Disoccupati. Incide la crisi dell’Uljanik

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Disoccupati. Incide la crisi dell’Uljanik

Con l’arrivo della bella stagione aumentano esponenzialmente le offerte di lavoro. Subito dopo l’estate, tuttavia arriva settembre, ma soprattutto ottobre. E per tantissimi lavoratori stagionali ottobre rappresenta il mese in cui, oltre a dover recuperare le forze, bisogna recuperare pure la speranza di trovare un nuovo posto di lavoro. Ottobre è da sempre il mese più nero dell’anno per l’occupazione in Istria. È il mese in cui gli effetti positivi dell’alta stagione sull’occupazione vengono meno. È il mese in cui scade la quasi totalità dei contratti di lavoro a tempo determinato. Insomma, ottobre è un mese particolarmente difficile per i lavoratori. Lo dice pure il Centro regionale per l’impiego, secondo i cui dati, nel mese scorso, il tasso di disoccupazione è salito di 1,2 punti su base mensile, attestandosi al 3,8 per cento. Il numero dei senza lavoro è cresciuto, invece, del 41,1 per cento rispetto al mese precedente. Se al termine di settembre i disoccupati erano “soltanto” 2.474, alla fine del decimo mese dell’anno il loro numero ha raggiunto quota 3.490 (+41 per cento). A far lievitare il numero dei disoccupati – accanto allo scadere dei contratti stagionali di lavoro – hanno senz’altro contribuito, seppure in piccola parte, anche le problematiche del cantiere navale polese, dal quale negli ultimi due mesi si sono licenziate non poche persone. Si parla di diverse centinaia di lavoratori. Tornando ai dati diffusi dal Centro regionale per l’impiego, come prevedibile, Pola è la città istriana con la più alta concentrazione di disoccupati. Sono 1.799. Seguono Parenzo con 424 senza lavoro e Albona con 376 persone in cerca di occupazione. A Umago e dintorni il numero dei disoccupati registrati il 31 ottobre è stato pari a 361. A Rovigno e Pisino i senza lavoro sono rispettivamente 266 e 238. Chiude Pinguente con soli 59 disoccupati. Dei complessivi 3.490 senza lavoro, le donne rappresentano il 51,7 per cento del totale. Poco meno di un terzo (1.066) del totale dei disoccupati istriani ha ultimato il terzo grado di istruzione professionale, mentre 906 persone possiedono un titolo di studio di scuola media superiore della durata di quattro anni. I disoccupati senza alcun titolo di studio sono, invece, 144, mentre altri 621 hanno ultimato le scuole dell’obbligo. I baccalaureati, i laureati e i possessori di titoli di studio superiori in cerca di un’occupazione sono, invece, 614. Per quanto riguarda l’età anagrafica, il gruppo più numerosi di disoccupati (858) è composto dai giovani tra i 20 e i 30 anni. Segue il gruppo composto dagli over 50, il cui numero è pari a 827. I ragazzi disoccupati con un’età compresa tra i 15 e i 19 anni sono poi 141. Sono 782, invece, le persone senza un impiego comprese nella fascia d’età tra i 30 e i 40 anni. Le persone disoccupate con un’età compresa tra i 40 e 50 anni sono 617. Infine i disoccupati over 60 sono 265. soltanto il 34,2 per cento dei senza lavoro percepisce un’indennità di disoccupazione.

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