Un viaggio nella storia del Festival di Sanremo

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Un viaggio nella storia del Festival di Sanremo

MOMIANO | È andata in scena la quinta edizione di “Ricordando Sanremo”, una rassegna delle più belle canzoni che il Festival della canzone italiana ha sfornato in più di 60 anni. Uno spettacolo che ha aperto il cartellone della sagra di San Martino di Momiano.

Ideato e messo sul palcoscenico dal gruppo Evergreen della Comunità di Momiano e da Dolores Barnaba, che ne cura la regia, è stato presentato in modo impeccabile da Stefano Hering, pure noto cantante del territorio che per l’occasione ha intonato alcuni grandi successi musicali.

La prima volta

Il primo Festival di Sanremo, conosciuto come quello della canzone italiana, porta la data del 1951, che vide sul palcoscenico pochi partecipanti ma che fecero eco in tutto il mondo. Venerdì sera sono state quattordici le canzoni con altrettanti interpreti, che hanno fatto viaggiare indietro nel tempo di qualche mese, come pure di molti decenni, i presenti, in quanto le canzoni eseguite sono tratte dai Festival degli inizi fino a quello di quest’anno.

Numerosi gli ospiti

Ad affiancare Hering nelle vesti di valletta, la giovane e talentuosa Erika Bellè. Presenti in sala anche il sindaco della Città di Buie, Fabrizio Visintin, la vicepresidente per la minoranza italiana della Regione istriana, Giuseppina Rajko, il sindaco del Comune di Grisignana, Claudio Stocovaz, la direttrice della SEI “Edmondo De Amicis” di Buie, nonché presidente della CI di Matterada, Katia Sterle Pincin e Arijana Brajko, vicesindaca della Città di Buie, nonché vicepresidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana e presidente della CI di Momiano, che ha fatto gli onori di casa, porgendo il saluto anche in rappresentanza dell’Unione italiana e ringraziando tutti i finanziatori.

Gli immancabili «Evergreen»

Ad aprire la bellissima carrellata, “Papaveri e papere” interpretata da Nilla Pizzi, prima classificata al Festival del 1952, eseguita per l’occasione dal gruppo vocale “Nigrignanum” della Comunità degli Italiani di Santa Domenica, sotto la dirigenza di Diana Bernobić Sirotić, gruppo fedele a questa manifestazione fin dalla prima edizione. Nel 1965, Remo Germani e Audrey presentarono a Sanremo la canzone “Prima o poi”. Sono stati i padroni di casa a eseguirla e cioè il gruppo vocale “Evergreen” del sodalizio momianese, guidato dalla giovanissima Cristina Benolić e attivo in seno alla Comunità da più di quindici anni.

Eh, il clarinetto…

È seguito un salto nel 1986, quando Renzo Arbore presentò a Sanremo una canzone che poi divenne famosissima, “Il clarinetto”. A Momiano è stata riascoltata dalla voce di Dario Bolsi, conosciuto cantante triestino, molto amato e apprezzato dalle nostre parti. Un anno dopo, nel 1987, i Ricchi e Poveri presentarono a Sanremo la loro famosa “Canzone d’amore”, riproposta dal duetto composto da Luciana Uljenik e Katia Sterle Pincin, entrambe coinvolte nel canto da diversi anni.

La «Vecia Buie»

Il gruppo vocale “Vecia Buie”, di recente formazione, ma con già molti eventi significativi alle spalle, ha intonato la simpatica “Tipitipiti”, canzone del 1970, presentata a Sanremo da Orietta Berti e Mario Tessuto, fischiettata poi per diversi anni. Era il 1972, quando Nicola di Bari si classificò primo al Festival, con la canzone “I giorni dell’arcobaleno”. A riproporla Piero Pocecco di Portorose, conosciuto sulla scena musicale da moltissimi anni sia come solista che come membro del gruppo Faraoni.
Il salto successivo è stato di un secolo. Si è passati al 2012, quando Arisa presentò a Sanremo la canzone “La notte”. Intonata nella casa di cultura di Momiano da Luana Santin di Rovigno con la sua bellissima voce, una cantante molto valida e apprezzata dal pubblico rovignese.

