Halloween Un’occasione per socializzare

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Halloween Un’occasione per socializzare

MOMIANO | Nella ricorrenza di Halloween, chiamata anche la Notte delle lumere, presso la Comunità degli Italiani di Momiano si è tenuto un laboratorio creativo al quale hanno partecipato quindici bambini di tutte le età, i più piccolini aiutati dai loro genitori, per decorare con molta fantasia, originalità e manualità il simbolo principale di questa festività: la zucca. Halloween è una festa di origine celtica, nata in Irlanda come celebrazione per la fine dell’estate, durante la quale venivano accesi grandi fuochi sulle colline per spaventare le anime dei morti e gli spiriti che tornavano sulla Terra per una notte in quanto, secondo la leggenda, la notte del 31 ottobre, gli spiriti dei morti tornavano indietro alla ricerca di un corpo da possedere. La popolazione celtica credeva che in questa magica notte tutte le leggi che regolano il mondo venissero sospese rendendo possibile la fusione con l’aldilà. Per non essere posseduti, rendevano le loro case fredde e indesiderabili, mascherandosi da mostri, nella speranza di far scappare gli spiriti. I colori tipici sono l’arancione per ricordare la fine della mietitura e quindi la fine dell’estate, e il nero, a simboleggiare l’imminente arrivo dell’inverno.

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Un momento in famiglia

Nell’organizzazione del laboratorio, la presidente del sodalizio, Arijana Brajko, si è potuta avvalere della collaborazione dei consiglieri Marko Marušić, Moreno Kozlović e Marko Cindrić, i quali, tutti insieme, hanno contribuito affinché la festa diventasse un momento in famiglia, ricco non di paura ma di risate, curioso e anche divertente, in quanto la seconda parte della serata è stata dedicata ai giochi di gruppo. A fine serata, con il maltempo che ha certamente contribuito a creare l’atmosfera giusta, sono state premiate le sei zucche più belle, tre realizzate dai bambini fino ai 6 anni d’età, ai quali è andato come premio un morbido e bellissimo peluche e tre per quelli dai 7 ai 12 anni, che hanno ricevuto in dono un interessante gioco di società.

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Dalla rapa alla zucca

L’usanza della zucca intagliata, invece, prende origine dalla storia di Jack O’Lantern, un vecchio fabbro irlandese che tutti conosciamo come un fantoccio dalla testa di zucca ghignante. Nella sera di Halloween, Jack incontrò il diavolo venuto a prendere la sua anima, ma con uno stratagemma riuscì ad ingannarlo strappandogli la promessa di non venire a cercarlo prima di dieci anni. Trascorso questo tempo, il diavolo fece ritorno, ma ancora una volta Jack riuscì a salvarsi e a fargli promettere che non lo avrebbe più cercato. Quando Jack morì, non fu ammesso nel regno dei cieli e dovette bussare alla porta degli inferi; il diavolo però, allontanò il defunto fabbro porgendogli un piccolo tizzone ardente per illuminare l’oscura via. Per far durare più a lungo la fiamma, Jack mise il tizzone all’interno della rapa che stava mangiando. Per questo Jack è costretto a vagare nell’oscurità, e per farsi un po’ di luce è costretto a usare una rapa con un lumino all’interno. La storia venne poi trasposta dai coloni irlandesi in America, dove le rape, che venivano anche intagliate e illuminate con il solito lume per proteggere la casa dagli spiriti, vennero sostituite dalle zucche, perché più grandi e più facili da intagliare.

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