Isola. A Palazzo Manzioli espone Roza Čadež

L’artista fa parte del gruppo «La Macia» della Comunità degli Italiani «Besenghi»

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Isola. A Palazzo Manzioli espone Roza Čadež
Robi Štule, Roza Čadež e Fulvia Grbac. Foto: GIANNI KATONAR

Con una mostra personale a Palazzo Manzioli, il gruppo di pittura “La Macia”, operante in seno alla Comunità degli Italiani “Pasquale Besenghi degli Ughi”, pone in evidenza il lavoro di un’altra propria corsista: Roza Čadež.
Originaria di Lubiana, dopo una vita da insegnante all’Accademia di polizia a Tecen, collocata a riposo ha stabilito la propria residenza a Colombano e ha dato sfogo alle proprie passioni. Su tutte il disegno e la pittura.
È partita da un corso presso l’Università della terza età a Capodistria, tenuto dal pittore accademico Andrej Trobentar, per approdare successivamente a Isola, a Palazzo Manzioli e alla “Macia”.
Pur non parlando l’italiano ha instaurato subito un ottimo rapporto con la mentore, Fulvia Grbac, che definisce la sua poetica particolare, delicata e molto decisa allo stesso tempo. Nel descrivere le tecniche usate dalla pittrice, cita in particolare la spatola.
Tra i soggetti dei suoi quadri emerge il realismo con cui immortala il cane di famiglia nella vita di ogni giorno, l’ambiente che la circonda, la nipote da piccola, l’attualità con il dramma degli immigrati, ma ancora più espressivo è un autoritratto di qualche anno fa.
A festeggiare la Čadež durante l’apertura della mostra, che resterà aperta sino alla metà di aprile, sono giunte quasi tutte le corsiste della “Macia”. Klara Antolovič nel consegnarle un omaggio floreale, l’ha definita una persona squisita, leale, aperta al dialogo e con cui non è stato difficile allacciare rapporti d’amicizia.
A complimentarsi per primo con lei il presidente della CI ospitante, Robi Štule. Ha fatto seguito una rilassante parte conviviale.

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