La Sentinella dell’Istria è un vulcano affascinante

0
La Sentinella dell’Istria è un vulcano affascinante

BUIE | Rosanna Bubola è la nuova direttrice dell’Università Popolare Aperta di Buie. Nata a Capodistria nel 1975, fino a poco tempo fa viveva tra Buie e Fiume. Dopo aver frequentato il Ginnasio italiano a Buie, si è laureata nel 2003 alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Trieste con una tesi in Dialettologia incentrata sul Lessico-concordanza dell’opera “Favalando col cucal Filèipo” di Ligio Zanini. Con i suoi racconti ha vinto numerosi premi letterari. Attrice e poi direttrice del Dramma Italiano di Fiume, ritorna a Buie, luogo delle sue tradizioni, della storia della sua famiglia, in cui ha passato la maggior parte della sua vita.

Di lingua e cultura italiane e forti radici istriane, fin da bambina nutriva grande passione per il teatro che l’ha fatta diventare prima attrice e poi autrice. Per formazione teatrale esce dalla gavetta di quell’universo appassionato che è il teatro amatoriale, attraverso sacrifici vissuti nel tempo libero per raggiungere un garage polveroso e creare un sogno teatrale assieme agli amici oppure sketch realizzati nell’ambito scolastico. Quindi, recite scolastiche, filodrammatica, gruppi amatoriali e tanta curiosità, ha fatto parte di compagnie piccole e senza fondi. Senza tirarsi indietro, ha tirato cavi, piantato chiodi, tagliato e dipinto scenografie. Incarna quindi il classico esempio di chi dà l’anima per le proprie passioni, portandole avanti con grande professionalità, interpretando semplicemente sé stessa, versatile e affascinante, in continua evoluzione, non assomigliando a nessuno.
Rosanna, amante pure della speleologia, con un curriculum non privo di attività di volontariato con i bambini, da pochi giorni ricopre l’incarico di direttrice dell’UPA di Buie. Un motivo più che valido per incontrarla per un colloquio.

Un’onda positiva

Pochi nel territorio possono vantare un bagaglio artistico-culturale come il suo. Quali saranno i primi passi, obiettivi nell’ambito culturale dell’UPA e di Buie in generale?

Sono sicura che svilupperemo un’onda positiva di cultura a Buie, coinvolgendo in prima persona i cittadini nel lavoro e nell’organizzazione delle attività dell’UPA. Con questo non intendo togliere dalle nostre spalle il peso del lavoro che spetta a noi, ma di includere tutti a contribuire al benessere della cittadina. Dobbiamo respirare insieme, collaborare. Non mi riferisco soltanto alle istituzioni, associazioni, organizzazioni, ma anche agli artigiani, imprenditori, agricoltori e a tutti i cittadini di tutte le età di Buie e delle zone limitrofe. Buie ha un potenziale enorme che però sembra essere stato accantonato. Siamo come un vulcano. Abbiamo qualcosa sotto i nostri piedi e aspettiamo l’eruzione. L’eruzione può essere affascinante, se ci trova ben preparati. Al contrario, sappiamo che può assumere proporzioni disastrose. Tempo e possibilità sono favorevoli per intraprendere qualcosa di spettacolare e vedere in che direzione vogliamo andare. Penso e ripeto che la sinergia, il dialogo e il contatto sono le cose importanti da nutrire per lanciare qualcosa che avrà un futuro.

Una città di cultura

Siamo alle porte dell’estate. Cosa può offrire Buie come località turistica in ambito culturale?

Credo che Buie abbia un grande potenziale turistico che può essere evidenziato anche attraverso la cultura. Storicamente, siamo sempre stati una città di cultura. Buie aveva da sempre la filodrammatica, il teatro con numerosi eventi culturali. Dobbiamo valorizzare le cose di un tempo e quelle che abbiamo oggi, dandogli la possibilità di mostrarsi. Credo che le tradizioni siano molto importanti e dovremmo farle rivivere, rianimando pure i vecchi mestieri che oggi sono moderni, chiamati “di design”. Non dobbiamo dimenticare di far rivivere il centro storico, “la sentinella dell’Istria”, come la chiamavano un tempo, con una delle più belle viste sul mare, sulle Alpi, sugli uliveti e vigneti. Tutto questo può essere sviluppato, non soltanto durante il periodo estivo, ma 365 giorni all’anno. Non in massa, ma in qualità.

Ogni lavoro parte dall’inizio

Al suo arrivo quale situazione ha trovato nell’UPA?

La situazione che ho trovato è stata molto positiva, ma sto appena iniziando a imparare, nel senso che ogni nuovo lavoro parte dall’inizio. Ho bisogno di studiare lo Statuto, anche se lo conosco abbastanza bene in quanto sono stata membro del Consiglio dell’UPA, ma devo approfondirlo. Una buona preparazione è metà dell’opera. Non so come spiegare la situazione. In due parole, fino a una settimana fa ero al teatro di Milano e ora sono “volata” qui…

Ci sono già delle idee per la prossima Festa dell’Uva?

A breve è previsto un incontro basato sull’organizzazione della Festa dell’Uva, poi potremo parlare di qualcosa di concreto. Prima di prendere qualsiasi decisione, voglio capire in che direzione va tutto l’evento. Si può sempre migliorare l’organizzazione di questa manifestazione tradizionale, ma dobbiamo conoscere la direzione della stessa. Se hai un progetto devi sempre avere uno scopo, una meta e di base sapere a chi ti stai rivolgendo. Tutto deve avere un senso e deve esserci un concetto. Un esempio figurativo: non possiamo mettere una mostra di astronauti accanto a una botte d’uva.

Un legame affettivo

Per concludere?

Vorrei ringraziare la Città di Buie per la fiducia che ha dimostrato e l’opportunità che mi ha dato, come pure Zoltan Toth, instancabile tuttofare dell’istituzione sempre pronto a qualsiasi ora per dare una mano e Tanja Šuflaj che ha ricoperto fino a poco tempo fa la funzione di f.f. direttrice portando a termine numerosi progetti.
Rosanna è una persona molto apprezzata nella sua cittadina, rispettata e considerata. Le persone che la conoscono si aspettano cose belle e grandi per Buie, sia per quanto riguarda il coinvolgimento dell’UPA che nella cultura in generale in quanto ogni volta che Rosanna ha dato il suo contributo nelle diverse manifestazioni, si è rivelato sempre un grande successo. Buie ha quindi un nuovo slancio, una persona che farà di tutto per renderla migliore, anche perché vi è legata affettivamente.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display