Alla «Martinuzzi» fari puntati sugli inventori

Nell’atrio dell’elementare una mostra di lavori dei bambini delle inferiori dedicata alle scoperte della storia

0
Alla «Martinuzzi» fari puntati sugli inventori

Il Festival della scienza, edizione 2021, ha contribuito a lasciare in eredità alla Scuola elementare italiana Giuseppina Martinuzzi di Pola tanto di decorazioni-invenzioni che stanno tirando su il “morale” alla hall scolastica, a lungo tristemente vuota di allievi che l’epidemia ha chiuso a casa per farli seguire le lezioni online. Come vivere l’esperienza scolastica in queste condizioni deleterie, come sentirsi parte di un collettivo, piccoli autori di progetti da sviluppare assieme, lontano dalle amicizie e dalla mano guida dei mentori? Nulla è dato alle classi superiori e poco è offerto a quelle inferiori, che se non altro hanno il privilegio di seguire le lezioni in presenza. Ma, nonostante gli ostacoli, si lavora eccome, tentando di vincere le sfide, come i grandi inventori della storia. È così che si costruisce l’arnese per catturare la famigerata signorina Corona, il robot distributore di caramelle, la porta fatata che ti porta in viaggio per il mondo, l’albero incantato che fa crescere tutti i tipi di frutta, la bacchetta magica che esaudisce ogni desiderio, la casa errante, l’aeroplano che sfama tutti i bimbi del pianeta e persino la macchina della felicità. Tutto questo è analizzabile ammirando l’armadio delle invenzioni appositamente riempito dei prodotti di un’inesauribile fantasia, che caratterizza l’età dei bimbi stimolati dai primi compiti assegnati dalla scuola. In fin dei conti, sono lavori realizzati da allievi di non più di 7-8 anni già dotati di sconfinata curiosità e voglia di creare quanto per gli adulti è, a priori, improponibile.

L’armadietto dedicato alla scienza

La mostra bilingue “Accendi la tua lampadina! Upalila ti se žarulja!“, visitabile nell’atrio, sempre attenendosi alle misure anti-Covid, rappresenta il contributo dato dall’elementare italiana alla manifestazione cittadina dedicata alla cultura della scienza. Oltre a darsi alla pazza gioia dell’invenzione con cartoncini, pennelli, colori, colla e collage, si è andati alla ricerca degli inventori veri. La classe Ia, guidata dalla capoclasse Rosanna Biasiol Babić, in collaborazione con l’insegnante Petra Rajh, ha passato in rassegna fior di scoperte e marchingegni che hanno aiutato il mondo a volare, a crescere (elettricità, paracadutismo, dirigibili) a distruggersi (siluri e altre amenità), a puntare gli occhi nell’infinito (telescopio, macchine solari), a conoscere i segreti del pianeta (onde sismiche) a castigare i crimini (le impronte digitali) e a scrivere meglio la propria storia di uomini (penna stilografica).

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display