Tamara Brussich Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia

Onorificenza conferita dal Presidente Sergio Mattarella

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Tamara Brussich Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia
Foto Roni Brmalj

Stretta nell’abbraccio della famiglia e degli amici più intimi, con le lacrime in gola per l’emozione, la presidente della Comunità degli Italiani di Pola Tamara Brussich è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia. Veloce, modesta e volutamente intima, la cerimonia della consegna dell’attestato che reca in calce la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: a fare da tramite tra mittente e destinataria il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, che ha motivato la scelta con parole di amicizia e ammirazione. “Sono davvero onorato di consegnare l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia alla dottoressa Tamara Brussich, qui nella sede della sua Comunità. L’ordine della Stella d’Italia è un’onorificenza civile della Repubblica italiana che rappresenta un attestato in favore di tutti coloro che, italiani all’estero o stranieri, hanno acquisito particolari benemerenze per la promozione di rapporti di amicizia e collaborazione tra l’Italia e gli altri paesi. Direi che questo è proprio il caso di Tamara. Il conferimento di quest’onorificenza rappresenta un riconoscimento al più alto livello istituzionale della Repubblica, la Presidenza, delle doti professionali e umane della dottoressa Brussich e del suo impegno quotidiano e costante nel rafforzamento dei legami politici e culturali tra la Croazia e l’Italia”.

Bradanini: «Dedizione e passione»

“Tamara Brussich – ha proseguito il Console Bradanini – si è distinta per il suo impegno al servizio della Comunità Nazionale Italiana di Pola e dell’Istria, nelle diverse funzioni e ruoli, e nei suoi diversi incarichi ha sempre evidenziato il grande attaccamento alla lingua e alla cultura italiana. Il suo impegno fin dal 1987 nelle organizzazioni e istituzioni della CNI contribuisce al rafforzamento e radicamento della componente italiana in questo paese. Anche nel suo ruolo di direttrice della scuola comunale dell’infanzia a Pola ‘Rin Tin Tin’ ha stimolato con dedizione e passione generazioni di bambini polesani al gioco e allo studio della lingua italiana e ha promosso un arricchimento dell’offerta formativa italiana a Pola anche con iniziative di successo in collaborazione col Consolato. La sua presidenza della Comunità degli Italiani di Pola, che è tra le più numerose e importanti di questo Paese, si distingue per un approccio aperto e inclusivo allargato a tutta la cittadinanza. Aprire le porte a tutti i cittadini di Pola è un segno di forte radicamento nel territorio e garanzia di futuro per la comunità italiana a Pola. Ricordiamo con ammirazione le diverse pregevoli iniziative in fruttuosa collaborazione con le autorità locali, italiane e anche con l’associazione degli esuli”.

«Sono estremamente onorata»

Commossa la premiata, al punto che anche chi la conosce bene ha fatto fatica a riconoscerla: “Caro signor Console, cari amici – ha detto – questa sera ho voluto avere con me gli amici. Cariche istituzionali a parte, siete amici miei. Voglio ringraziarvi per avermi supportata, per i momenti di collaborazione e di lavoro, per i momenti passati, presenti e futuri. Grazie alla mia famiglia, al mio compagno, alle mie ragazze, a mia mamma, a mio fratello. Non me ne voglia nessuno, ma questo premio lo dedico a mio papà che non c’è più, perché ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore e nelle nostre vite. Questa stella è sua. Generalmente non mi mancano le parole, anzi direi di averne fin troppe in tutte le occasioni, ma questa sera mi sto proprio sforzando di trattenere le lacrime. Sono estremamente onorata del riconoscimento che mi viene dato e felice di avervi con me. Ognuno di voi è importante e vi ringrazio di essere qui. Grazie a Davide, grazie a Furio per esservi impegnati affinché quest’onorificenza arrivi nelle mie mani. La custodirò con gelosia e spero che le mie ragazze, i nipoti e i pronipoti si ricordino di me quando non ci sarò più”.

Radin: «Le emozioni non mancano»

Tra i presenti in sala, oltre ai presidenti dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e della Giunta esecutiva dell’UI Marin Corva, al presidente e alla vicepresidente della Regione in quota CNI, rispettivamente Boris Miletić e Jessica Acquavita, e al deputato Marin Lerotić, si è fatto sentire solo Furio Radin, vicepresidente del Sabor e deputato CNI, rigorosamente in veste informale, per unirsi alla dedica di questa Stella d’Italia al suo amico Pino Brussich: “Questo cavalierato appartiene anzitutto a Tamara e in secondo luogo appartiene alla sua famiglia, e io aggiungo al mio amico Pino. Questa sera le emozioni non mancano. Per me è un grande onore che Pino abbia una figlia con un cavalierato”.

Video: Roni Brmalj

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