Patrimonio immateriale Partner europei a Rovigno

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Patrimonio immateriale Partner europei a Rovigno

ROVIGNO | L’Associazione “Casa della batana” ha ospitato di recente a Rovigno i rappresentanti degli ecomusei più importanti in Europa. L’incontro si è svolto nell’ambito del progetto Culturecovery, promosso dall’Unione europea con lo scopo di tramandare le conoscenze rivolte alla conservazione del patrimonio culturale immateriale. Rovigno ha fatto così da padrone di casa della riunione del comitato direttivo che ha portato in Istria i partner della Slovenia, dell’Austria, dell’Italia, dell’Ungheria e della Polonia.

Parte inscindibile dell’offerta turistica

L’Ecomuseo Batana è diventato negli ultimi 15 anni una parte riconoscibile dell’offerta turistica di Rovigno, ma anche un esempio di buone pratiche per la conservazione del patrimonio culturale immateriale. Con l’obiettivo di tramandare la conoscenza e l’esperienza acquisita negli anni ad altri soggetti interessati alla conservazione del patrimonio culturale immateriale istriano, l’Ecomuseo dedicato all’imbarcazione simbolo della città, assieme al Comune di Draga di Moschiena è diventato socio croato del progetto Culturecovery del programma Interreg.

Kit didattico per bambini

I partner si sono così riuniti, nella prima metà di questo mese, presso l’Hotel Eden, dove hanno discusso in un clima costruttivo e produttivo dei risultati raggiunti, delle strategie comuni, dei programmi di formazione, dei piani d’azione e di molti altri argomenti legati alla conservazione del patrimonio culturale immateriale attraverso le pratiche promosse dagli ecomusei. La coordinatrice del progetto Culturecovery presso l’Ecomuseo “Casa della batana”, Tamara Nikolić Đerić, ha presentato un kit didattico progettato per i bambini d’età prescolare e della scuola elementare che l’Ecomuseo rovignese attuerà nell’ambito del progetto europeo.

La cena allo «spacio»

Alla parte lavorativa dell’incontro è seguita una visita di studio in cui i partner, guidati dai padroni di casa, sono andati alla scoperta delle componenti dell’Ecomuseo “Casa della batana”, percorrendo la rotta marittima tematica attraverso il nucleo storico, fino allo “spacio” Matika. Nella tipica cantina rovignese hanno avuto modo di gustare una cena a base di pesce, preparata secondo le ricette della tradizione culinaria locale, conoscendo così anche il patrimonio gastronomico, ma anche quello musicale, con un sottofondo di bitinade, canti tradizionali inseriti nel Registro dei beni culturali immateriali della Repubblica di Croazia.

Il giro in batana

La seconda parte della visita di studio ha dato l’opportunità ai partner europei del progetto di confrontare i concetti e il funzionamento dei propri Ecomusei con quello rovignese, visitando, accompagnati da una guida esperta, il suo interno e la sua struttura. La bellissima giornata di sole ha creato, inoltre, uno scenario memorabile per quella che è l’attività più interessante dell’associazione, ossia il giro in batana lungo la penisola rovignese, come anche la presentazione della cantieristica tradizionale e di altri fenomeni correlati.

Una giornata a Draga di Moschiena

La visita di studio è proseguita a Draga di Moschiena, altro partner croato del progetto, il quale ha presentato l’Ecomuseo “La casa del mare”, dedicato alla pesca e al patrimonio marittimo. Alla fine dell’incontro, durato due giorni, i partner del progetto Culturecovery hanno conosciuto così la cittadina del Quarnero, visitando le collezioni etnografiche locali e i tipici frantoi usati nella produzione dell’olio d’oliva, godendo poi della splendida vista della baia durante la pausa pranzo.
I responsabili del progetto, provenienti dalla città italiana di Cervia, dove si trova l’Ecomuseo del sale e del mare, hanno espresso grande soddisfazione per l’incontro e la visita, così come anche gli altri partner che dall’Istria e del Quarnero hanno portato con sé nei propri Paesi una serie di utili e preziosi esempi della conservazione del patrimonio immateriale.

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