Croazia. Poche donne ai vertici delle imprese nazionali

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Croazia. Poche donne ai vertici delle imprese nazionali

Le quote rosa faticano ad essere applicate ad iniziare dal mondo della politica. Dalle belle parole ai fatti concreti il percorso appare lungo. Ma anche nelle imprese la presenza delle donne nei posti di responsabilità lascia alquanto a desiderare.
Una flessione notevole
Cala infatti l’occupazione femminile nei posti di vertice delle aziende valutate nell’indice CROBEX. Stando ai dati le donne ricoprono l’11,8 per cento delle posizioni dirigenziali nelle aziende quotate nel mercato azionario zagabrese, il che oltre a costituire un valore assoluto alquanto basso rappresenta anche una flessione notevole rispetto alla fine del 2019, quando i livelli di occupazione femminile nelle posizioni di vertice era pari al 13,2 per cento.
L’unica ditta del gruppo CROBEX ad avere un direttore donna è la Ericsson Nikola Tesla d.d. che ha tutta la dirigenza al femminile. Seguono poi la AD Plastik d.d. e la Areana Hospitality Group d.d., entrambe con il 33 per cento dei dirigenti di sesso femminile.
Per avere una migliore idea di quanto poco siano rappresentate le donne nelle dirigenze di queste aziende, basta fare un confronto con i dati del The Female FTSE Board Report per il 2019, che hanno fatto questo calcolo per le prime 100 aziende valutate alla Borsa di Londra. Ebbene in questo caso parliamo del 32,1 per cento di rappresentanza femminile, con il trend che è inverso a quello croato, ossia in crescita.
Economia, finanza e imprenditoria, però, non sono gli unici campi dove le donne non vengono apprezzate fino in fondo per quanto concerne gli incarichi decisionali. Al momento il Sabor infatti è composto dal 18,5 per cento di donne, mentre la media europea per i vari Parlamenti nazionali è del 32,2 per cento. Anche in questo caso siamo molto lontani dal 50 per cento, ma la differenza rispetto alla Croazia è notevole.

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