Due realtà diverse ma anche tanto simili

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Due realtà diverse ma anche tanto simili

UMAGO | Notte in bianco per le comitive delle Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” e San Lorenzo Babici. A scanso di equivoci, non c’entrano la malvasia o qualcos’altro…, ma semplicemente il viaggio in notturna di giovedì scorso, intrapreso dagli istriani con meta Belgrado, Novi Sad e Novo Miloševo.

Arrivati di buon mattino a Belgrado, a bordo di un confortevole pullman nelle mani sicure dei due autisti Zlatko e Gabi, responsabile dell’agenzia viaggi, i gitanti, alcuni per la prima volta in questa bella capitale sul Danubio (a onor del vero, purtroppo non tanto blu) hanno visitato le maggiori attrazioni del’ex capitale della Jugoslavia, dal Kalemegdan al Tašmajdan fino a Dedinje, zona residenziale per eccellenza nella quale sorge il noto Centro Memoriale “25. maj”, ultima dimora di Tito e della consorte Jovanka. La visita è poi proseguita verso il lussuoso e imponente Tempio ortodosso di San Sava, in centro città, per concludersi nella famosissima Skadarlija, con i suoi numerosi ristoranti caratteristici, ricchi di prelibate specialità culinarie che sono state apprezzate da tutti gli umaghesi. In serata, partenza per Novi Sad, centro amministrativo, politico economico e culturale della Vojvodina.
La giornata di sabato è continuata con la visita turistica di questa bella e interessante città, che non ha nulla da invidiare alle grandi città europee. La destinazione ultima di quest’uscita delle Comunità consorelle dell’Umaghese era la cittadina di Novo Miloševo, nel Banato, dove convivono in armonia ben 26 etnie diverse e tre religioni.
Lo scopo di questo viaggio, che ha portato le nostre Comunità fino in Vojvodina, era la partecipazione a una serata artistico-letteraria promossa dal Centro culturale del Banato e dal suo presidente Radovan Vlahović, in occasione della presentazione del libro “Inhalacije sječanjima” (“Inalazioni di reminiscenze”) della prof.ssa Tatjana Vujić, direttrice dell’Università popolare aperta (UPA) e nostra concittadina da oltre 35 anni.
Tatjana Vuijć, originaria di queste terre, in questa sua opera prima tratta temi molto vicini alla narrativa del nostro conterraneo Fulvio Tomizza, dimostrando una sensibilità e un attaccamento verso quelle che definisce le sue due terre – il Banato come luogo natio e l’Istria come patria d’adozione –, tanto diverse, ma allo stesso tempo simili.
Alla serata letteraria hanno fatto da cornice musicale la corale della CI di Umago e i Cantadori della CI di San Lorenzo Babici. La prima, diretta dal maestro Maurizio Lo Pinto, si è esibita con un indovinato repertorio di brani attuali, mentre i Cantadori, diretti e accompagnati alla fisarmonica diatonica da Nino Zacchigna, hanno presentato arie e canzoni dei nostri nonni, ottenendo entrambe lunghi applausi dal numeroso pubblico presente in sala.
Gli onori di casa li hanno fatti le associazioni socio-culturali di Novo Miloševo, località di circa 7.000 abitanti nel comune di Novi Bečej, rappresentate da Marijan Jakšić, nonché il sindaco di Novi Bečej, Saša Maksimović, che hanno salutato gli ospiti istriani con parole toccanti.
La parte protocollare da parte umaghese è stata affidata alla vicesindaca, nonché presidente della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago, Floriana Bassanese Radin, la quale, ringraziando sentitamente gli ospiti anche a nome della presidente della CI di San Lorenzo Babici, Roberta Grassi Bartolić, presente in sala, ha proseguito presentando le due Comunità, il loro ruolo e l’importanza che rivestono nella vita socio-culturale della Città di Umago.
Pino Degrassi, dando lettura a un passo scelto tratto dal romanzo “Matterada”, in italiano e nella traduzione croata, ha invece presentato e ricordato lo scrittore Fulvio Tomizza, del cui nome si fregia con onore la CI di Umago.
Da segnalare anche la presenza nella comitiva umaghese di due importanti assessori dell’amministrazione cittadina: Barbara Kristofić Brenčić, responsabile delle finanze e Slaviša Šmalc, capo del dipartimento per le attività socio-culturali.
Infine, a titolo di cronaca, un simpatico fuori programma, avvenuto prima dell’allegra cena conviviale che è seguita allo spettacolo, con visita al museo etnologico e un incontro con le autorità locali presso il Centro culturale del banato, sede della neo costituita “Pesnička Republika”.
In questa sede Radovan Vlahović, suo primo presidente, ha presentato agli umaghesi lo Statuto della stessa, citando il primo articolo che recita: “Svet treba da peva a ne da ratuje” (“Il mondo deve cantare e non fare la guerra”), invitando calorosamente gli ospiti a iscriversi nel registro dei cittadini di questa singolare Repubblica. Ai neoiscritti è stato subito rilasciato il “passaporto”. Nota bene, gratis! Meglio di così… Grazie amici del Banato! Viva la repubblica!

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