Previsioni del tempo: come leggere dentro una sfera di cristallo (foto)

Il 23arzo ricorre la Giornata mondiale della meteorologia, istituita nel 1961 per celebrare la nascita dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale. Abbiamo voluto coinvolgere tre esperti dell’Ufficio fiumano del DHMZ

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Previsioni del tempo: come leggere dentro una sfera di cristallo (foto)
Foto: Roni Brmalj

La meteorologia ha radici antiche, ed è difficile datarne l’inizio. Tuttavia, la moderna meteorologia come scienza è nata nel XIX secolo, con lo sviluppo di strumenti di misurazione più sofisticati e l’elaborazione di modelli matematici per prevedere il tempo in funzione delle crescenti esigenze, in particolare per i collegamenti marittimi. Pionieri come George Hadley e Vilhelm Bjerknes hanno contribuito in modo significativo alla creazione di basi scientifiche solide per la meteorologia che si sono evolute a loro volta fino ai giorni nostri. Con l’avvento dei media moderni, la figura del meteorologo ha assunto un ruolo centrale nella nostra quotidianità. Molti di noi ricordano, altri per sentito dire, il colonnello dell’Aeronautica militare italiana Edmondo Bernacca che, puntualmente, spiegava e prevedeva i fenomeni atmosferici. Seppe fare anche divulgazione rendendo molto più comprensibili dei concetti scientifici.

Oggi ricorre la Giornata mondiale della meteorologia, istituita nel 1961 per celebrare la nascita dell’OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale). Ieri, invece, era la Giornata mondiale dell’acqua, in stretto collegamento con quella della meteorologia e con il tema di quest’ultima a cui si presta attenzione quest’anno, “In prima linea nell’azione per il clima”.

Nuove generazioni
Giunti all’ultimo piano dell’edificio in Riva che ospita l’Ufficio fiumano dell’Istituto idrometeorologico nazionale croato (DHMZ) siamo stati investiti da un calore e da un entusiasmo fuori dal comune, ma non ne siamo rimasti sorpresi più di tanto. Abbiamo incontrato tre giovani meteorologi allevati amorevolmente dal loro mentore, Ivan Novak, tutt’ora in attività. Ai tre allievi ha fornito gli strumenti per svolgere una professione che oggi richiede, oltre alle competenze, anche notevoli capacità comunicative. Sono ormai tre voci inconfondibili che sentiamo, regolarmente, sulle frequenze di Radio Fiume. Si sentono anche altrove, ma è qui che li incontriamo, a turno, per farci un’idea su ciò che ci attende. Sono Josipa Kuzmić, Danijela Vlašić e Igor Horvat.

