Pirano. Immersione nel mondo sonoro di Tartini

A Pirano inaugurata l’esposizione «Maestro delle Nazioni», promossa dalla locale Comunità degli Italiani con il sostegno del Comune, cui è seguito il concerto con brani del suo opus

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Pirano. Immersione nel mondo sonoro di Tartini
Il concerto in chiesa dedicato a Tartini. Foto: Kris Dassena

Dopo gli allestimenti al Parlamento europeo di Bruxelles e alla Camera di Stato di Lubiana la mostra sulla vita e sull’opera di Giuseppe Tartini, denominata “Maestro delle Nazioni”, è approdata finalmente nella sua città e casa natale. L’esposizione, curata da Sergio Durante dell’Università di Padova, nonché da Nejc Sukljan e Boštjan Udovič dell’Università di Lubiana, è stata ideata in occasione del 330.esimo anniversario della nascita del compositore e violinista piranese, che correva lo scorso anno, proclamato dal governo sloveno “Anno tartiniano”. L’inaugurazione presso la sede della locale Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, che ha promosso l’iniziativa con il patrocinio del Comune di Pirano, si è svolta sabato sera. “Tartini è stato uno dei personaggi centrali del 18.esimo secolo e del periodo dell’Illuminismo. Considerando quanto è stato importante nel suo tempo, di lui sappiamo relativamente poco”, è convinto Nejc Sukljan, l’unico degli autori presente, che ha illustrato a grandi linee i contenuti della mostra trilingue, in italiano, sloveno e inglese, articolata in una ventina di pannelli. “È stato un personaggio dai molteplici interessi, non soltanto un violinista e compositore, bensì pure un pedagogo che insegnava a persone provenienti da ogni angolo d’Europa e un ricercatore che studiava la fisica del suono. È doveroso sottolineare anche il fatto che è stato una figura inserita in quelle che erano le correnti intellettuali europee del tempo”, sostiene Sukljan, rilevando che l’intento era quello di condividere in maniera laica i diversi aspetti della vita e dell’opera di Tartini, mettendo tra l’altro in risalto la Scuola delle Nazioni, le sue idee europee e persino il suo legame con la musica popolare istriana. La mostra è corredata da tre filmati dedicati ai suoi ritratti, al terzo suono, fenomeno acustico da cui evidenziato e all’allestimento di Bruxelles e permette, inoltre, al visitatore di fare un’immersione nel mondo e nel paesaggio sonoro di Tartini ascoltando delle sue opere, disponibili scansionando degli appositi codici QR. L’esposizione rimane in allestimento sino il 31 agosto, ogni giorno, eccetto il lunedì, dalle ore 9 alle 12 e dalle 18 alle 21.

”Il nostro sodalizio è onorato di poter continuare a promuovere e valorizzare la vita e i lavori del Maestro”, ha affermato la presidente della CI, Fulvia Zudič, ringraziando Manuela Rojec per il suo contributo sia in qualità di vicesindaca sia di predecessore. “Sono contenta che le idee concepite tanti anni prima di noi sulla promozione della figura di questo nostro concittadino, spesso dimenticato, abbiano preso forma”, ha dichiarato la Rojec, lieta che l’Amministrazione comunale abbia recepito le loro istanze e dato la possibilità di aderire a dei progetti europei di ampia portata volti a ricordare il 250.esimo anniversario della morte e il 330.esimo genetliaco di Tartini. Attualmente la municipalità è impegnata in un altro progetto europeo Interreg tra Italia e Slovenia che intende proseguire sulla scia dei precedenti in maniera da potenziare gli impatti e le sinergie del turismo culturale all’insegna dell’illustre piranese. Un impegno costante che contraddistingue anche la Comunità degli Italiani: “La nostra Comunità sta cercando di avvicinare giovani e non alla figura di Tartini e di farli appassionare. Ci impegniamo affinché chi entra in Casa Tartini mosso da una certa curiosità, ne esca appassionato della vita e delle opere del Maestro, un personaggio davvero unico, precursore del suo tempo”, ha ribadito Andrej Rojec, collaboratore professionale della Comunità. Il loro cartellone culturale di quest’anno prevede almeno ancora tre appuntamenti dedicati a Tartini. Il primo il 2 agosto per celebrare l’anniversario della posa del monumento, per proseguire in autunno con i concerti dei giovani talenti del violino Nurie Chung e Hina Maeda. Rojec ha pure annunciato che “Tartini” beneficerà dei fondi della CAN costiera per mettere in scena altri quattro concerti che andranno a completare il progetto Interreg in corso.
L’inaugurazione della mostra è stata seguita dal concerto intitolato “Giuseppe Tartini: fuoco, fantasia, essenzialità e maestria” che si è tenuto nella splendida cornice della chiesa di San Francesco. Protagonisti il violinista Federico Guglielmo, il violoncellista Domen Marinčič e il clavicembalista Tomaž Sevšek. I musicisti, che si sono esibiti sia singolarmente che in duo e in trio, hanno dato un assaggio del vasto e variegato opus tartiniano, interpretando alcune sonate e concerti, dai caratteri diversi, da quelli più poetici a quelli più virtuosi. Un concerto coinvolgente ed emozionante che il numeroso e appassionato pubblico presente ha apprezzato riservando lunghi e calorosi applausi agli esecutori.

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