d.o.o., mentre nei lavori hanno partecipato gli operai del cantiere navale “3. maj”.
All’evento d’inaugurazione della scultura hanno preso parte il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, e la direttrice dell’azienda Rijeka 2020, Emina Višnić, nonché gli alunni della Scuola elementare “Nikola Tesla”, che alle 12 in punto hanno lasciato volare in aria dei palloncini mettendo in moto la manovella sulla scultura che ha a sua volta avviato il contatore. Tutti gli interessati hanno potuto inoltre fotografarsi dinanzi alla scultura e ricevere immediatamente lo scatto in polaroid come foto ricordo. Nella lieta occasione, la direttrice del progetto, Emina Višnić, ha rilevato che la scultura è composta da diverse rotelle che mettono insieme in moto il grande Sole del progetto CEC2020 e in tal modo simboleggiano la collaborazione di persone e istituzioni nella realizzazione del progetto. Il sindaco ha osservato che tre anni fa, quando Fiume ha ottenuto il titolo di Capitale europea della Cultura, il 2020 sembrava ancora lontano, ma a piano a piano si è giunti a un anno dall’inizio del progetto che comprenderà una serie di eventi culturali di rilievo. Anche Obersnel ha ribadito la qualità simbolica della scultura, ma ha anche notato che il fatto che la scultura rappresenti una gru portuale riflette una parte importante dell’identità di questa città. Ha infine accennato al motto del progetto, “Porto delle diversità”, che “non è stato scelto a caso”. All’evento hanno preso parte pure il capodipartimento per la cultura della Città di Fiume, Ivan Šarar, il presidente dell’Assemblea regionale, Erik Fabijanić, e altri esponenti dell’amministrazione locale e regionale.

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