Come e perché diventare meteorologi
Josipa ha rotto il ghiaccio raccontando il suo percorso: “A 18 anni è difficile avere le idee chiare su ciò che si andrà a fare nella vita. La mia prima idea fu studiare fonetica e lingua croata preparandomi principalmente a questa ipotesi alla Facoltà di Filosofia a Zagabria. Però, mi interessava anche la meteorologia, sapere a che cosa serve e come utilizzarla nella quotidianità. Ho superato gli esami di ammissione alle Facoltà di Filosofia e di Fisica. Avendo la possibilità di farlo, ho scelto la seconda opzione che ritenevo avesse più sbocchi e più possibilità, anche per andare all’estero con una professione più competitiva. Igor e io ci siamo laureati a pochi mesi di distanza l’uno dall’altra e siamo stati assunti entrambi per un progetto europeo. Sono di Zagabria, ma ho deciso di concorrere per il posto vacante a Fiume che ho scelto, tra l’altro, anche per motivi privati. So di aver fatto la scelta giusta, anche perché ho avuto la fortuna di avere come mentore il collega Ivan Novak”.
Il pensiero è condiviso da Igor che ha cominciato a scrutare il cielo e i suoi fenomeni già da piccolo: “Osservavo la natura e il mare anche perché papà era marittimo. Quando era qui si andava insieme in barca, sulle isole. Ho cominciato presto ad avere interesse per queste cose e ad avere un legame forte con gli elementi. Non ho avuto molti dubbi nello scegliere cosa studiare, pur non essendo del tutto sicuro su ciò che avrei fatto nella vita. Dopo dieci anni a Zagabria, io sono di Abbazia, ho sentito il bisogno di cambiare e quando venne pubblicato il bando per venire a lavorare all’Ufficio meteo fiumano, non ho esitato a fare domanda. A Zagabria mi sono occupato di sinottica, ma è qui, sotto la guida del collega Novak, che ho completato la mia formazione. Vi ho trovato Danijela che era stata assunta da pochissimo”.
Danijela è stata la prima ad approdare all’Ufficio meteo in Riva: “Ero affascinata dal mare, dalle onde, dalle nuvole, ma alla meteorologia ho cominciato a pensarci verso la fine degli studi. Lo scirocco era quello che mi impressionava di più. A 19 anni ero intenzionata a studiare qualcosa che fosse legato alla matematica, alla fisica o alla programmazione per poi avere delle chance migliori sul mercato del lavoro. Posso dire che conosco diversa gente, proveniente dai Paesi dell’ex Jugoslavia, che hanno trovato degli ottimi impieghi. Alla Facoltà di Scienze naturali e matematiche di Zagabria (PMF), al Dipartimento di fisica e geofisica, si riceve una preparazione eccellente. Nei confronti degli studenti c’è un grande rispetto e un grande sostegno da parte dei professori. Alla fine, però, ho imparato tantissimo dal collega Novak che mi ha insegnato come prendere delle decisioni, come approcciarmi al lavoro stesso… Sono cose che non si imparano a scuola. Io, che sono stata la sua prima allieva, ho imparato ad avere il piglio che può avere una persona preparata”.

Grande responsabilità
La figura del meteorologo alla televisione a cui abbiamo accennato viene proposta in vari modi. Sulle TV commerciali le previsioni del tempo vengono affidate a delle soubrette, mentre su quelle di Stato troviamo dei meteorologi veri che, a loro volta, chi più e chi meno, amano farsi notare dal pubblico. Alla fine, comunque, le previsioni meteo sono una cosa estremamente seria e vengono offerte in viarie forme alle varie tipologie di utenti. Per i pescatori o per chi per diletto pratica il parapendio, le previsioni assumono un’importanza cruciale.
“Il nostro Istituto nazionale è suddiviso in diversi settori che si occupano di aspetti diversi, dalle previsioni all’agrometeorologia, dallo studio della qualità dell’aria alle climatologia. Anche noi qui ci occupiamo di cose diverse, indirizzandoci, per esempio, verso lo sviluppo di modelli, lo studio in base ai satelliti, i rilevamenti a distanza e altro”, spiega Josipa Kuzmić al cui discorso si allaccia Igor Horvat: “Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale e gli algoritmi utilizzati da chi crea i modelli matematici. A quel punto subentra il meteorologo che formula le previsioni facendo leva principalmente sulle proprie esperienze. Ci sono cose che non si leggono nei libri. Naturalmente, la base teorica ha la sua importanza, la matematica e la fisica, ma è dopo cinque anni di lavoro pratico che si arriva a delle conclusioni”.

Non bastano i modelli matematici
Immagini satellitari e rilevamenti radar, se ci riferiamo alle precipitazioni, creano i modelli matematici assieme a tutta una serie di valori. “I modelli, in effetti – spiega Igor –, sono come una sfera di cristallo che talvolta tende a sbagliare. Il nostro Ufficio copre un’area geografica ristretta, Istria, Quarnero, Gorski kotar e Lika, ma seguiamo l’intero alto Adriatico e collaboriamo con l’Ufficio di Spalato in riferimento alle condizioni per il traffico marittimo. Ci occupiamo di un’area ristretta, ma estremamente complessa con tanti climi diversi. I cambiamenti che avvengono possono essere diversi da quelli percepiti dai modelli matematici. Talvolta segnalano pioggia quando un meteorologo esperto ne comprende l’interpretazione errata”.

