CAPODISTRIA| A poche ore dal preannunciato inizio, previsto per ieri, è rientrato lo sciopero dei piloti portuali a Capodistria. Estenuanti trattative, proseguite per tutta la giornata di martedì, tra il proprietario dell’azienda che offre l’importante servizio alle navi in transito nello scalo istriano e il Sindacato dei gruisti che rappresenta anche i piloti e i conduttori delle pilotine, le imbarcazioni usate per salire sulle navi mercantili, hanno consentito di raggiungere un’intesa. È stato scongiurato così il blocco del Porto capodistriano e un danno economico ingente. Senza la consulenza dei piloti, infatti, il traffico marittimo sarebbe stato bloccato, causando il ritardo nello smaltimento delle merci con possibili intasamenti sulle strade e sulla rete ferroviaria nazionale. I risultati delle trattative non sono noti nel dettaglio, ma è evidente che è stato raggiunto un compromesso su tutte le rivendicazioni sindacali. Al titolare dell’azienda di pilotaggio era stato chiesto di migliorare la sicurezza in mare dei dipendenti, di rinnovare la flottiglia di pilotine e di aumentare considerevolmente i salari per parificarli a quelli degli altri porti dell’alto Adriatico. Resta da regolamentare il servizio di pilotaggio a Capodistria. Dal 2008 il Codice marittimo prescrive per il settore un servizio pubblico controllato dallo Stato. In questi anni non ci sono stati interventi in questo senso dei vari governi, ma ora il Ministero delle Infrastrutture annuncia che prossimamente sarà emesso il bando pubblico relativo alla concessione.