Blackout Dalmazia: cittadini a +40 gradi. Verso la normalizzazione

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Blackout Dalmazia: cittadini a +40 gradi. Verso la normalizzazione
Foto: Ivo Cagalj/PIXSELL

Gran parte della Dalmazia è rimasta senza elettricità oggi, venerdì 21 giugno, poco dopo mezzogiorno. Spalato, Sebenico, Almissa (Omiš) Makarska, Ragusa (Dubrovnik), Zara e numerose isole sono rimaste senza elettricità.

Si sfiorano i 40 gradi e non è stato possibile accendere i condizionatori. A Spalato il traffico è andato in tilt a causa del non funzionamento dei semafori.

Il problema riguarda anche i paesi vicini, quasi l’intero Montenegro è rimasto senza corrente elettrica, così come pure una grande parte della Bosnia ed Erzegovina.

Verso il ripristino della rete elettrica

Il quoridiano montenegrino “Pobjeda” scrive che l’esplosione di una linea di trasmissione da 400 kilowatt del sistema di trasmissione elettrica del Montenegro (CGES) ha causato un’interruzione di corrente in quasi tutto il Montenegro, la Dalmazia e la Bosnia ed Erzegovina. Una fonte ha detto a Pobjeda che gli elicotteri dovranno partecipare alla riparazione.

Il Ministro dell’Economia croato, Ante Šušnjar ha dichiarato che tutti i cittadini che si trovano nell’area della Dalmazia e sono rimasti senza elettricità riceveranno energia elettrica in brevissimo tempo.

“Le autorità finora non hanno riscontrato alcun guasto in Croazia, e al momento la maggior parte delle città è nuovamente fornita di energia elettrica. Esistono procedure specifiche per il ripristino della corrente, tutte le autorità sono sul campo, quindi penso che tutti i cittadini riceveranno energia elettrica in brevissimo tempo”, ha dichiarato Šušnjar nella sede dell’Operatore del sistema di trasmissione croato (HOPS).

Ha detto che i meccanismi di protezione si sono attivati e che il “guasto” è arrivato solo fino a Zara, lodando la reazione pronta e adeguata di tutte le autorità.

Il direttore del Settore per la gestione del sistema elettrico di HOPS, Danko Blažević, ha spiegato che in questi casi si attivano i sistemi di protezione a relè, che reagiscono in una frazione di secondo e limitano il guasto all’area interessata, per quanto possibile.

Alla domanda dei giornalisti se ci fosse il rischio che l’incidente si estendesse anche a Zagabria e oltre, Blažević ha detto che teoricamente avrebbe potuto colpire tutta l’Europa. Ha spiegato che l’intero sistema elettrico della Europa continentale è interconnesso e che questo comporta che tali perturbazioni si trasmettono dal sistema di un paese a quello di un altro.

Sebbene oggi si parli del raggiungimento del picco dell’ondata di calore, Blažević ha dichiarato che dal punto di vista del sistema elettrico croato non si può parlare di un consumo di elettricità particolarmente maggiore. “L’anno scorso abbiamo battuto il record di consumo estivo, oggi eravamo lontani da quel record”, ha detto.

Secondo lui, non dovrebbe accadere che alcune parti della Dalmazia non ricevano elettricità, e non crede che tali disturbi possano ripetersi presto.

Il crollo della rete elettrica di oggi si è verificato in tre stati: è iniziato dal Montenegro, poi l’interruzione di corrente ha colpito la Bosnia ed Erzegovina e poi una parte della Croazia, cioè tutta la Dalmazia.

HEP ha riferito che, per mitigare il problema dell’interruzione internazionale della fornitura di energia elettrica, ha messo in pieno funzionamento tutte le sue capacità produttive per garantire la fornitura di energia elettrica ai cittadini nel più breve tempo possibile.

A causa dell’interruzione della corrente, c’erano ingorghi insopportabili nelle città, i semafori non funzionavano e, a causa delle temperature esterne di oltre 40 gradi, alcuni negli appartamenti hanno misurato temperature superiori di una decina di gradi.

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