Disastri prevedibili
I cambiamenti climatici e gli eventi estremi sempre più frequenti sono la causa di guai anche molto seri. La capacità di prevederli è fondamentale. I media, specie quelli sul web, annunciano scenari apocalittici anche quando non ve ne sono in arrivo, ma avviene lo stesso anche con le notizie di altro genere. L’importante è indurre il lettore a cliccarvi sopra per far salire le quotazioni del portale per attirare gli inserzionisti. Come nella storia del ragazzo che gridò “al lupo” per attirare l’attenzione, succede che le notizie vere, serie, si confondano con le bufale.
Danijela Vlašić ricorda bene un caso particolare. Anzi, ce ne ricordiamo tutti. Nella sera del 28 settembre 2022 si rovesciò sulla città un nubifragio che, oltre ai danni materiali, causò anche la morte per annegamento di un uomo in via Rački: “Quella settimana ero di turno e, giorno dopo giorno, ho seguito l’evolversi della situazione. In quel caso i modelli utilizzati hanno indicato con precisione cosa sarebbe avvenuto. Io l’avevo annunciato, dicendo che in una settimana sarebbe caduta la quantità di pioggia che cade nell’intero mese di novembre. Negli ultimi dieci anni il mese di novembre è stato sempre molto ricco di precipitazioni. Avevo sottolineato questo fatto con l’intenzione di far comprendere la gravità della situazione a quelli che dovrebbero prendere delle misure intervenendo preventivamente. Evidentemente, non mi diedero ascolto, se non all’indomani del disastro”.
Josipa ha commentato: “Dall’altra parte i media lasciano spazio a dei dilettanti per dare le previsioni. Si annunciano neve e freddo polare entro dieci giorni, quantità enormi di pioggia, bora mai vista… Si formulano delle previsioni con larghissimo anticipo. Anche se sbagliano, sono esenti da qualsiasi responsabilità, ed è un problema. Se poi azzeccano, vengono considerati come dei grandi esperti”.

Acqua alta
È capitato, è vero, anche in passato di vedere allagati i mercati cittadini. Ultimamente, però, si esagera. “Come sappiamo, il problema dell’acqua alta interessa soprattutto Venezia, ma il fenomeno si verifica sempre più spesso anche qui da noi. I dati vengono catalogati e ci rendiamo conto che non si tratta di un evento in arrivo, ma di qualcosa che c’è già”. Insomma, come affermava il compianto generale Andrea Baroni, un altro volto noto della TV, “da tempi immemorabili l’uomo ha sempre tentato di scoprire le cause all’origine di fenomeni atmosferici per cercare di prevederne in tempo utile il loro manifestarsi. Oggi, dietro l’insopprimibile spinta del progresso, l’uomo spera un giorno di riuscire a modificare a proprio vantaggio l’evoluzione di quei fenomeni atmosferici che si profilano nel loro sviluppo calamitosi per l’intera umanità”. Comunque sia, la meteorologia va acquistando una sempre crescente importanza nella società moderna. L’importanza e l’utilità delle previsioni del tempo vanno ben oltre la mera pianificazione di gite o uscite in barca in quanto forniscono diversi benefici alla società. Se sapremo migliorare la… lettura di questa “sfera di cristallo”, potremo contribuire in maniera significativa alla conservazione degli ecosistemi.

L’acqua alta è un fenomeno sempre più frequente.
Foto: Roni Brmalj
Foto: Goran Kovacic/PIXSELL
Igor Horvat.
Foto: Roni Brmalj
Danijela Vlašić.
Foto: Roni Brmalj
Josipa Kuzmić.
Foto: Roni Brmalj

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