Ma che freddo fa…

Dopo un breve stacco musicale proposto dai presentatori, lo spettacolo ha riportato il pubblico nel secolo scorso e precisamente nel 1969, con una canzone di Nada, che col gruppo The Rokes presentò a Sanremo “Ma che freddo fa”. Riascoltata dalla voce solista buiese di Rinelda Poznić, da tutti conosciuta e che canta fin da quando era bambina, nel coro della scuola, nel gruppo dei minicantanti, nel coro della CI di Buie e nel gruppo Vecia Buie adesso.

C’è chi canta da sempre

Era il 2001 quando Elisa si classificò prima al Festival con la canzone “Luce”. È stata Tanja Kraljević Vižintin, cantante molto apprezzata e contesa da vari gruppi, a presentarla assieme al coro misto Grisium della CI di Grisignana, diretto da Davide Circota. È seguita l’esibizione del giovane, ma già conosciuto cantante Gianluca Prelogar, con un successo del 1975, quando Gilda vinse il Festival con la canzone “Ragazza del sud”. Per Gianluca si può dire che canta da sempre. Infatti, approfitta di ogni occasione per prendere la sua fisarmonica e intonare le bellissime canzoni melodiche che allietano chi l’ascolta, con la sua voce coinvolgente.

I «Musicittà»

Nel 2001 Giorgia interpretò la canzone “Di sole e d’azzurro”, classificandosi seconda. Riproposta dai “Musicittà”, famoso gruppo di Pola, nato nel 2013 in seno alla CI, diretto dalla connazionale Samanta Stell e che finora ha riportato numerosissimi successi. Ricordato da Antea Šker un successo recente, del febbraio scorso, quando Annalisa presentò la canzone “Il mondo prima di te”, classificandosi terza. Antea ha iniziato a cantare fin da piccolissima nel gruppo dei minicantanti della CI buiese, per poi continuare sia nel coro che come solista.

Un salto nel tempo

Marino Šker invece, che è la voce maschile del gruppo vocale “Evergreen” e che canta fin da giovanissimo, ha fatto fare un salto nel 1970, quando Bobby Solo e Gigliola Cinquetti interpretarono la canzone “Romantico blues”. Ultima, un successo sanremese del 2017, quando Bianca Atzei interpretò a Sanremo “Ora esisti solo tu”, una bellissima canzone che gira ancora nelle discoteche e nelle stazioni radio, riproposta a Momiano dalla bravissima rovignese Patrizia Svettina Jurman, molto conosciuta e apprezzata sulla scena musicale del Rovignese e molto attiva nella locale Comunità anche come dirigente artistica.

Romantica e briosa

È stata una serata in parte romantica e in parte briosa, che ha fatto sicuramente dimenticare le preoccupazioni quotidiane donando alcune ore di serenità, ascoltando i successi sfornati dai migliori parolieri e musicisti italiani. A concluderla in bellezza, tutti i partecipanti riuniti sul palcoscenico, che con Stefano Hering e Dario Bolsi come solisti, hanno intonato la canzone che Renzo Arbore ha dedicato al Festival, “Grazie dei fiori bis”. Consegnate in dono a tutti gli esecutori bottiglie dei vini del momianese, prodotti autoctoni molto apprezzati.

Un pubblico coinvolto

Un ringraziamento particolare è andato a Flavia Vigini Bellè, Lucia Zubin, Cristina Benolić e Mira Jurišević che si sono addossate l’allestimento della scenografia, gli addobbi della sala e l’accoglimento degli ospiti. Il pubblico, molto coinvolto, ha accompagnato gli esecutori nelle loro canzoni con scroscianti applausi. L’evento è stato organizzato dalla CI di Momiano, grazie al sostegno della Città di Buie, dell’Unione Italiana, dell’UPT, della Regione FVG e del MAE in applicazione delle convenzioni stipulate tra il MAECI, l’UI e UPT.

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