Bilancio di Dignano. Scossoni nella DDI

L’ex candidato sindaco Filip Macan ha abbandonato la sezione locale

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Bilancio di Dignano. Scossoni nella DDI

L’ultimo Consiglio cittadino di Dignano ha fatto capire a tutti come la pace all’interno della Dieta Democratica Istriana locale fosse soltanto una tregua armata. È bastato il Bilancio di previsione 2022 per far esplodere la DDI dignanese e scoperchiare una situazione di conflittualità interna che, con tanta fatica, il presidente della sezione locale della DDI, Enea Codacci, aveva provato a coprire negli ultimi mesi. La bomba è esplosa intorno alla mezzanotte di lunedì. E a scatenare una vera e propria bufera sono state le parole del candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative Filip Macan, che sul proprio profilo Facebook ha pubblicato un lungo sfogo pieno di amarezza, sconforto e dubbi circa l’attuale presidenza della DDI locale. Amarezza e sconforto che lo hanno portato addirittura a lasciare la sezione dignanese della Dieta Democratica Istriana. Come ammesso dallo stesso Macan, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’approvazione del Bilancio di previsione 2022.

 

Fiducia alla Finanziaria

Ma perché proprio il Bilancio di previsione? Semplicemente perché il documento contabile-finanziario ha incassato la fiducia non soltanto della maggioranza guidata dalla Lista Edi Pastrovicchio, ma anche quella dei consiglieri dietini, molto probabilmente indirizzati e influenzati nel voto dall’attuale presidente della DDI di Dignano, Enea Codacci. O perlomeno questo è quanto sostiene Macan, che nella notte tra lunedì e martedì ha accusato il collega di partito di avere addirittura tramato alle sue spalle durante la scorsa campagna elettorale, contribuendo così alla vittoria e all’ascesa allo scranno di sindaco di Dignano dell’indipendente Edi Pastrovicchio.

”Votando a favore del Bilancio di previsione Enea Codacci non ha fatto altro che confermare le mie parole. Da oggi la DDI è anche ufficialmente parte della coalizione con la Lista indipendente dell’attuale primo cittadino” ha commentato Macan, il quale teme che la mossa del presidente della Dieta dignanese favorirà di certo qualche singolo, ma arrecherà danni all’intera comunità. “Non voglio far parte di questo circo orchestrato da Enea Codacci. Quindi ho deciso di lasciare la sezione cittadina della DDI. Tuttavia continuerò a occuparmi di politica e continuerò a essere a disposizione dei miei concittadini” ha concluso Filip Macan.

Filip Macan

La replica di Codacci

La risposta del diretto interessato delle accuse di Macan non si è fatta attendere. Nel pomeriggio di ieri, Enea Codacci ha infatti definito le parole del suo accusatore “il delirio di un uomo che ancora non riesce a comprendere i motivi della débâcle elettorale della DDI dignanese”. Codacci ha successivamente dichiarato che il Bilancio di previsione presentato dal sindaco è tutt’altro che orientato allo sviluppo. “Tuttavia, la sezione locale della DDI ha valutato e deciso che sarebbe stato opportuno dare fiducia a tempo determinato all’attuale amministrazione”. Enea Codacci ha inoltre sottolineato che la DDI di Dignano è compatta su tutte le decisioni prese e che al suo interno non esistono né problemi né tensioni fra i tesserati. “Vogliamo essere non soltanto critici, ma anche costruttivi, poiché il nostro obiettivo è la crescita del Dignanese. Lo abbiamo dimostrato proprio in questa situazione, approvando un Bilancio che non ci soddisfa”, ha commentato Codacci, il quale ha poi ceduto la parola al presidente del Club dei consiglieri della DDI, Igor Orlić, il quale ha dichiarato che appoggiando il Bilancio proposto dal sindaco la Dieta Democratica ha dimostrato di non voler ostacolare nessuno. “Abbiamo soltanto dato all’attuale amministrazione cittadina una possibilità. Il nostro credito non è però illimitato. Se il primo cittadino e i suoi collaboratori non cambieranno marcia in tempi brevi perderanno il nostro sostegno” ha detto Orlić.

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