I doni della terra istriana

Prima di trasferirsi nelle classi superiori, gli alunni della IVa della scuola elementare italiana «Giuseppina Martinuzzi» guidati dalla capoclasse Rosanna Biasiol Babić hanno preparato un calendario pieno di ricette per cure tradizionali e alimenti sani

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I doni della terra istriana

Prima il tempo perduto a causa dello sciopero nel settore dell’istruzione, poi il regime di chiusura, di rientro e di mezza chiusura dovuto all’emergenza sanitaria, quindi gli intralci del maltempo: un’infinità di ostacoli avrebbe potuto mandare a monte l’iniziativa, ma la buona volontà l’ha avuta vinta. La Scuola elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi” di Pola, dietro le quinte dell’epidemia, è riuscita a dare concretezza a un bel progetto ora visibile nelle pagine del calendario 2021 distribuito in tutte le aule e gli ambienti scolastici. S’intitola “I doni della terra istriana” e racconta per filo e per segno la saggezza messa in campo dai nonni per trovare rimedi naturali alle magagne.

 

 

Il sostegno della Regione istriana
Andando alla scoperta delle cure tramandate dal passato, gli alunni della IVa, guidata dall’insegnante capoclasse Rosanna Biasiol Babić, prima di trasferirsi nelle aule delle classi superiori, hanno lasciato in eredità il bel calendario zeppo di ricette per cure tradizionali e alimenti. Il grande pregio del lavoro di recupero di tradizioni che rischiano di andare perdute è stato premiato anche questa volta con il sostegno dato dalla Regione istriana, nell’ambito del programma di istituzionalizzazione dell’insegnamento della storia e della cultura del territorio. L’Istria intesa come Regione multiculturale, bilingue, sviluppata continua a riproporre la propria inclusione nelle proposte di lavoro didattico-pedagogico nelle scuole. Un lavoro che, con determinati contenuti, insegna indubbiamente a conoscere e ad amare la propria terra e la sua gente, l’ambiente e la sua storia, con usi e costumi che meritano di essere recuperati.

Gennaio, il mese della malva

Il piccolo orto botanico
“La nostra scuola – spiega l’insegnante Rosanna Biasiol Babić – ha uno spazio esterno, un piccolo orto botanico nel quale crescono piante aromatiche, medicinali e selvatiche di cui ci si prende cura. Quest’angolo naturale è servito a raccomandare il rispetto per le piante e apprendere la loro utilità sia nella preparazione dei cibi che nelle ‘cure fai da te’ per tanti malanni. Da qui è nato l’interesse per approfondire le conoscenze su un argomento utile e interessante. Al fine di scrivere le ricerche, gli alunni hanno consultato libri, navigato su Internet e chiesto informazioni alle persone anziane che nella vita quotidiana facevano frequente uso delle erbe. I ragazzi hanno appreso particolarità della vita che si conduceva un tempo, meno frenetica, più semplice e sana, trascorsa tanto all’aria aperta; fatto tesoro di come dalla terra istriana si attingeva nutrimento, ma anche rimedio e prevenzione delle malattie. Ne è scaturita un’informazione sulle piante e sulle loro proprietà. Proprietà da riscoprire e da apprezzare, soprattutto ora, in momenti di precarietà quando la salute risulta essere il bene più prezioso”.

Il calendario, mese per mese
Non è la prima volta che questa generazione si è cimentata in ricerche legate alla storia, alle tradizioni e anche alle superstizioni, e, stavolta dopo avere prodotto tutta una serie di tavole botaniche con piantine allegate è nato anche il calendario. Gli diamo un’occhiata insieme all’insegnante Rosanna Biasiol Babić. Il mese ancora in corso, gennaio propone la malva con la ricetta dello sciroppo di cipolle, miele e salvia, nonché altri rimedi (estratto di ravanello nero e miele) per la tosse; febbraio regala la menta e i suffumigi per raffreddori e mal di gola; marzo mostra la lavanda con bagni e strategie contro il mal di testa; aprile la melissa per combattere l’ansia e l’insonnia; maggio la borragine utile contro la febbre e buona anche per la frittata; giugno porta il tarassaco, toccasana per la digestione, utilizzabile per la preparazione del miele; luglio riporta la piantaggine e i trucchi per lenire le punture d’insetto in combinazione con acqua di rosa. In lista ancora l’elicriso e il suo olio per il trattamento delle ustioni (agosto); la “borsa del pastore” per fare infusi e aiutare la cicatrizzazione delle ferite (settembre); il rosmarino e i suoi balsami da massaggio per i dolori muscolari (ottobre); il semprevivo per l’otite ed il mal di denti (novembre) e il trifoglio per confezionare marmellate di prugne e lenire i disturbi intestinali (dicembre).

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