Fedriga: «Riattivare le pattuglie italo-slovene al confine»

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Fedriga: «Riattivare le pattuglie italo-slovene al confine»

“È inaccettabile che il Friuli Venezia Giulia, che non è confine europeo, diventi territorio di ingresso irregolare di immigrati clandestini. Per questo invieremo subito la richiesta al ministero dell’Interno affinché siano portate avanti quelle azioni di sicurezza finalizzate al controllo della frontiera. A tal riguardo bisogna riattivare immediatamente l’accordo bilaterale con la Slovenia scaduto ieri, potenziandolo con l’obiettivo di fare un salto di qualità attraverso l’utilizzazione delle ultime tecnologie per intercettare gli ingressi irregolari in territorio italiano, anche grazie a un barrieramento in grado di canalizzare gli arrivi nei punti maggiormente presidiati”. Lo ha detto ieri a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso dell’incontro con le sigle sindacali della Trieste Trasporti richiesto dai rappresentanti dei lavoratori dell’azienda impiegati nei servizi straordinari di transito alle strutture di accoglienza degli immigrati entrati illegalmente dal confine sloveno. Alla riunione hanno partecipato anche il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, il commissario di Governo, Valerio Valenti, il questore Giuseppe Petronzi e il vicesindaco Paolo Polidori.
Nel dettaglio, il tema messo sul tavolo dai sindacati è stato quello della sicurezza sanitaria dei lavoratori a fronte dei rischi legati a eventuali precarie condizioni igieniche e di salute delle persone che hanno superato illegalmente il confine e che, una volta intercettate, vengono condotte, attraverso un servizio gestito dalla Questura su un mezzo di Trieste Trasporti, nei centri dedicati ai controlli.

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