Riduzione del capitale sociale per la Vodovod

Il 31 agosto era in rosso di oltre 35 milioni. Si procede alla diminuzione delle quote di Città e Comuni

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Riduzione del capitale sociale per la Vodovod
L’edificio in via Radić che ospita gli uffici della Vodovod. Foto: GIULIANO LIBANORE

La Città di Pola andrà a dormire più ricca di 7.077.072 kune, grossomodo 939.289 €. Così a condizione che il Consiglio, questa sera in seduta, voti l’alienazione di quattro lotti di terreno edificabile. Ma probabilmente così sarà: la Città li ha messi all’asta, concluso il bando la Commissione preposta ha scelto il miglior offerente e inoltrato la documentazione al sindaco, che ora propone al Consiglio l’accettazione della Delibera di stipula del contratto di compravendita. Praticamente si è all’ultima fase dell’iter.
Oggetto di compravendita un lotto nell’area di Monte Giro: 821 mq ceduti al costo di 190 €/mq e quindi il potenziale acquirente (tale Matija Jerković), verserà alla città 156mila €. La Munte Projekt aveva offerto per 493 mq a Stoia quasi 186mila €, pagando quindi più meno 376 €/mq. Nevenka Golubić Pavlović potrebbe essere l’assegnataria di un’area (fatta di parti di diverse particelle catastali) in quel di Valovine; poco più di mille metri quadrati al costo di 270 €/mq. Nell’insieme dovrà sborsare 275.790 €. Il quarto contratto vedrebbe quale contraente Laura Valković, che per una particella di 330 mq in quel di Zelenika pagherà poco più di 321mila €.

Gli altri punti all’odg.
All’ordine del giorno della seduta consiliare (inizio alle ore 17) la delibera sulle modalità di porre le interpellanze e l’applicazione dell’istituto della “replica” (interventi d’ordine procedurale per ovviare ad alcuni intoppi verificatisi nelle precedenti sedute); il placet all’indebitamento dell’Herculanea; la modifica alla Delibera sull’avvio della procedura di elaborazione del Piano di sviluppo della cultura della Città per il periodo 2023-2030: la modifica alla delibera sull’avvio della procedura di elaborazione della Strategia di gestione del patrimonio cittadino per il periodo 2023-2028; la modifica della delibera sull’organigramma degli Assessorati cittadini; il rendiconto semestrale del Bilancio dell’anno in corso; l’assegnazione di mezzi alla municipalizzata Pragrande; le modifiche alla delibera relativa il passaggio dei diritti di fondazione (asilo “Petar Pan”, – Dignano); la Delibera di fondazione dei Consigli culturali della Città di Pola; la revoca del mandato alla direttrice del Teatro popolare istriano, Gordana Jeromela Kaić e la nomina della stessa a facente funzione; la diminuzione del capitale sociale della municipalizzata Vodovod in funzione della copertura delle perdite e le conseguenti modifiche all’Accordo societario; il resoconto dell’attività 2017-2022 della Dimnjak Osijek (cui era stata appaltata la pulizia delle canne fumarie) e infine la nomina dei giudici popolari.

Un signor deficit
A proposito di Vodovod. Quello consiliare è un previo parere, che la municipalizzata deve avere in modo che l’assemblea societaria possa decidere in merito. Dalla documentazione allegata alla richiesta della municipalizzata inoltrata alla Città in quanto cofondatrice, risulta che in data 31 agosto 2022, la Vodovod è in rosso di 35.354.533,16 kune; deficit che di anno in anno veniva riportato nei rispettivi Bilanci. Anzi, il rosso era più cupo ancora: esaurite tutte le possibilità di venirne fuori, si è ricorsi alla misura di diminuzione del capitale sociale in funzione dell’azzeramento delle perdite. Ne consegue che il capitale sociale dai 143.800.000 kune scenderà a 108.500.000. Questo comporterà la diminuzione della quota della Città nel capitale societario, nell’importo nominale: dagli attuali 103.536.000 kune scenderà a 78.120.000, quindi con una diminuzione pari a 25.416.000 kune.
Questo lavorare di scure sul capitale societario determina la diminuzione delle quote delle autonomie d’autogoverno cofondatrici della municipalizzata e un nuovo Accordo societario. Il Comune di Barbana attualmente detiene quote per un corrispettivo di 2.876.000 kune, che con un taglio di 706mila kune dovrebbe scendere a 2.170.000.
Il Comune di Lisignano dovrebbe rinunciare a quote pari a 1.412.000 kune e quindi l’attuale quota di 5.752.000 kune diventerebbe di 4.340.000 kune. Stessa sorte numerico-finanziaria per il Comune di Marzana. La “nuova” quota societaria del Comune di Medolino dovrebbe corrispondere a 7.595.000 kune: vi giungerebbe una volta decurtata l’attuale quota di 10.066.000 kune di 2.471.000 kune.
Le quote dei Comuni di Sanvincenti e di Fasana scenderebbero per ciascuno realtà dagli attuali 1.438.000 a 1.085.000 kune (taglio pari a 353mila kune).
E chiudiamo con Dignano: dall’ancora attuale quota di 12.942.000 kune scenderebbe, dopo un taglio pari a 3.177.000, a 9.765.000 kune.

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