Verteneglio. Lo sviluppo della lingua negli asili d’infanzia

Il «Calimero» ospita il seminario conclusivo del progetto finanziato dal programma europeo Erasmus+ al quale hanno preso parte pure partner di Italia e Svezia

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Verteneglio. Lo sviluppo della lingua negli asili d’infanzia
Storytelling con i sassi ed elementi naturali nel “Calimero”. Foto: CALIMERO VERTENEGLIO

Con il terzo seminario si è concluso a Verteneglio il progetto “Developing language in pre schools” (Lo sviluppo della lingua negli asili d’infanzia), finanziato nell’ambito del programma eruopeo Erasmus+. Capofila del progetto è la svedese Bjälbotulls förskola Sweden, con partner l’asilo “Calimero” di Verteneglio, l’istituzione ai servizi sociali “Davide Drudi” di Meldola e la “Direzion dla Scolines Ladinia”. Le attività di formazione erano incentrate sulla narrazione e sullo sviluppo del linguaggio nella fascia prescolare e hanno dato l’opportunità agli insegnanti di condividere conoscenze ed esperienze attraverso presentazioni in sessioni plenarie, discussioni in gruppi di lavoro, visite agli asili nido e alle scuole dell’infanzia del territorio, l’osservazione attiva degli educatori durante l’insegnamento della lingua e la discussione.

Il primo seminario si è tenuto a Meldola (Italia) dove sono state trattate le attività di formazione, metodi e approcci di storytelling utilizzati con gli alunni per sviluppare le loro competenze linguistiche, il tutto all’aperto, usando tutti i sensi nel racconto della storia. Nel secondo seminario, svoltosi a Mjolby, Skanninge, in Svezia, il metodo scelto per essere testato negli asili ha unito lo storytelling e l’apprendimento digitale, in quanto, come riferito da Teja Kozlović, psicologa del “Calimero”, nonché responsabile del progetto per l’asilo di Verteneglio, il racconto viene stimolato nel bambino attraverso l’uso di proiezioni e la creazione di ambienti particolari che stimolano il bambino a raccontare la storia presentata attraverso il gioco. Nel terzo e ultimo incontro svoltosi a Verteneglio il metodo scelto è stato il racconto di storie usando i sassi. Questa tecnica unisce l’utilizzo di materiali naturali semplici e stimola il bambino a raccontare una storia usando la propria fantasia.
Quindi un focus particolare sullo storytelling, una disciplina che si riferisce ai vari tipi di opere di narrativa, sia audiovisive che letterarie. È l’arte del “raccontare storie” ed è una metodologia che usa la narrazione come mezzo creato dalla mente per inquadrare gli eventi della realtà e spiegarli secondo una logica. L’atto del narrare, nello storytelling, si trova nell’esperienza umana e si può rappresentare in varie forme, individuali o collettive, che connettono pensiero e cultura. Soprattutto le emozioni, attraverso la narrazione, trovano il mezzo più efficace di espressione.
“Durante le tre giornate di seminario alle educatrici è stato presentato il sistema prescolare del nostro Paese. Abbiamo presentato la nostra istituzione, fatto vedere come si svolge il programma pedagogico nei vari gruppi e come vengono preparate le stanze. Sono stati presentati poi i metodi da noi provati durante tutto il periodo di durata del progetto, con un grande accento sull’utilizzo dei materiali naturali riciclati e sulla permanenza all’aperto”, ha rilevato Teja Kozlović.
Come sottolineato, inoltre, le tecniche presentate nell’ultimo incontro erano varie, come lo storytelling mediante l’utilizzo di sassi, la stimolazione alla narrazione e al gioco tramite la messinscena di racconti con materiali naturali e riciclati, in cui i personaggi sono stati rappresentati da noci, bottiglie, legnetti, ecc. Un accento particolare pure sullo storytelling all’aperto in cui i bambini, dopo aver lavorato su racconti legati all’ambiente e alle zone del territorio avranno l’opportunità di svolgere attività volte alla stimolazione del linguaggio e del racconto.
Ad esempio, dopo una visita al castello Rota di Momiano e a quello di Montona daranno vita ai “Racconti nel castello”, mentre dopo un’escursione nella Grotta di marmo nascerà “Draghetto della grotta”. Per unire lo storytelling al digital learning, è stato presentato il racconto di storie unito all’utilizzo del corpo, della mimica e della musica. Quindi, un’attenzione importante al tema dello sviluppo delle capacità linguistiche dei bimbi in un momento nel quale si gettano le basi per l’inserimento nel successivo percorso scolastico.

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